Di come sta cambiando l’Industrial IoT in Italia e delle sue sfide ne abbiamo parlato con Mattia De Rosa, Data Insight Product Marketing Manager Microsoft
Oggi si parla moltissimo di Industrial IoT, anche per la sua centralità all’interno dell’Industria 4.0. Per capire cosa caratterizzi questa tecnologia e in che modo possa entrare nelle fabbriche italiano abbiamo intervistato Mattia De Rosa, Data Insight Product Marketing Manager Microsoft.
All’interno del mondo dell’IIoT, quali tendenze tecnologiche vedete in atto?
Microsoft Italia è da oltre due anni che segue direttamente l’IoT nell’industria manifatturiera Italiana. I primi annunci pubblici sono i casi di Minerva, produttrice di affettatrici, Cimbali di macchine per il caffe, poi a breve distanza un’azienda del gruppo Camozzi, Marzoli, che dal 1851 produce macchinari per la tessitura. Da li è stato un susseguirsi di casi di successo sempre nuovi e su nuove industrie, da Costra Crociere a Fameccanica, da Salvagnini alla Coop, da Palazzetti all’arena sportiva di Bergamo. Tutti casi accomunati dal voler valorizzare le informazioni che macchine e oggetti, vecchi e nuovi, generano nel loro funzionamento e che solo di recente abbiamo imparato ad ascoltare in modo nuovo, alla ricerca di segnali premonitori di possibili malfunzionamenti, alla ricerca di relazioni che ci permettano di comprendere meglio i fenomeni e di governarli secondo i nostri obiettivi come ad esempio ridurne il consumo energitico o le emissioni inquinanti, dare nuovi servizi, aumentarne i livelli di sicurezza, etc. Abbiamo visto consolidarsi la consapevolezza che la telemetria è solo il primo degli scenari abilitati dall’IoT, che i Big Data necessari in questi contesti sono tecnologie che non fanno più paura, che l’advanced analytics ed il machine learning offrono risultati tangibili in tanti scenari e che le aziende posso partire con i loro “oggetti”, con gli “oggetti” che hanno già. Abbiamo visto crescere la fiducia delle aziende nelle soluzioni e nelle tecnologie disponibili oggi; allo stesso tempo queste soluzioni e tecnologie sono molte, in continuo aumento ed in continuo sviluppo, costituendo di fatto un elemento di complessità per chi deve partire. Spesso si tratta di soluzioni puntuali, chiuse, che sembrano indirizzare le problematiche di oggi ma che rischiano di tagliare fuori le opportunità di domani.
Se a questa “incertezza” tecnologoica si aggiunge il fatto che un impianto industriale può avere una vita molto lunga, specialmente comparata a quella tipica delle tecnologie digitali, si capisce che gli investimenti necessari per sviluppare soluzioni in questo settore, se non opportunamente supportate da sistemi di incentivazione, come negli altri paesi, rimangono appannagio di pochè realtà industriali, limitando di fatto l’impatto positivo che invece potrebbero avere su tutto il sistema paese. L’attuazione del piano nazionale Industria 4.0, su cui tutti riponiamo grandi speranze, sarà pertanto un elemento chiave per l’implementazione e la diffusione su larga scala dell’Industrial IoT nella manifattura italiana.
La competitività di un’impresa, specialmente in un periodo di trasformazione come l’attuale, dipende da una serie di fattori tra i quali spicca indubbiamente quello dell’innovazione. Quale contributo può dare la vostra soluzione per l’IIot nella crescita di un’azienda manifatturiera?
Per indirizzare le esigenze delle soluzioni “Internet of Things”, Microsoft ha appositamente pensato, progettato e sviluppato un insieme di servizi cloud e li ha messi a disposizione degli utenti attraverso Azure, il cloud di Microsoft, e la Microsoft Azure IoT Suite che include anche un insieme di altri servizi necessari per realizzare soluzioni moderne e che facciano dell’innovazione un loro carattere distintivo. Il cloud fornisce infatti molti vantaggi rispetto alle piattaforme tradizionali. Oltre ai costi di accesso alle soluzioni e alle tecnologie, che sono sicuramente un primo elemento distintivo e differenziate, il cloud di Microsoft, ed Azure IoT Suite in particolare, sono continuamente aggiornati con nuove funzioni e nuove soluzioni di cui l’utente può trarre immediatamente vantaggio integrandoli con quanto già in essere.
La piattaforma, attraverso l’utilizzo di soluzioni preconfigurate per la predictive maintenance e il remote monitoring, consente di realizzare veloci prototipi e pilot. Le soluzioni preconfigurate sono fornite di tutta la documentazione necessaria per comprenderne l’architettura, il funzionamento e la configurazione, e sono corredate dei codici sorgenti in modo di consentire, a chi lo desidera, di apportare tutte le modifiche necessarie a che la soluzioni rispeccchi più fedelmente le proprie esigenze. Questo consente di validare velocemente l’impatto che le soluzioni IoT sono in grado di introdurre, di valutarne il ritorno sull’inivestimeto e di apprezzare la validità e la semplicità della piattaforma Microsoft.
Azure IoT Suite è quindi una piattaforma per lo sviluppo di soluzioni ed oltre a quelle citate in precedenza per il mercato italiano, ci sono molte altre referenze a livello mondiale, tra cui: Rolls-Royce, Rockwell, Thyssenkrupp Elevator, Johnson Controls, Schneider Electric.
Una così ampia gamma di applicazioni ne fa comprendere la potenza e la flessibilità. La piattaforma consente infatti: di integrare dispositivi esistenti, di sviluppare nuovi dispositivi, di gestire in sicurezza la comunicazione e l’aggiornamenti dei dispositivi, di gestire i dati provenienti dai dispositivi con strumenti relazionali, no-sql e big data, di processare i dati in real-time ed in modalità batch, applicando algoritmi di machine learning ed advanced analytics, di consumare i dati e le analisi all’interno di cruscotti self-service o applicazioni e di integrarsi agevolmente con le applicazioni di business dei nostri clienti (CRM,ERP, MES, etc.). Ciascuna di queste aree riceve aggiornamenti ed arricchimenti funzionali costanti offrendo la possibilità di ottenere sempre il massimo dalle nostre soluzioni di IoT.
Microsoft Azure IoT Suite può quindi aiutare oggi, in modo economico, le aziende manifatturiere a trasformare i loro prodotti, ottimizzare l’esercizio dei loro impianti, fornire nuovi servizi legati ai dati e alle condizioni reali di utilizzo dei macchinari.
a cura di Maria Bonaria Mereu
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