Obiettivo: sostenere lo sviluppo post-CoViD attraverso investimenti in nuove tecnologie e processi di produzione manifatturiera, che necessitano di politiche industriali adeguate. Cisco entra nel…
Obiettivo: sostenere lo sviluppo post-CoViD attraverso investimenti in nuove tecnologie e processi di produzione manifatturiera, che necessitano di politiche industriali adeguate.
Cisco entra nel CFI, il Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, associazione riconosciuta dal MIUR (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Al CFI – nato nel 2012 da un bando del Ministero dell’Università e della Ricerca e operativo dal 2014 – sono associati esponenti rappresentativi di tutti gli stakeholder coinvolti nelle sorti della manifattura italiana: Regioni, Università ed enti di ricerca, associazioni di impresa, grandi aziende e PMI. Il Cluster ha l’obiettivo di sviluppare e attuare una strategia basata sulla ricerca e l’innovazione per la crescita della competitività del manifatturiero italiano, il secondo in Europa. Il presidente è Luca Manuelli (CDO di Ansaldo Energia e CEO di Ansaldo Nucleare) mentre il comitato scientifico è guidato da Tullio Tolio, Professore Ordinario al Politecnico di Milano.
«Nello scenario post-CoViD l’economia può ripartire con decisione solo se si comprende che il digitale è la leva fondamentale per uno sviluppo costante e sostenibile», ha dichiarato Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia, l’azienda ai vertici tecnologici mondiale che dal 1984 è il motore di Internet, impiega 70 mila dipendenti e vanta un fatturato di 51,9 miliardi di dollari. «Un investimento strategico in nuove tecnologie e nei processi di produzione industriale necessita di adeguate politiche industriali. Il Cluster Fabbrica Intelligente rappresenta anche un tavolo ideale per coltivare tutto ciò e interloquire con le istituzioni in modo adeguato. Con il programma Digitaliani ci stiamo dedicando da anni al tema formazione digitale e re-skilling, adesso abbiamo deciso di investire anche in questo importante aspetto».
Cisco aderisce al CFI come Pathfinder (partner tecnologico) per portare le sue competenze in tema di Industrial Network e Collaboration. In particolare, Cisco metterà a disposizione la propria esperienza e competenza, al fine di indagare i trend tecnologici attraverso benchmark, soluzioni in fase di progettazione e best practice nelle aziende e nell’impatto sulle filiere. Lo scopo sarà di supportarne la crescita e la resilienza, favorendone la competitività nel tempo. Ma anche di comprendere meglio il bisogno futuro di competenze per la selezione, implementazione e uso delle tecnologie applicate nel manifatturiero italiano del prossimo futuro.
«Il Cluster Fabbrica Intelligente sta producendo il massimo sforzo per contribuire alla valorizzazione dell’innovazione tecnologica come leva strategica per il rilancio della manifattura italiana nello scenario post-CoViD», ha dichiarato Luca Manuelli, presidente del Cluster. «In tal senso fa leva sulle competenze e capacità dei suoi associati che includono Regioni, Università e centri di ricerca, grandi aziende e PMI. Sono particolarmente lieto quindi di finalizzare un accordo di collaborazione con Cisco, che assume il ruolo di Pathfinder del CFI, garantendo l’apporto di rilevanti competenze e capacità in Italia a supporto delle infrastrutture tecnologiche e di comunicazione per rendere la fabbrica intelligente sempre più connessa ed integrata».
Cluster Fabbrica Intelligente e Programma Pathfinder
Il CFI opera in stretta collaborazione con il mondo della ricerca e innovazione, per supportare le grandi aziende e le PMI manifatturiere italiane nella individuazione e implementazione di tecnologie innovative e delle relative competenze in grado di sostenere lo sviluppo della loro competitività. Questi obiettivi vengono perseguiti principalmente attraverso attività che coinvolgono sistematicamente i suoi associati, tra le quali in particolare la Roadmap per la ricerca e l’innovazione e il network dei dimostratori tecnologici costituiti dai Lighthouse Plant. Per promuovere un ulteriore allargamento di tale missione, CFI ha ideato l’iniziativa “Programma Pathfinder” che coinvolge primari player tecnologici (sviluppatori di tecnologie e system integrators) in grado di mobilitare significative competenze e capacità in Italia ed interessati a condividere il proprio know-how nell’ambito dello scopo di collaborazione tecnologica congiuntamente individuato. Cisco è il terzo Pathfinder ad aderire al CFI, dopo Sap Italia nell’ottobre 2019 e Deloitte nel maggio 2020.
Il Pathfinder Cisco e CFI: obiettivi comuni
La missione del Cluster Fabbrica Intelligente è proporre, sviluppare e attuare una strategia basata sulla ricerca e l’innovazione per indirizzare la trasformazione del settore manifatturiero italiano; creare una comunità manifatturiera coesa e più competitiva e collegare le politiche di ricerca nazionali e regionali con quelle internazionali (in particolare Horizon Europe).
È in questo contesto che rientra l’accordo di partnership con Cisco, la quale, grazie alle sue competenze in fatto di Networking, Collaboration e New business model, assumerà anche un ruolo di protagonista nei lavori dei GTTS, i Gruppi Tematici Tecnico Scientifici che stanno lavorando alla definizione della nuova road map del CFI, strumento fondamentale per orientare la Governance in fatto di innovazione tecnologica, ma anche supporto concreto agli specifici progetti attualmente operativi, e per i Lighthouse Plant e le Flagship Line in fase di lancio e da promuovere in futuro.
a cura di Loris Cantarelli
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere