Cinque storie dove la stampa 3D ha centrato l’obiettivo

5 esempi inaspettati di stampa 3D che testimoniano l’ampio campo di applicazione dalla testimonianza di Formlabs.

Per anni, il clamore intorno alla stampa 3D ha catturato il pubblico con visioni di un futuro che includeva una stampante 3D in ogni casa che non si sono concretizzate.

Tuttavia, le possibilità della stampa 3D erano innegabili, nonostante la giovinezza della tecnologia e il numero relativamente basso di possibili applicazioni realizzabili in passato.

L’entusiasmo iniziale mascherava applicazioni aziendali legittime e in crescita per la stampa 3D. Con il proliferare di stampanti desktop e da banco ad alte prestazioni introdotte sul mercato, stiamo ora assistendo a una più vasta varietà di aziende che ampliano le loro offerte di prodotti grazie alla stampa 3D e offrono risultati migliori ai clienti.

Ma cosa è possibile fare con la stampa 3D? Ecco 5 esempi di utilizzo che non ti aspetti e che testimoniano l’ampio campo di applicazione di questa tecnologia.

Restor3d, la prossima generazione di strumenti chirurgici

Dieci anni fa si parlava ancora poco del forte impatto che la stampa 3D avrebbe potuto avere sul settore medico, dalla creazione di dispositivi medici avanzati a dime chirurgiche su misura per i pazienti. Restor3d è stata tra le prime aziende a sfruttare le potenzialità della stampa 3D e ha migliorato notevolmente la fornitura di trattamenti chirurgici stampando strumenti polimerici specifici per impianti del rachide cervicale.

Con una linea di produzione che conta più di 25 stampanti 3D, Formlabs, è già al lavoro per stampare la prossima generazione di strumenti chirurgici. Per i chirurghi, l’utilizzo di questo sistema di strumenti sterili, in confezioni singole e specifici per ciascun intervento significa:

– Sostituzione dei grandi e costosi vassoi chirurgici

– Possibilità di eseguire iterazioni dei design e introdurre rapidamente nuovi strumenti o caratteristiche a seconda delle esigenze

– Drastica riduzione dei costi legati alla catena di fornitura e alla sterilizzazione per gli ospedali

New Balance, parti per utilizzo finale di calzature ad alte prestazioni

Il settore delle calzature sportive si affida da tempo alla tecnologia per ottimizzare le prestazioni dei propri prodotti e ora, con l’avvento del workflow digitale, ha a disposizione ulteriori opzioni di personalizzazione.

Alcuni grandi marchi come New Balance, Adidas e Nike, avendo riconosciuto il potenziale della produzione additiva, intendono produrre in massa intersuole personalizzate a partire da materiali stampati in 3D. Come in altri settori, il workflow digitale affiancherà i metodi tradizionali di produzione: i componenti essenziali e altamente personalizzati di ciascun prodotto saranno affidati alla stampa 3D, mentre i rimanenti saranno realizzati secondo le tecniche convenzionali.

New Balance produce calzature dalle proprietà uniche, per questo ha collaborato con Formlabs per creare un materiale di stampa personalizzato in grado di resistere all’usura quotidiana a cui va incontro una scarpa sportiva. I materiali per calzature devono affrontare una varietà di ambienti, a cui va aggiunta la necessità di resistere a diversi livelli di pressione migliaia di volte al giorno. La Rebound Resin è progettata per creare strutture reticolari elastiche e resilienti, con un ritorno di energia, una resistenza alla lacerazione e un allungamento molto superiori agli altri materiali di Formlabs. La Rebound Resin è abbastanza resistente da poter essere utilizzata in guarnizioni e interni per auto, ma è abbastanza leggera e flessibile per l’uso nella suola di una scarpa.

«Una delle cose di cui siamo davvero orgogliosi – ha dichiarato Katherine Petrecca, direttrice generale del dipartimento calzature presso l’Innovation Design Studio di New Balance – è il fatto che questo prodotto offre ai corridori un’esperienza davvero differente».

Gilette, la prima vera personalizzazione di massa

La stampa 3D apre le porte a nuove possibilità e opportunità commerciali. Oggetti che prima risultavano troppo complessi, costosi o poco pratici da produrre con i metodi tradizionali ora possono essere realizzati senza costi aggiuntivi grazie alle tecnologie digitali. Questo permette ai designer di assumere il controllo completo e apre la strada all’introduzione di prodotti di consumo interamente personalizzabili.

Un ottimo esempio è Razor Maker di Gillette, che dà ai clienti la possibilità di personalizzare l’impugnatura del loro rasoio scegliendo tra vari design e colori o aggiungendo un testo personalizzato.

«Per Gillette – ha spiegato Donato Diez, responsabile globale del marchio Gillette e Razor Maker – Razor Maker rappresenta un passo cruciale nel nostro percorso di personalizzazione, in cui tecnologie innovative si uniscono a nuovi modelli aziendali per offrire prodotti unici come i nostri consumatori».

 

Aaron Sims Creative, reiventare lo storytelling

La stampa 3D ha già trovato il proprio posto all’interno della produzione cinematografica hollywoodiana ed è ampiamente utilizzata per effetti visivi e costumi.

Se una volta la realizzazione di fantastiche creature immaginarie presupponeva un minuzioso lavoro manuale, la crescente pressione e le tempistiche stringenti imposte dalla moderna industria cinematografica hanno portato allo sviluppo di un metodo più rapido per la creazione di tali effetti. Gli studi di progettazione ed effetti visivi come Aaron Sims Creative ora usano un approccio ibrido basato sulla realizzazione di effetti concreti potenziati poi dal workflow digitale, in modo da creare nuove opportunità di collaborazione e ridurre i tempi di consegna necessari per dare vita ai progetti.

«Il Demogorgone – ha dichiarato Aaron Sims – è stato una delle prime stampe che abbiamo realizzato usando le nostre stampanti 3D Formlabs, e siamo rimasti sbalorditi. Prima di allora avevamo sempre esternalizzato le stampe. L’abilità di stampare in-house e vedere il design che avevamo contribuito a creare fin dall’inizio prendere forma davanti ai nostri occhi è stata una sensazione incredibile. È stato come tornare ai tempi in cui scolpivamo i personaggi nella creta».

 

Architettura, dar vita ad antiche città

Essendo un settore per sua natura fondato sul disegno geometrico, sulla prototipazione e sulla modellazione, l’architettura si appresta a trarre enormi vantaggi dai progressi della tecnologia di stampa 3D.

Oltre a ridurre i tempi di produzione del modello, i modelli stampati in 3D permettono agli architetti di prevedere con maggiore sicurezza gli effetti concreti di alcune caratteristiche di progettazione: osservando un plastico prodotto con una gamma completa di materiali, sarà possibile misurare con estrema precisione aspetti come la distribuzione della luce all’interno della struttura.

Ma il caso d’uso della stampa 3D va oltre i singoli modelli: alcune aziende stanno ricreando intere città. Come ad esempio l’Istituto di Architettura di Magonza, Università di scienze applicate (Hochschule Mainz). Il risultato è stato un’esposizione straordinaria in cui sono stati presentati sei modelli su larga scala delle città, negli anni 800 e 1250. I modelli sono costituiti da 650 parti, che sono state tutte create con la tecnologia di stampa 3D SLA.

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a cura di Redazione