IDX è un nuovo azionamento compatto composto da motore, riduttore e sistema di comando. Sébastien Gissien, l’ingegnere del settore vendite responsabile, spiega perché maxon sta adottando un approccio diverso con questo prodotto e quali mercati beneficeranno del nuovo azionamento.
IDX è un nuovo azionamento compatto composto da motore, riduttore e sistema di comando. Sébastien Gissien, l’ingegnere del settore vendite responsabile, spiega perché maxon sta adottando un approccio diverso con questo prodotto e quali mercati beneficeranno del nuovo azionamento.
di Stefan Roschi *
* maxon Group
Arriva da maxon l’IDX, una nuova serie di azionamenti compatti. Su che principio si basano?
Gli azionamenti IDX sono basati su tecnologie maxon ben note, come l’elettronica EPOS4 e la gamma di motori EC-i. Il tutto viene racchiuso in un alloggiamento che protegge dall’acqua e dalla polvere (IP65).
Ma non ci sono già azionamenti simili sul mercato?
Certamente. Ma il nostro IDX ha alcuni punti di forza di cui sono molto orgoglioso. Ad esempio, raggiungiamo la stessa potenza dei nostri concorrenti, ma con un prodotto più piccolo del 25 per cento. Gli azionamenti possono essere facilmente integrati in qualsiasi architettura di comando con i bus di campo EtherCAT o CANopen. Inoltre il software EPOS Studio aiuta i clienti a mettere in servizio rapidamente gli azionamenti IDX. Non da ultimo, il nostro obiettivo è poter offrire la serie IDX il prima possibile tramite il nostro configuratore online. E questo è possibile solo con maxon.
Come si è giunti allo sviluppo dell’IDX?
L’idea di un nuovo azionamento compatto è nata due anni fa in maxon France. Abbiamo avviato un sondaggio presso i clienti attuali e potenziali per conoscere meglio le loro aspettative in merito a un azionamento di questo tipo. Sulla base dei risultati abbiamo poi formato un team di progettazione internazionale. L’IDX è pertanto il prodotto di una collaborazione globale maxon: il motore brushless viene dalla Corea, il riduttore dalla Germania e la serie elettronica adatta basata sull’EPOS4 dalla Svizzera, dove un team di progettazione ha integrato tutti i componenti in un sistema completo.
In quali campi di applicazione andrebbe utilizzato questo azionamento?
Fondamentalmente, la serie IDX si adatta a qualsiasi applicazione che richieda motori BLDC a bassa tensione. Stiamo esaminando diversi mercati in via di sviluppo molto interessanti. Questi includono shuttle e AGV (veicoli a guida automatica) per intralogistica, industria degli imballaggi, robot per l’agricoltura e anche macchine di produzione con movimenti degli assi X, Y e Z.
Perché proprio il mercato dell’intralogistica?
Il mercato dell’intralogistica sta crescendo molto rapidamente e presenta requisiti elevati in termini di produttività ed efficienza. Il nostro team ha tenuto conto di tali esigenze e ha sviluppato un prodotto potente, facile da usare e conveniente.
In quali casi i clienti richiedono un azionamento compatto integrato per le loro applicazioni?
Prendiamo ad esempio un AGV con ruote motorizzate. Quanto più compatto è l’azionamento, tanto più piccolo è l’intero veicolo. Pertanto, in uno spazio ristretto possono essere impiegati più AGV, il che porta a sua volta a una maggiore produttività. Utilizzando invece gli azionamenti compatti in una macchina Pick & Place, il cliente può ridurre drasticamente la quantità di cavi e quindi la complessità del design.
L’IDX è anche in grado di contribuire alla fabbrica digitale?
Sì. Tra le altre cose, vi sono due sensori di temperatura nell’azionamento: uno nel motore e uno nell’elettronica. Il cliente può ad esempio utilizzare questo feedback in tempo reale per la manutenzione predittiva.
Esistono già applicazioni in cui vengono impiegati gli azionamenti IDX?
Abbiamo utilizzato con successo gli azionamenti nelle nostre linee di produzione in Svizzera. Inoltre, sono in corso alcuni test con AGV e shuttle per la logistica.
E quali sono le reazioni?
I primi feedback sono assai positivi. Tra le altre cose, vi sono due sensori di temperatura nell’azionamento: uno nel motore e uno nell’elettronica.
a cura di Loris Cantarelli
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