Gil Shwed di Check Point Software sottolinea la progressiva importanza dell’IA nella difesa delle reti e nella protezione dalle minacce.
Check Point Software Technologies, principale fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale, ha dato il via al proprio evento annuale CPX 360, dedicato a clienti, partner e al mondo della sicurezza informatica, con una conferenza a Monaco in Germania, e diversi eventi satellite nelle principali capitali europee, tra cui Milano. L’evento, dal 14 al 16 marzo 2023, ha riunito i maggiori esperti del settore per esplorare le ultime soluzioni e strategie che proteggono le organizzazioni dalle più sofisticate minacce di cybersecurity.
Gil Shwed, founder e CEO di Check Point Software Technologies, è salito sul palco per esplorare i temi chiave che rivoluzioneranno il settore. Durante il suo keynote “Level Up to the Best Security”, Shwed ha definito il 2023 l’anno dell’intelligenza artificiale, spiegando: «Di anno in anno, il settore vive importanti cambiamenti e attualmente ci troviamo nel bel mezzo di una rivoluzione, quella dell’IA. Per un decennio, Check Point ha continuato a investire e ad integrare questa tecnologia nei nostri sistemi, con oltre la metà dei nostri motori di minacce che la utilizzano per garantire la protezione di infrastrutture complesse. A mio avviso, il 2023 rappresenta il punto di svolta per l’intelligenza artificiale, in quanto iniziamo a dipendere sempre di più dalle sue capacità nella vita quotidiana e si consolida come parte integrante del modo in cui difendiamo le nostre reti in evoluzione».
Shwed ha spiegato cosa ha osservato nell’anno 2022 e come le aziende possono prepararsi a questo cambiamento. Ha dichiarato che il continuo impegno verso il lavoro ibrido ha portato a un aumento di oltre il 50% del numero di dispositivi digitali utilizzati a persona. Questo coincide con un aumento del numero di cyberattacchi tanto quanto il livello di sofisticazione, con Check Point che ha registrato un aumento del 38% dei cyberattacchi a livello globale. Shwed ha poi aggiunto: «Per molte aziende, il problema sono i loro prodotti che non collaborano tra di loro, e ciò crea un ambiente troppo complesso. Dobbiamo assicurarci che tutti i sistemi comunichino tra loro per contenere il rischio di violazione. Attualmente, purtroppo, non è uno standard e nel 2023 questo renderà le aziende vulnerabili».
La visione di Shwed si riflette nell’approccio alla cybersecurity orientato alla prevenzione, realizzato attraverso le tre C della miglior security: Completezza, Consolidazione e Collaborazione. Le organizzazioni meritano una soluzione che copra tutti i canali per evitare che si verifichi un incidente, che sia in grado di consolidare l’architettura per migliorare il coordinamento e l’efficacia della sicurezza, e che si integri con sistemi di terze parti per fornire i dati più accurati in tempo reale.
Durante l’evento, Eyal Manor, Vice President of Product Management di Check Point, ha condiviso anche gli ultimi miglioramenti dei prodotti progettati per proteggere dalle minacce osservate da Check Point Research. In particolare, il lancio di Check Point Infinity Global Services, un servizio di end-to-end security che aiuterà le organizzazioni a prevenire le minacce informatiche avanzate, a rispondere agli attacchi diffusi e a migliorare ogni aspetto della loro resilienza di sicurezza. Manor ha sottolineato come questo lancio sia derivato dalla crescente complessità della cybersecurity e dalla mancanza di professionisti qualificati per gestirla, con un gap di competenze di 3,4 milioni nel settore.
Presente anche Maya Horowitz, Vice President of Research, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso la storia, riflettendo sulla capacità di Check Point di decodificare, esaminare e analizzare meticolosamente i dati per identificare nuove minacce e trovare dei modi per contrastarle rapidamente. Ha fatto riferimento alle regine monarchiche del passato per illustrare le complessità dei gruppi di hacker, come il gruppo Conti, l’aumento della tensione della geopolitica che ora si è spostata nella dimensione cyber, nonché il passaggio dall’attacco ai singoli individui a quello alle infrastrutture più importanti, che è motivo di preoccupazione.
I clienti, i dipendenti e i partner hanno ascoltato anche altri dirigenti di Check Point, tra cui Ofir Israel, Vice President of Threat Prevention, che ha continuato la conversazione sull’impatto dell’AI, esaminando la cyber warfare e il modo in cui questa tecnologia ha cambiato il mondo della sicurezza informatica.
CPX EMEA dà una panoramica completa attraverso molteplici best practice e insight per proteggere e gestire l’intero scenario di sicurezza. I dipendenti, i partner e i clienti hanno l’opportunità di partecipare a conferenze approfondite, con un’anteprima dei nuovi prodotti annunciati da Check Point e le previsioni degli esperti per la pianificazione della security per il 2023.
a cura di Loris Cantarelli
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere