Insieme per portare IBM watsonx negli ambienti on premises su VMware Private AI e Red Hat OpenShift, per capacità veloci e trasparenti.
IBM e VMware hanno deciso di avviare una collaborazione per portare la piattaforma IBM watsonx negli ambienti on premises su VMware Private AI e Red Hat OpenShift, per dare all’IA (Intelligenza Artificiale) in particolare quella generativa delle capacità che siano sempre più veloci e trasparenti.
Non solo un fenomeno, ma vera innovazione
Nel 2023 abbiamo visto l’adozione dell’IA (Intelligenza Artificiale) diventare mainstream, con le aziende che cercano di promuovere innovazioni trasformative. L’IA generativa in particolare ha catturato l’immaginazione delle aziende come mezzo per generare nuovi contenuti sulla base di una varietà di input. I casi d’uso e i compiti dell’IA generativa sono molto vari: dalla generazione di codici all’esperienza di risoluzione dei centri di contatto, all’automazione delle operazioni IT, al reperimento di informazioni e creazione di contenuti.
Al centro di tutti i casi d’uso dell’IA ci sono i dati, ma soprattutto l’accesso e l’elaborazione dei dati necessari per ottenere i migliori risultati dai modelli. Le aziende devono essere in grado di portare la capacità di calcolo e i modelli di IA dove i dati aziendali vengono creati, elaborati e consumati, a supporto dei casi d’uso dell’IA, compresi i carichi di lavoro tradizionali di IA/ML (Machine Learning) e l’IA generativa. Le imprese devono inoltre aver accesso a un’integrazione tecnologica completa che consenta di soddisfare i requisiti tradizionali di livello aziendale, come l’uso di un’elaborazione riservata e la possibilità di addestrare, mettere a punto e distribuire modelli di IA in un unico luogo che possa essere eseguito in ambienti cloud.
Questa è la promessa della Private AI di VMware, un approccio architettonico che mira a bilanciare i guadagni aziendali derivanti dall’AI con le esigenze di privacy e conformità dell’organizzazione. Si concentra sull’architettura della piattaforma e dell’infrastruttura costruita a supporto dell’IA, che può essere distribuita in cloud pubblici, cloud privati virtuali, data center e siti edge.
Per una flessibilità dell’IA generativa
IBM e VMware offrono ai clienti la flessibilità necessaria per abilitare i casi d’uso dell’IA generativa dove risiedono le operazioni mission-critical. Ecco perché stanno abbinando VMware Cloud Foundation, Red Hat OpenShift e la piattaforma di IA e dati IBM watsonx. Questa combinazione consentirà alle aziende di accedere a IBM watsonx in ambienti privati, on-premises IaaS (Infrastructure as a Service), nonché nel cloud ibrido con le offerte SaaS (Software as a Service) di watsonx su IBM Cloud. I clienti comuni potranno utilizzare le capacità di IA di IBM watsonx, la gestione dei dati e, in un prossimo futuro, le sue capacità di governance su cloud pubblici, cloud privati virtuali, data center e siti edge, contribuendo a creare modelli di intelligenza artificiale trasparenti e spiegabili.
Ulteriori dettagli a cura di Chris Wolf (vice presidente di VMware AI Labs) e Tarun Chopra (vice presidente Product Management, Data & AI di IBM) a questo link.
a cura di Redazione
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