Rinnovato dall’assemblea annuale il comitato tecnico scientifico, che ha riconfermato anche Tullio Maria Tolio alla presidenza.
Essere tra i protagonisti in Italia e in Europa nei principali tavoli tecnici legati al tema delle transizioni, digitali ed ecologiche a supporto delle imprese, oltre gestire in modo strategico l’ultimo miglio del PNRR in vista del dopo-PNRR e promuovere nuove iniziative a supporto della ricerca e dell’innovazione.
Sono i principali obiettivi espressi dagli oltre 200 associati del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, che tra gli obiettivi prioritari per i prossimi 3 anni si è posto anche il promuovere un sistema sinergico tra tutti i cluster nazionali e portare sui tavoli tecnici di Bruxelles le principali istanze delle imprese italiane legate alle transizioni digitali e green.
Le nuove cariche dall’Assemblea annuale
Durante l’Assemblea annuale dello scorso 17 giugno 2024, sono stati eletti i nuovi membri del Consiglio Direttivo: Antonio Belisario Braia, Giacomo Bianchi, Stefania Bruschi, Mauro Castello, Riccardo Castrovilli, Stefano Cattorini, Paolo Dondo, Alberto Longobardi, Nicola Lo Russo, Enrico Malfa, Fulvio Rinaldi, Francesco Rolleri, Daniela Sani, Tullio Maria Tolio, Flavio Tonelli, Gianluigi Viscardi.
Nella prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo, l’ultima settimana di giugno, è stato riconfermato come presidente il cavaliere del lavoro Viscardi e nominati i nuovi componenti del Comitato Tecnico Scientifico guidato da Tolio, docente al Politecnico di Milano.
Il cluster Fabbrica Intelligente
Il Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente è composto da imprese di grandi dimensioni ma anche medio-piccole, oltre a università e centri di ricerca, associazioni imprenditoriali e stakeholder attivi nel settore del manufacturing avanzato. Ha come sua missione quella di favorire l’innovazione e la specializzazione dei sistemi manifatturieri nazionali attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie abilitanti per la manifattura, l’accesso a fondi pubblici, italiani e internazionali, a supporto delle transizioni delle imprese, il dialogo istituzionale.
Proprio in merito al suo ruolo istituzionale, per i prossimi 3 anni il Cluster intende essere protagonista, soprattutto per quanto riguarda i tavoli tecnici a Bruxelles, favorendo quei partenariati pubblico-privati focalizzati sui materiali avanzati, sulle terre rare, sulle nuove tecnologie, sulla digitalizzazione dei processi e dei servizi per l’industria.
Al rinnovato Comitato Tecnico Scientifico – che oltre a Tolio vede tra gli altri la presenza di Tonelli dell’Università di Genova e rappresentante del Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati, di Longobardi direttore della produzione di Adige BLM Group, di Lo Russo CEO di Vision Srl (azienda specializzata su sistemi di visione e intelligenza artificiale) e di Cattorini CEO del Competence Center Nazionale Bi-REX – spetterà proprio il compito di sistematizzare i principali contenuti tecnologici e innovativi coerentemente alle improrogabili sfide che le imprese italiane dovranno affrontare in tema di conoscenza, tecnologie manifatturiere, linguaggio e proposte a trazione digitale, per incrementare la loro competitività a livello internazionale.
Le dichiarazioni d’intenti
«Nei prossimi 3 anni – ha dichiarato Viscardi – l’obiettivo è proseguire nella crescita associativa, mantenendo il focus sulle imprese con vocazione all’innovazione e concentrandoci sulla diffusione di una cultura tecnologica centrata sulla nuove tecnologie, digitalizzazione e sulla ecologica, che favoriscano la competitività del manifatturiero italiano ed europeo. Al tempo stesso vogliamo lavorare per facilitare l’interconnessione con i tanti cluster che operano su tutto il territorio nazionale, per essere interfaccia tra politica e mondo industriale».
«Questo è un momento particolarmente importante a livello europeo – ha commentato Tolio – dal momento che stanno nascendo nuove partnership pubbliche-private dal carattere pluriennale, su ambiti strategici quali quelle relative ai materiali avanzati, alle materie prime critiche, ai mondi virtuali che vanno a complementare quelle già in essere come Effra e Process4planet. Il cluster può giocare un ruolo importante di raccordo tra il livello nazionale e quello europeo nella definizione di queste iniziativ,e portando sui tavoli europei le specificità del contesto italiano. Inoltre, sempre in dialogo con Bruxelles, si sta lavorando sul nuovo programma quadro che partirà nel 2027 e che ci vede coinvolti come propositori di tematiche tecnologiche da portare in Commissione sulla base della roadmap e delle attività che il cluster vorrà portare avanti insieme agli associati. Questo è fondamentale anche in vista della strategia di ricerca e innovazione che dovrà essere messa in atto a livello nazionale in particolare da MUR e MIMIT per delineare fin d’ora il futuro dopo la fine del PNRR».
a cura di Redazione
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