Alla 3° Technology Hub di Milano, sugli scenari tecnologici delle nuove esigenze di produzione e lavoro, ci sarà Universal Robots
Sta per aprirsi la 3° edizione di Technology Hub, la manifestazione milanese B2B che esplora, raccoglie e integra gli scenari tecnologici connessi alle nuove esigenze di produzione e lavoro. Per il secondo anno di fila, tra gli espositori ci sarà Universal Robots, la multinazionale danese ai vertici mondiali nel settore della robotica collaborativa che di recente ha inaugurato la propria nuova sede a Torino e comunicato gli strabilianti risultati economici del 2017 (+72% di fatturato e un parco di robot collaborativi venduti nel mondo a un passo dai 25 mila esemplari).
La robotica collaborativa siede di diritto al “tavolo dell’innovazione” che sarà apparecchiato dal 17 al 19 maggio 2018 presso il MiCo di FieraMilanoCity. Si tratta di una tecnologia capace di apportare notevoli cambiamenti non solo al modo in cui si produce, ma anche in cui si organizza e “pensa” al lavoro.
Alle caratteristiche di flessibilità applicativa e operativa garantite dalle dimensioni compatte dei cobot UR e dall’immediatezza e semplicità con cui è possibile installarli e programmarli, si abbinano la sicurezza del robot collaborativo – capace di lavorare accanto all’uomo senza barriere protettive, previa analisi dei rischi – e la possibilità di essere applicato a, praticamente, ogni settore produttivo. Tutti fattori che trasformano il cobot da macchina di produzione a “utensile intelligente”, in grado di essere usato e “interpretato” dall’operatore di fabbrica in base alle proprie specifiche esigenze e riutilizzato, rapidamente, per altre mansioni senza bisogno di costose installazioni o lunghe sessioni di formazione e programmazione. Alcuni esempi di come sia possibile applicare i cobot UR saranno visibili presso lo stand aziendale e presso l’area “Robotica Collaborativa e Industria 4.0”, rispettivamente negli spazi C35 e C36. Presso lo stand sarà possibile letteralmente “toccare con mano” l’intera gamma dei cobot (UR3, UR5, UR10) con cui interagire per “misurarne” le prestazioni ed una serie di applicazioni realizzate dal distributore ufficiale Alumotion.
L’azienda partner integrerà un UR10 con un sistema di visione 3D in un’applicazione di bin picking, e un UR5 per la simulazione di un asservimento macchine utensili. Questa seconda applicazione metterà chiaramente in mostra le safety native dei robot collaborativi UR, potenziate da un tool (progettato proprio da Alumotion e disponibile su UR+) che estende il tasso di collaborazione dell’applicazione. Il tool emette segnali luminosi e sonori e, attraverso uno specifico pulsante, consente la presa punti manuale senza l’uso del teach pendant, facilitando la creazione di traiettorie personalizzate. L’applicazione sarà inoltre integrata da un sistema MES (Manufacturing Execution System) in cloud per la raccolta dati di produzione in tempo reale.
Nell’area “Robotica Collaborativa e Industria 4.0” sarà inoltre allestita una demo che prevede la realizzazione, verifica e imballaggio di un assieme composto da un dado esagonale con un foro nel quale viene alloggiato un inserto realizzato con stampante 3D. L’obiettivo è dimostrare come la variabilità di un flusso produttivo non sia un problema perchè le tecnologie dell’Industria 4.0 possono gestire proprio detta variabilità. A livello di ciclo di lavoro saranno 3 i cobot UR5 impegnati, a cui si aggiunge il supporto di un AGV MIR (Mobile Industrial Robots). Il primo cobot preleverà l’inserto stampato 3D e lo porterà sotto un sistema di marcatura laser tenendolo in pinza. La marcatrice, a quel punto, invierà un flusso di informazioni all’operatore su come fare la verifica di montaggio e l’imballaggio.
Dopo la fase di marcatura sarà un altro cobot a posizionare gli inserti in un contenitore presente sull’AGV MIR che li condurrà alla stazione successiva in cui l’operatore monterà la parte stampata 3D all’interno del dado stoccato su un pallet. L’operatore sarà guidato con procedura “smart tag” eseguita dalla marcatrice grazie alla quale saranno fornite istruzioni su uno schermo in funzione della parte montata. A seguire una fase di test in cui l’assemblato dado-inserto sarà posizionato dall’ultimo degli UR5 impegnati sotto la macchina di misura che ne verificherà il corretto montaggio in tolleranza.
a cura di Loris Cantarelli
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere