Le principali tendenze di Omron che influenzeranno e plasmeranno l’automazione industriale negli anni dal 2024 in poi.
Quali sono le principali tematiche che coinvolgeranno l’automazione industriale dei prossimi anni? Omron ha stilato una speciale lista che The Next Factory ha deciso di condividere.
Doveroso un richiamo a ciò che è accaduto negli ultimi anni.
Gli sconvolgimenti che sono accaduti di recente hanno disegnato una nuova era caratterizzata da forti rischi di natura geopolitica ed economica. Ciò ha spinto le aziende produttrici a ripensare i propri modelli di business in un’ottica di resilienza e flessibilità, oltre che a rivedere le proprie supply chain e relazioni globali. Parallelamente, la pressione per integrare i principi ESG (Environmental, Social, Governance) nei processi decisionali sta aumentando rapidamente.
Allo stesso tempo, IA (Intelligenza Artificiale), data science, digital twin e tecnologie di rilevamento, monitoraggio e visione si confermano sempre più come elementi essenziali per lo sviluppo di soluzioni di controllo e automazione in grado di aiutare il comparto manifatturiero ad affrontare questa nuova realtà.
In particolare, secondo Omron, saranno 6 le principali tendenze che influenzeranno e plasmeranno l’automazione industriale nel 2024 e oltre.
La produzione industriale abbraccia il modello local-for-local
Le recenti carenze di approvvigionamenti hanno evidenziato la fragilità delle supply chain globali, spingendo molti produttori a mettere in discussione il senso di catene di fornitura lunghe e complesse, così come quello di una produzione delocalizzata. Di conseguenza, molte aziende stanno trasferendo e localizzando le proprie capacità produttive, in modo da proteggerle da eventuali crisi future e da ridurre la distanza dai clienti.
I produttori stanno cercando di attuare questo cambiamento di strategia con il supporto internazionale dei loro partner di automazione: richiedono soluzioni trasversali e versatili che possano essere replicate in diverse aree geografiche, ambendo a una produzione standardizzata che garantisca ai loro clienti lo stesso prodotto, indipendentemente dal luogo in cui viene realizzato. Ciò richiede forti investimenti in innovazione, un approccio congiunto e internazionale alla progettazione e una solida rete di system integrator.
Automazione industriale: la CX al primo posto
Le crisi di approvvigionamento hanno reso meno rilevante il ruolo del prodotto e del prezzo nella decisione di acquisto, amplificando l’importanza della prossimità e dell’esperienza per il cliente. Ciò sta cambiando il modo in cui i produttori si relazionano con i propri partner nel settore dell’automazione. Le aziende non vogliono più acquistare un “sistema”, ma una “soluzione” dove l’assistenza e il supporto hanno un valore maggiore rispetto al passato.
Connettere OT e IT per ottimizzare i costi della produzione flessibile
Il concetto di produzione flessibile, in atto da alcuni anni, sta acquisendo sempre più importanza e consenso, e si sta evolvendo per permettere ai produttori di cambiare rapidamente rotta in caso di necessità. In quest’ottica, l’HMLV (High-Mix Low-Volume) Manufacturing ha raggiunto nuovi livelli di personalizzazione, in particolare nell’industria farmaceutica, e i flussi di lavoro flessibili che possono passare senza soluzione di continuità da un prodotto all’altro sono oggi una caratteristica della produzione localizzata. Tuttavia, la sfida principale della produzione flessibile è quella di diventare economicamente vantaggiosa.
Il collegamento sempre più forte tra il mondo OT (Operational Technology) e IT (Information Technology) sarà quindi una chiave indispensabile per ottimizzare i costi di progettazione e, nel 2024 e oltre, il digital twinning sarà ampiamente adottato proprio con questo scopo. Grazie alla tecnologia dei gemelli digitali, le aziende possono infatti riprogettare la produzione e testare le modifiche in un ambiente virtuale, riducendo non solo i tempi di sviluppo, ma anche i rischi, e allo stesso tempo ottimizzando i costi dei progetti.
«La tecnologia dei digital twin – ha affermato Fernando Colás (nella foto in alto), CEO di Omron Industrial Automation – rappresenta una vera svolta per la produzione flessibile e ci aspettiamo che decolli davvero nel 2024. In previsione di ciò, stiamo arricchendo le nostre capacità di software e simulazione e stiamo stringendo collaborazioni per sfruttare le sinergie OT-IT».
Analisi dei dati per abilitare un processo decisionale sostenibile
Oltre a utilizzare la realtà virtuale per ottimizzare i costi, i produttori si affideranno sempre di più al monitoraggio delle macchine nel mondo reale per semplificare e rendere più sostenibili le attività produttive flessibili e localizzate. I produttori di tutti i settori sono alla ricerca di una riduzione del consumo di materie prime e di energia, rivolgendosi agli automation provider per ottenere risposte. In fabbrica, l’acquisizione e l’analisi dei dati, insieme a sistemi di controllo ad alte prestazioni, potranno favorire notevoli miglioramenti in questo segmento, migliorando l’efficienza dei sistemi automatizzati.
L’attenzione alla sicurezza stimola l’ispezione automatizzata
Un’altra sfida che accompagna la produzione flessibile è il mantenimento degli standard di sicurezza e qualità. Infatti, più variabili ci sono nel mix di produzione, maggiore è la possibilità di errori e problemi. Sperimentando sempre maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica e avendo maturato la consapevolezza di come la propria brand reputation possa essere distrutta in un istante, le aziende considerano oggi la sicurezza più importante che mai. Ciò sta portando allo sviluppo di sistemi di ispezione automatizzati basati sull’IA che garantiscono la sicurezza, l’integrità e la qualità di ogni singolo prodotto, anche in operazioni di dimensioni di un solo lotto.
L’IA continua a essere un’opportunità decisiva
Anche se, nella vita di tutti i giorni, il potere dell’IA potrebbe essere percepito come una minaccia, nel settore dell’automazione industriale rappresenta un’enorme opportunità, in gran parte ancora non sfruttata, per migliorare continuamente le prestazioni dei sistemi.
«Omron – ha concluso Colás – sta applicando l’IA nell’edge, nella robotica, nei controllori e nei sistemi di visione. La stiamo utilizzando per identificare difetti molto piccoli nelle superfici a specchio e per rilevare eventuali inceppamenti all’interno delle macchine per imballaggio. Il nostro campo di applicazione dell’IA è l’ambiente di produzione e continueremo a esplorare e far progredire il suo utilizzo in questo campo. La prossima frontiera dell’IA consisterà nel raggiungere una maggiore connettività tra questi e altri sistemi di fabbrica e nel rilevare insight e schemi che non sono visibili all’uomo, aumentando così la produttività. Nei prossimi anni, si realizzerà la transizione verso un nuovo paradigma di produzione completamente flessibile, oltre che autonoma e focalizzata su qualità, sicurezza e sostenibilità, che guiderà gli sviluppi dell’automazione. Ciò consentirà alle aziende di affrontare le sfide future della supply chain e di soddisfare le richieste dei clienti».
a cura di Redazione
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