Cybersecurity: proteggere gli elementi sensibili con Stormshield

Per Stormshield, la salvaguardia delle infrastrutture critiche è anche una questione di fiducia

Tutelare le infrastrutture critiche il cui eventuale disservizio a fronte di un cyberattacco può mettere in pericolo l’equilibrio di un intero Paese, blindare reti dal perimetro sempre più esteso e garantire la non accessibilità e la protezione dei dati sensibili non è solo una questione di tecnologie ma anche di fiducia. Fiducia che le misure di cyber security adottate svolgano in maniera efficace il proprio compito, fiducia in chi ha sviluppato questi sistemi di sicurezza informatica, in chi li ha installati e configurati, come nel fatto, che le strategie adottate contribuiscano concretamente alla resilienza dell’organizzazione e alla capacità di agire tempestivamente in caso di incidente informatico.

Un aspetto, quello della “trust & confidence”, la cui presa in carico viene incoraggiata dall’attuale quadro normativo, soprattutto nell’ottica di una sempre più auspicata “sovranità digitale” europea a tutela degli interessi delle istituzioni e dei Paesi europei. In un contesto del genere, l’origine culturale e geografica di un prodotto di sicurezza informatica aziendale assume una criticità senza precedenti per assicurare il pieno controllo di infrastrutture di rilevanza nazionale come le utility idriche ed elettriche, quella parte dell’industria di processo e chimica coinvolta nella fornitura di beni di prima necessità e l’intera catena logistica a supporto.

Stormshield: una sicurezza digitale

Una missione che Stormshield, azienda controllata dal colosso europeo dell’aerospazio Airbus, ha fatto propria, elevandosi a più rilevante pure player europeo nel campo della cybersecurity. Con le sue sedi in Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Medio Oriente ed una presenza in oltre quaranta Paesi attraverso oltre novecento partner indiretti, Stormshield non si fa solo garante della cybersecurity di infrastrutture critiche e industriali, ma anche promotore della cyberserenità di organizzazioni di qualsiasi di ordine e grado.

Le aziende che si rivolgono a Stormshield per la messa in sicurezza dei propri asset digitali sin dai primi passi verso una digital transformation sempre più imperativa, può contare su tre famiglie di soluzioni frutto di oltre vent’anni di ricerca e sviluppo, che interagiscono tra loro semplificando l’implementazione di strategie di sicurezza multilivello. Con Stormshield Network Security (SNS) il vendor propone un’ampia gamma di firewall UTM/IPS fisici e virtuali specificamente progettati per infrastrutture IT e OT con VPN integrata. Con Stormshield Endpoint Security (SES) l’azienda fornisce una barriera contro attacchi “persistenti” e sconosciuti per postazioni di lavoro e control room industriali. Soluzione adattiva, fornisce un’analisi del malware “signatureless” di tipo comportamentale. Dati e documenti riservati sono tutelati tramite Stormshield Data Security (SDS), una potente soluzione per la crittografia end-to-end utilizzabile con qualsivoglia strumento o piattaforma di archiviazione.

In Italia, Stormshield suscita molto interesse nei settori di mercato che hanno ormai percepito la necessità di massima “hardenizzazione” delle infrastrutture. In tali ambiti il vantaggio competitivo di Stormshield è riconducibile alle sue forti radici nell’industria europea. «Un segmento che ha sempre avuto una duplice esigenza: la massima protezione dei dati aziendali e certificazioni europee e di grado militare che rappresentano un elemento di forte unicità dell’offerta», osserva Alberto Brera, Country Manager Italy di Stormshield.

Nella sua veste di fornitore unico di soluzioni di cybersecurity ad ampio spettro, Stormshield è riconoscibile all’interno del Magic Quadrant di Gartner relativo ai firewall come unico rappresentante dell’Unione Europea e della sua tradizione tecnologica e industriale.