Camozzi Group, risultati consolidati nel 2022

Ricavi a 534 milioni (+17%), EBITDA a 93 (+13%) e utile netto a 35 (+46%).

L’Assemblea degli azionisti di Camozzi Group, uno dei principali gruppi internazionali nell’automazione industriale, nella manifattura avanzata e nei sistemi per l’IIoT (Industrial Internet of Things), ha approvato il bilancio consolidato 2022 (nella foto in alto, il presidente e a.d. Lodovico Camozzi tra gli zii Luigi e Geromino). Il Gruppo chiude l’esercizio con ricavi consolidati pari a 534 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto ai 455 milioni di euro del 2021. I ricavi esteri sono stati pari al 77% del totale, mentre l’Italia – da sola – ha realizzato il 23% dei ricavi. A livello complessivo, la suddivisione dei ricavi per aree geografiche è stata: EMEA (Europe, Middle East, Africa)  77%, America 15%, APac (Asia, Pacifico) 8%.

L’EBITDA è stato pari a 93 milioni di euro rispetto agli 82 milioni di euro del 2021 (+13%).

L’utile netto è stato pari a 35 milioni di euro, in aumento del 46% rispetto ai 24 milioni di euro del 2021.

Il cash flow generato dal Gruppo è stato pari a 86 milioni di euro rispetto ai 68 milioni di euro del 2021 (+26%).

Gli investimenti sono stati pari a 58 milioni di euro rispetto ai 47 milioni del 2021, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente.

Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo sono stati pari a 16 milioni di euro (circa il 3% dei ricavi), in aumento rispetto ai 13,5 milioni del 2021. Attualmente il Gruppo collabora con 11 istituti universitari, 6 partner tecnologici, 3 istituzioni e 4 Centri di Ricerca di eccellenza per studiare sistemi innovativi nei campi della meccatronica, dell’IIOT 4.0, della stampa 3D, delle soluzioni di Intelligenza Artificiale.

Prosegue inoltre lo sviluppo del Camozzi Research Center (CRC), situato nell’area ex Innocenti, in Via Rubattino a Milano. Il CRC non è soltanto il centro di ricerca del Gruppo, ma intende diventare sempre di più un polo tecnologico d’eccellenza che rappresenti un punto di riferimento nazionale e internazionale per lo sviluppo della manifattura intelligente, o smart factory, secondo avanzati modelli europei Industry 5.0. Alla base c’è l’idea di costruire una “fabbrica-laboratorio”, dove studenti, ricercatori e professionisti dell’industria possano sperimentare tecnologie tra le più avanzate al mondo e avviare, in collaborazione con il Gruppo, progetti di ricerca applicata.

Gli investimenti in R&D e in soluzioni ad alto contenuto tecnologico consentono inoltre al Gruppo Camozzi di affrontare con sempre maggiore determinazione anche la grande sfida della sosteniblità ambientale, sia in termini di efficientamento energetico, che di materiali impiegati nei processi di produzione, fino all’individuazione di vere e proprie soluzioni orientate a promovere modelli produttivi totalmente circolari. Nel corso del 2022 abbiamo investito oltre 5 milioni di euro in pannelli fotovoltaici per incrementare ulteriormente l’autoproduzione di energia rinnovabile. Entro la fine del 2023 potremo disporre di una potenza di impianti superiore ai 9 MW.

Tra gli eventi più significativi dell’ultimo anno, si segnala l’acquisizione del sito industriale della Timken Italia di Villa Carcina (a febbraio 2022), in cui negli ultimi mesi, si stanno effettuando investimenti in tecnologie avanzate a supporto dello sviluppo e dell’espansione della Divisione Automation.

Il numero medio di collaboratori complessivo si è attestato a 3023 rispetto ai 2956 del 2021.  All’inizio del 2023 è stata avviata Camozzi Link, la Corporate Academy del Gruppo, costruita con l’obiettivo di facilitare la condivisione del know how tecnico interno tra tutte le divisioni e di supportare la crescita  dei collaboratori, attraverso una formazione continua tra attività in aula, learning on the job e corsi in e-learning.

Lodovico Camozzi, presidente e amministratore delegato di Camozzi Group, ha dichiarato: «I risultati del 2022 confermano che,  anche in uno scenario macro economico complesso, il Gruppo continua a  registratrare una crescita importante dovuta soprattutto alle politiche di R&D e ai forti investimenti in innovazione tecnologica che ci rendono un player veloce, dinamico e capace di interpretare e anticipare i trend del mercato e di rispondere proattivamente a una domanda crescente di flessibilità e customizzazione che arriva da parte della nostra base clienti.  Dietro alla nostra vision aziendale c’è la ferma convinzione che la tecnologia abbia valore solo se posta al servizio della persona e della società. L’innovazione non è  soltanto una questione tecnica ed è fondamentale che sia la sintesi di tanti saperi diversi, a partire dalle discipline umanistiche. Un’idea, questa, che mi piace definire “umanesimo tecnologico” e che è alla base stessa anche della nostra Corporate Academy, dove promuoviamo una formazione continua e trasversale, per tutte le nostre persone, in modo da essere sempre più preparati e veloci ad affrontare e guidare le sfide del futuro».

calendar_month

a cura di Redazione