I tre assi su cui costruire una politica industriale efficace per l’IA in Italia

Per costruire una politica industriale efficace per l’Intelligenza Artificiale in Italia, è opportuno articolare il piano su tre assi strategici: utilizzo dell’IA a sostegno della produttività, adozione delle tecnologie dell’IA a supporto dell’innovazione e della competitività industriale e sviluppo di un presidio forte in un ambito tecnologico strategico. E’ quanto emerge dalla survey TEHA group e Microsoft presentata durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio.

Per costruire una politica industriale efficace per l’Intelligenza Artificiale in Italia, è opportuno articolare il piano su tre assi strategici: il primo riguarda l’utilizzo dell’IA a sostegno della produttività, il secondo fa riferimento all’adozione delle tecnologie dell’IA a supporto dell’innovazione e della competitività industriale e, da ultimo, lo sviluppo di un presidio forte in un ambito tecnologico strategico.

Inoltre, a questi tre assi si affianca un elemento trasversale di importanza cruciale in tutti questi ambiti: il potenziamento delle competenze digitali, indispensabile per garantire il successo dell’intera strategia. Questo è quanto emerge dal report AI 4 Italy: from theory to practice presentato all’ultima edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Il report e la survey sono a cura di TEHA Grop e Microsoft.

I tre assi per aumentare la produttività del Paese

Il primo asse riguarda la diffusione dell’IA Generativa come strumento chiave per aumentare la produttività del Paese, dove le competenze digitali di base risultano necessarie per l’adozione diffusa dell’IA Generativa.

Il secondo asse si focalizza sull’integrazione dell’IA nel Made in Italy e nelle PMI per mantenere alta la competitività industriale: in questi casi sarà importante aumentare le figure professionali in grado di sviluppare soluzioni tailor-made per le aziende.

Infine, il terzo asse mira a sviluppare capacità tecnologiche avanzate, indispensabili per diffondere una maggiore autonomia digitale e posizionare l’Italia tra i Paesi leader a livello globale. Per conseguire questo obiettivo saranno indispensabili competenze avanzate nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.

Questi tre assi strategici sono strettamente interconnessi e richiedono un solido supporto formativo, che coinvolga scuole, università e aziende, facilitando così lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di IA avanzate.

L’IA Generativa a sostegno della politica industriale efficace

I tre obiettivi strategici individuati devono essere articolati all’interno del panorama tecnologico-industriale dell’IA Generativa. Questo contesto si compone di diversi livelli, dalla progettazione e design delle soluzioni di IA, allo sviluppo dei modelli, fino all’ingegnerizzazione e messa a punto delle applicazioni per gli utenti finali.

In questo contesto, è essenziale partire dalla base della piramide, costituita dalle piattaforme e dalle applicazioni di IA ready-to-use. La capacità di cogliere tutti i benefici dell’IA Generativa per la produttività richiede un forte focus sullo sviluppo di competenze di base e sulla digitalizzazione delle imprese. Solo così si potrà garantire che queste tecnologie apportino un reale vantaggio competitivo.

La sezione centrale della piramide industriale dell’IA Generativa è dedicata alla personalizzazione dei modelli. Lo sviluppo e utilizzo di soluzioni specializzate, progettate per rispondere alle esigenze specifiche delle imprese, può favorire l’innovazione e aprire nuove opportunità di business, aumentando la competitività del sistema industriale italiano.

In particolare, il settore del Made in Italy, vero e proprio fiore all’occhiello del Paese, deve adottare soluzioni personalizzate che ne esaltino le peculiarità e ne potenzino il valore. Infine, per un presidio tecnologico efficace, è cruciale sviluppare modelli di IA italiani, ottimizzati per le specificità linguistiche e normative locali. Questo approccio non solo consolida un posizionamento competitivo a livello internazionale, ma permette anche di focalizzare gli investimenti su settori strategici come gli Small Language Model e la microelettronica per l’IA.

Un processo a tutto tondo a sostegno della politica industriale efficiente

Concentrarsi su queste aree garantirà che l’Italia non solo adotti, ma sviluppi tecnologie avanzate in grado di rispondere alle proprie esigenze uniche, acquisendo un ruolo di leadership nell’innovazione tecnologica. Per sfruttare il potenziale dell’IA Generativa e contribuire significativamente alla produttività italiana, è cruciale superare la fase iniziale di adozione e scalare l’implementazione a tutto il sistema industriale.

Attualmente solo l’8% delle aziende italiane ha adottato l’IA Generativa in modo esteso, mentre la maggior parte delle aziende si limita a utilizzarla a livello di singoli team (51%) o su base individuale (25%). Questa adozione frammentata impedisce di beneficiare di un aumento significativo della produttività su scala nazionale.

