Nel mondo industriale spiccano i Digital Twin e l’Intelligenza Artificiale (IA), strumenti che stanno rapidamente diventando fondamentali per simulare, monitorare e ottimizzare le operazioni in tempo reale. Allo stesso tempo, spiegano gli esperti di Trend Micro, sono molto vulnerabili.
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L’adozione di tecnologie avanzate non solo ottimizza i processi produttivi industriali e riduce i costi, ma migliora anche l’efficienza operativa complessiva.
Tra queste innovazioni spiccano i Digital Twin e l’Intelligenza Artificiale (IA), strumenti che stanno rapidamente diventando fondamentali per simulare, monitorare e ottimizzare le operazioni in tempo reale.
Tuttavia, «mentre queste tecnologie offrono vantaggi straordinari, introducono anche nuove vulnerabilità che non possiamo ignorare» avverte Marco Balduzzi, presidente di No Hat e technical research lead di Trend Micro. All’indomani della presentazione dell’edizione 2025 di Barcamp, l’appuntamento promosso da Trend Micro per un punto della situazione e soprattutto mettere a confronto addetti ai lavori per un sempre utile scambio di idee e proposte.
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Cos’è un Digital Twin e perché è cruciale per le imprese manifatturiere
Un Digital Twin è una rappresentazione virtuale accurata di un processo, prodotto o sistema fisico. Le aziende lo utilizzano per testare scenari, prevedere guasti e ottimizzare le prestazioni senza dover intervenire direttamente sull’ambiente reale. «Questa connessione tra mondo fisico e digitale è una risorsa incredibile per la produttività» afferma Alessio Agnello, technical director di Trend Micro «ma al tempo stesso apre nuove porte a potenziali attacchi informatici».
Le minacce informatiche ai Digital Twin e all’Intelligenza artificiale
L’integrazione dei Digital Twin e dei sistemi basati su IA con i sistemi di controllo industriale (ICS) e l’Internet of Things (IoT) li rende obiettivi privilegiati per i cybercriminali. Gli attacchi possono manifestarsi in diversi modi:
- Accesso non autorizzato: Gli hacker possono infiltrarsi nei sistemi, manipolare i dati dei Digital Twin e alterare le simulazioni, causando gravi errori nei processi produttivi.
- Manomissione dei dati: Alterazioni nei dati possono portare a decisioni operative errate, con ripercussioni sulla qualità del prodotto e sulla sicurezza, «un piccolo errore nei dati può trasformarsi in un disastro produttivo», ha sottolineato Balduzzi.
- Ransomware: I criminali informatici potrebbero bloccare l’accesso ai Digital Twin e chiedere riscatti per ripristinare i sistemi. Nel 2024, il pagamento medio per riavere i propri dati cifrati è stato di 1,5 milioni di dollari.
- Spionaggio industriale: I dati sensibili raccolti dai Digital Twin possono essere rubati per ottenere vantaggi competitivi o venduti a terzi.
- Deep Fake e Malvertising: L’IA viene sfruttata per creare contenuti visivi o testuali falsi ma estremamente realistici, aumentando il rischio di truffe e phishing personalizzati.
Le conseguenze di un attacco ai Digital Twin
Un attacco informatico a un Digital Twin non resta confinato al mondo virtuale: le sue conseguenze possono essere tangibili e devastanti nel mondo reale. La manipolazione dei dati può portare a malfunzionamenti delle macchine, interruzioni della produzione e danni ai macchinari, con perdite economiche significative. «Se cade un intero impianto, si può causare un blocco di giorni, con costi enormi», spiega Ivan Monti, CISO di Ansaldo.
L’integrazione crescente di sistemi IoT e connessioni Wi-Fi amplia ulteriormente la superficie d’attacco. «Nel mondo automotive, la vulnerabilità di una sola centralina può esporre un’intera flotta di veicoli» ha avvertito Agnello. Questo significa che i cybercriminali potrebbero non solo rubare dati, ma anche prendere il controllo fisico dei veicoli, con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
Strategie di Cybersicurezza per proteggere i Digital Twin e l’IA
Per difendersi da queste minacce, le imprese manifatturiere devono adottare una strategia di cybersicurezza integrata che comprenda la crittografia dei dati infatti «proteggere le comunicazioni tra i sistemi fisici e i Digital Twin è fondamentale e richiede protocolli di crittografia robusti», ha sottolineato Balduzzi.
Inoltre, implementazione dei sistemi di autenticazione forte e limitare l’accesso ai dati solo al personale autorizzato utilizzando strumenti di monitoraggio per rilevare comportamenti anomali e rispondere rapidamente a potenziali minacce. «Non possiamo permetterci di trascurare gli aggiornamenti software – ha aggiunto Agnello – poiché molte vulnerabilità derivano da sistemi obsoleti». Infine, sensibilizzare i dipendenti sui rischi della cybersicurezza e sulle migliori pratiche per proteggere le infrastrutture digitali.
Con l’entrata in vigore della normativa NIS2, diventa fondamentale garantire la sicurezza lungo tutta la catena di approvvigionamento. «Non basta proteggere la propria azienda,” afferma Monti, “dobbiamo pensare anche ai nostri clienti e fornitori», ha evidenziato Monti.
«Le aziende devono essere consapevoli dei rischi e adottare misure proattive – ha ribattuto Balduzzi – perché solo un approccio integrato alla sicurezza consente di sfruttare appieno i benefici delle tecnologie digitali senza compromettere l’integrità dei processi produttivi».
di Giovanni Ticozzi
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a cura di Redazione
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