Come si diventa digitali anche se ci si occupa di trattori. Il caso Carraro Group e PTC

Carraro Group aveva necessità di rendere economicamente più soddisfacente il settore produttivo. E’ da qui che parte l’idea di puntare su PTC. Al centro di questa evoluzione c’è Windchill, la piattaforma di Product Lifecycle Management (PLM) che renderà Carraro ancora più competitiva a livello globale.

Carraro Group è un’azienda internazionale specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati.

Con sede principale a Campodarsego (Padova) e stabilimenti in Italia, India, Cina e Sud America, l’azienda ha registrato 846 milioni di euro di fatturato, aveva necessità di rendere economicamente più soddisfacente il settore produttivo.

E’ da qui che parte l’idea di puntare su un’azienda con la quale Carraro Group aveva già un forte legame che risale ai primi anni 2000 e così è stato. Carraro Group ha in mente una vera e propria trasformazione digitale e dove, iniziare, se non da PTC.

Al centro di questa evoluzione c’è Windchill, la piattaforma di Product Lifecycle Management (PLM) di PTC, adottata per gestire il ciclo di vita dei prodotti e favorire l’integrazione della catena del valore. Un progetto che mira a rendere Carraro ancora più competitiva a livello globale, rafforzando la sinergia tra progettazione, produzione e supply chain.

Come accennato, la collaborazione tra Carraro e PTC affonda le sue radici negli anni 2000, quando il gruppo adottò il software CAD ProEngineer, successivamente aggiornato a Creo nel 2015.

Come si diventa digitali anche se ci si occupa di trattori. Il caso Carraro Group e PTC
Uno dei settori di attività di Carraro Group

L’esigenza di colmare il divario tra progettazione e produzione (EBOM-MBOM) ha portato l’azienda a intraprendere un percorso di trasformazione digitale, con l’obiettivo di: integrare i dati tra progettazione (CAD) e produzione (MBOM); snellire i processi e ridurre i tempi di sviluppo; standardizzare le procedure a livello internazionale e rendere il workflow più efficiente, migliorando la collaborazione tra i team.
Con Windchill siamo riusciti a integrare efficacemente CAD ed EBOM per la gestione del prodotto, colmando il gap tra idea e realizzazione e rendendo centrale l’attività del progettista», ha dichiarato Cristiano Grassi, Head of Applications for Industry 4.0, Carraro Group. «Questo ambiente collaborativo ha favorito l’interazione tra i reparti, riducendo criticità e inefficienze».

Un progetto di digitalizzazione su scala globale

La trasformazione digitale di Carraro non è limitata a un singolo dipartimento, ma coinvolge tutti gli stabilimenti del gruppo nel mondo. L’obiettivo è unificare i processi di gestione del ciclo di vita del prodotto, creando sinergie tra R&D, progettazione e produzione.

In particolare, grazie a Windchill, l’azienda ha effettivamente ottimizzato la gestione delle distinte base (EBOM e MBOM), migliorando la continuità del workflow tra progettazione e produzione; creato una fonte unica di informazioni, accessibile a tutti gli attori della catena del valore; favorito un approccio collaborativo, standardizzando i processi a livello internazionale e migliorato l’interoperabilità con SAP, integrando la gestione delle distinte base con i sistemi ERP.

Questi miglioramenti hanno permesso di ridurre drasticamente i tempi di sviluppo, eliminando passaggi intermedi e abbattendo i costi operativi.

I vantaggi di Windchill per Carraro

L’integrazione di Windchill con Creo ha permesso di valorizzare il patrimonio di conoscenze e progettualità accumulato negli anni dai team di R&D e progettazione. I principali benefici ottenuti includono: una migliore gestione delle informazioni, considerando che tutti i dati di prodotto sono centralizzati e accessibili in tempo reale.

Oltre a un’efficienza produttiva grazie alla gestione ottimizzata di EBOM e MBOM per ridurre i tempi di rilascio sul mercato; inoltre avanzata interoperabilità dato che Windchill si integra con SAP e altri software per una gestione fluida delle operazioni. Riduzione dei tempi di sviluppo dato he la disponibilità di dati unificati elimina passaggi intermedi, aumentando la velocità e la precisione del processo, infine maggiore collaborazione nel senso che la piattaforma favorisce il lavoro di squadra tra progettazione, produzione e supply chain.

Un progetto in continua evoluzione

L’implementazione di Windchill è solo una parte di un processo di digitalizzazione più ampio. I prossimi step prevedono l’estensione del sistema a nuove aree aziendali, tra cui:

  • Manufacturing – Connessione tra progettazione e produzione per ottimizzare la gestione delle risorse.
  • Post-vendita e supply chain – Miglior gestione della manutenzione e della logistica, con tracciabilità completa del ciclo di vita dei prodotti.
  • Gestione documentale – Digitalizzazione e accesso rapido alle informazioni tecniche per tutti i reparti coinvolti.

«La tecnologia di PTC ha permesso di rivoluzionare i nostri processi ed è stata un vero incubatore di innovazione per Carraro. Abbiamo ridefinito le nostre regole operative, rendendo l’ambiente più dinamico e collaborativo», ha ribadito Grassi.
«Grazie a Windchill, Carraro ha consolidato la sua posizione di leader nell’innovazione, dimostrando come una trasformazione digitale ben strutturata possa rendere un’azienda ancora più reattiva, veloce e competitiva», ha aggiunto Paolo Delnevo, Vice President SER e General Manager Italy di PTC.Come si diventa digitali anche se ci si occupa di trattori. Il caso Carraro Group e PTC

Carraro e PTC: un modello di innovazione per l’Industria 4.0

La partnership tra Carraro e PTC dimostra come la trasformazione digitale possa generare valore reale per le aziende manifatturiere, migliorando efficienza, competitività e capacità di innovazione.

Windchill si conferma un abilitatore strategico, capace di ottimizzare i processi e integrare in modo armonioso tutti gli aspetti del ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla produzione, fino alla gestione post-vendita.

Carraro, con la sua lunga esperienza e la capacità di innovare, si pone così come un modello di eccellenza per l’Industria 4.0, dimostrando come un progetto di digitalizzazione ben strutturato possa rappresentare una leva strategica per il successo nel mercato globale.

calendar_month

a cura di Stefano Belviolandi