Per massimizzare i benefici, è necessario che le aziende italiane agiscano con prontezza nell’adottare rapidamente le piattaforme di IA Generativa su larga scala. Questa adozione permetterebbe di ottenere un’efficienza operativa migliorata e di sfruttare l’IA come leva per un incremento sostanziale della produttività aziendale. Solo attraverso una diffusione capillare e strategica dell’IA Generativa sarà possibile cogliere l’opportunità di spingere il PIL del Paese verso una crescita fino al +18,2% nei prossimi 15 anni, trasformando l’IA in un motore di sviluppo economico.

L’accessibilità alle tecnologie sostiene una politica industriale efficace

La base della piramide dell’IA, composta da piattaforme e applicazioni di IA pronte all’uso, è il punto di partenza essenziale per capitalizzare su questo potenziale. Queste tecnologie, grazie alla loro accessibilità e rapida implementazione, possono fornire un immediato impulso alla produttività del Paese.

Per favorire l’adozione dell’IA Generativa nelle aziende italiane, è essenziale affrontare alcune difficoltà chiave emerse dalla survey condotta tra le imprese, tra i più rilevanti sono la mancanza di competenze interne e la scarsa comprensione degli ambiti di applicazione (entrambe 33%) a cui si aggiungono la resistenza al cambiamento e la cultura aziendale (32%) e l’integrazione delle tecnologie nei processi aziendali (27%).

I tre assi su cui costruire una politica industriale efficace per l'IA in Italia
I tre assi su cui costruire una politica industriale efficace per l’IA in Italia

Il Made in Italy, riconosciuto a livello globale per la qualità e l’innovazione, si trova di fronte a una sfida cruciale: adottare l’IA Generativa per mantenere e rafforzare la propria competitività industriale. Come evidenziato dal concetto di “Distruzione Creativa” di Schumpeter, l’innovazione è destinata a trasformare l’economia, distruggendo vecchie forme di produzione e creandone di nuove: adeguarsi al nuovo contesto tecnologico è quindi una spinta competitiva formidabile.

L’adozione dell’IA Generativa può migliorare la produttività, personalizzare i prodotti e ottimizzare la catena di produzione e distribuzione, rendendo il Made in Italy ancora più competitivo a livello globale.

Ritardare questa adozione potrebbe far perdere terreno all’Italia rispetto ai competitor internazionali, compromettendo la leadership del settore. Adottare e diffondere la tecnologia prima dei competitor diventa quindi essenziale per garantire il rafforzamento della competitività industriale del Made in Italy.

Il sostegno ai mercati globali grazie a GenAI e IoT

L’adozione dell’IA Generativa può giocare un ruolo cruciale nel sostenere e rafforzare la competitività dell’Italia nei mercati globali, specialmente nei settori in cui il Paese registra grandi volumi di export. Settori come quello dei macchinari con 95 miliardi di euro di esportazioni e quello farmaceutico con 58 miliardi di euro possono beneficiare enormemente dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’IA per migliorare la produttività e rispondere in modo più efficiente alle esigenze del mercato.

La soluzione più innovativa e sfidante per il Made in Italy è rappresentata dall’integrazione dell’IA Generativa con l’Internet of Things (IoT), creando ciò che viene definito Generative IoT. Questa tecnologia consente di portare l’Intelligenza Artificiale direttamente all’interno dei processi di produzione, dei prodotti e delle fabbriche, offrendo vantaggi significativi in termini di velocità, economia, affidabilità e sicurezza. In ambiti applicativi dove è cruciale elaborare i dati in tempo reale, l’uso dell’IA Generativa insieme a dispositivi IoT permette di monitorare criticità, garantire l’integrazione dell’IA in luoghi remoti, evitare possibili cadute di segnale e aumentare l’affidabilità delle inferenze.

Inoltre, la Generative IoT può velocizzare i tempi di configurazione e migliorare l’efficienza operativa. Sebbene la maggior parte delle applicazioni di IA Generativa nell’IoT sia ancora in una fase embrionale, le potenzialità di questa tecnologia sono enormi.

Per il Made in Italy, adottare la Generative IoT significa non solo innovare i processi produttivi, ma anche rafforzare la competitività a livello globale, aprendo nuove frontiere nella personalizzazione dei prodotti e nella gestione intelligente delle fabbriche. Uno degli utilizzi più innovativi dell’IA Generativa in ambito industriale è la possibilità di interagire in modo conversazionale con le macchine automatizzate attraverso soluzioni di Copilot industriali, facilitando la configurazione dei settaggi operativi, la comprensione delle attività svolte e risolvendo uno dei principali problemi degli utilizzatori di robot industriali.

Inoltre, l’integrazione di telecamere intelligenti con l’IA Generativa consente un’analisi avanzata dell’ambiente circostante, migliorando significativamente le misure di sicurezza sul posto di lavoro.

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a cura di Stefano Belviolandi