CoFactory, una nuova fabbrica urbana per innovare design e manifattura digitale

La nuova iniziativa Designtech al Certosa District di Milano dedicata all’innovazione 3D punta su tecnologie aggiornate e sostenibilità.

Una fabbrica urbana, tecnologica e collaborativa, aperta a imprese, startup e designer, che risponde alla crescente necessità di prototipazione 3D e di produzioni digitali native e sostenibili, grazie alle competenze dei partner resident e le tecnologie installate condivise da un’intera community.

È la nuova iniziativa CoFactory presentata da Designtech lo scorso 29 maggio 2024 nel cuore della trasformazione urbana del Certosa District di Milano, promossa dalla società di sviluppo immobiliare RealStep, specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali, come già il vicino C.Space, lounge dedicato a design e media dove peraltro si registra “Designtech – Il Podcast” (disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme), rafforzando la sinergia tra creatività e sviluppo immobiliare che caratterizza la rinata zona milanese.

Una community di aziende e professionisti

CoFactory fa sintesi di innovazione tecnologica e spazi innovativi, riunendo sotto lo stesso tetto di 1500 mq con l’innovativo approccio Pininfarina Architecture una community fatta di aziende, startup e professionisti che già abitano 6 uffici per 10 persone, accedono al coworking (20 postazioni dedicate e 6 hot desk) con formule flessibili e manifattura digitale industry-as-a-service.

Le macchine, con forte trazione della stampa 3D, sono a disposizione di chiunque abbia la necessità di realizzare progetti tridimensionali, prototipi tra design e tecnologia, innovazione e digitalizzazione dei processi produttivi, con un particolare focus sulla sostenibilità.

CoFactory, una nuova fabbrica urbana per innovare design e manifattura digitale

Una struttura dinamica

La struttura degli interni riflette un’alta adattabilità e mantiene il principio della modularità: gli uffici, al primo piano e al livello soppalcato, sono realizzati con sistemi costruttivi offsite (sistema NPS fornito da Tecnostrutture), integrando pareti mobili che consentono l’espansione degli spazi in caso di necessità.

L’area di produzione con laboratori per 8 persone è attrezzata con sistemi ibridi di produzione additiva e fresatura, un centro di lavoro flessibile per la lavorazione di materie plastiche e materiali avanzati, metalli leggeri e derivati del legno (rispettivamente Kreator Ares ed Evotech 400 del partner CMS), stampanti 3D per super polimeri e compositi (Argo 500 e Plus Pro fornite da Roboze) e un robot con capacità di movimento su asse lineare (IRB 6700 del partner ABB). per attività di assemblaggio e stampa di materiali non convenzionali.

CoFactory, una nuova fabbrica urbana per innovare design e manifattura digitale

Una fabbrica con logica di collaborazione

CoFactory è stata progettata secondo una logica di co-design, incorporando arredi sostenibili da oltre una dozzina di aziende che ha permesso di creare un ambiente bello oltre che funzionale.

Tra le attività CoFactory ospita anche il programma di accelerazione Design Momentum co-finanziato dalla Regione Lombardia, insieme a 12 startup e PMI selezionate per l’opportunità di creare soluzioni innovative legate al design sostenibile e all’ambiente umano, sfruttando tecnologie come IoT (Internet of Things), IA (Intelligenza Artificiale), VR/AR (realtà virtuale e aumentata), blockchain e stampa 3D. Il percorso include l’opportunità di creare collaborazioni strategiche con aziende consolidate e di sviluppare sinergicamente PoC (Proof of Concept) innovativi.

Alla presentazione la soddisfazione di Ivan Tallarico (CEO e co-fondatore di Designtech) per lo sbocco di 2 anni di lavoro con Emil Abirascid (direttore di Startup Business, presto partner di Designtech), Alessia Cappello (Assessore allo Sviluppo Economico e politiche del Lavoro con delega Moda e Design del Comune di Milano) e Barbara Mazzali (Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia) per la collaborazione tra pubblico e privato, Giovanni de Niederhäusern (di Pininfarina Architecture) per la riqualificazione urbana “da sogno” e Stefano Sirolli (CEO e co-fondatore di RealStep) sulla positiva interazione con il mercato immobiliare.

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a cura di Loris Cantarelli