Oltre 150 imprenditori riuniti dal Centro Studi Oriens a ragionare sul futuro.
Su quali valori si può e deve puntare, per fondare il futuro dell’imprenditoria italiana, a partire dagli effetti delle scelte produttive per arrivare al sempre più stretto legame che intercorre tra gli esseri umani e la tecnologia? Si tratta di argomenti che si rivelano ogni giorno più cruciali e fondamentali: sono stati al centro delle riflessioni condivise da oltre 150 imprenditori, riuniti dal Centro Studi Oriens, lo scorso giovedì 8 giugno 2023 alla Villa Arvedi di Grezzana (VR) per il convegno “L’imprenditore del futuro. Idee e prospettive per il futuro di chi fa impresa”.
L’impressione più immediata è che tanto fondare quanto gestire un’impresa oggi è tutt’altro che semplice, non solo per eventi traumatici e inaspettati come una pandemia o l’invasione di un Paese sovrano come la guerra in Ucraina, ma anche per le difficoltà di cui sono disseminate le attività quotidiane: il far fronte ai crescenti costi dell’energia, i problemi logistici nel reperimento del materiale, tutte le sfaccettature per il trasporto di cose e persone.
Il convegno
“L’imprenditore del futuro. Idee e prospettive per il futuro di chi fa impresa” era il titolo del convegno, moderato dalla conduttrice televisiva Paola Saluzzi e aperto da un saluto del presidente Luca Zaia della Regione Veneto.
L’organizzatore dell’evento era il Centro Studi Oriens, un nucleo di competenze ed esperienze focalizzato sulla rielaborazione del pensiero imprenditoriale e manageriale, sull’analisi dei dati relativi al mercato delle PMI e sulla condivisione di riflessioni sul futuro imprenditoriale perseguibile e sostenibile. In sostanza il centro nasce dal bisogno di restituire al territorio parte di quell’energia e supporto che Oriens Consulting, società di consulenza direzionale nata per offrire supporto competente e multidisciplinare alle aziende orientate alla crescita e al cambiamento, disegnando le strategie per il loro sviluppo, migliorandone l’organizzazione e dotandole degli strumenti digitali oggi indispensabili al presidio dei mercati ha ricevuto nel corso degli anni e anche dal voler contribuire a diffondere elementi di cultura manageriale interconnessi con i trend innovativi e di scenario, tanto sfidanti quanto incerti. L’urgenza viene anche dalla sempre più incalzante consapevolezza che non si possa pensare a crescita e sviluppo senza affrontare con serenità, ma ferma determinazione, il tema di quali saranno i valori sui quali fondare il futuro della nostra imprenditoria: dalla responsabilità sugli effetti delle scelte produttive all’economia circolare, fino al rapporto tra uomo e tecnologia. L’evento è stato realizzato con Main Partner Archivagroup. partner Gestisin Group srl, Leoncini & Associati e Prince, risultati di fondamentale supporto per lo sviluppo dell’evento e la preziosa collaborazione anche di Fabbrica Del Valore, Amploom e Spazioparola ComunicareilDesign.
Gli interventi di qualità e la ricerca articolata
«Per una volta siamo noi al centro. Per una volta parleremo di noi stessi, di cosa desideriamo e cosa ci aspettiamo, di quanto ci sentiamo adeguati e quanto vorremmo ancora fare». Così Giuseppe Piazza, fondatore & CEO di Oriens Consulting, ha introdotto i lavori puntando l’attenzione sull’obiettivo dell’evento ovvero la presentazione della ricerca nata dall’interesse di Oriens di delineare il profilo dell’imprenditore del futuro attraverso uno studio scientifico che adottasse molteplici metodologie e in grado di offrire un’ampia ricchezza di risultati.
A seguire, Elena Albertini, coordinatrice Centro Studi Oriens, docente, scrittrice e consulente filosofica per le imprese, ha ricordato che «Se l’economia dialogasse con la filosofia imparerebbe ad amare coloro che hanno fatto bene il proprio lavoro, che sanno creare compiutamente il progresso in un’ottica di armonia e di sostenibilità».
Si è quindi entrati nel vivo della ricerca scientifica che è stata affidata al Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona ed è stata condotta da un gruppo di ricerca composto da tre professori associati all’Università di Verona: Fabio Cassia (Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona e responsabile scientifico dell’esecuzione della ricerca), Vania Vigolo (Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona) e Angelo Bonfanti (di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale).
La ricerca è stata articolata in tre studi, collegati tra loro dallo stesso framework teorico. Il primo ha riguardato la rielaborazione della più aggiornata letteratura scientifica relativa all’evoluzione della figura dell’imprenditore e delle sfide (sia personali che di tematiche da presidiare) che l’imprenditore è chiamato ad affrontare, individuando anche il framework di riferimento per l’intera ricerca. Il secondo si è tradotto nell’esplorazione della prospettiva degli imprenditori sul tema oggetto di analisi, attraverso un approccio qualitativo basato su interviste condotte secondo la tecnica della Long Interview. Infine una panoramica quantitativa, ottenuta attraverso la diffusione di un questionario con l’obiettivo di cogliere, a livello aggregato, le evoluzioni percepite come più importanti dagli imprenditori.
Alla ricerca delle parole chiave
La giornata è proseguita con l’intervento “Il senso di fare impresa” a cura di Serena Leonardi, fondatrice di Amploom e partner consultant di Oriens Consulting, che ha delineato diversi scenari di evoluzione del ruolo dell’imprenditore per riflettere su quali azioni e iniziative andrebbero poste in atto. A seguire, una “Analisi del profilo comportamentale” tenuta da Mauro Brunello, partner consultant e coordinatore Area Persone di Oriens Consulting, che ha riferito i risultati dell’indagine eseguita su un gruppo di 31 imprenditori in differenti fasce di età, livelli di istruzione accademica e anzianità in azienda.
Dopo questi interventi si è tenuta la discussione sulla ricerca, che ha coinvolto anche Luca Realdon (fondatore & consulente di Oriens), Francesca Galasso (partner consulente di Oriens), Camilla Speriani (fondatrice di Collectibus Società Benefit), Luca Businaro (CEO di Novation Tech) e Ivan Stanzial (managing director di Archiva Group).
La seconda parte della ricerca riguardava interviste a importanti imprenditori: Luca Boccato (HNH Hospitality), Gianna Dalla Mora (Womsh/Trade Promotions), Camilla Lunelli (Gruppo Lunelli), Gianluca Mech (Gianluca Mech), Federico Pastorello (P&P Sport Management), Katia Pizzocaro (Paoul) e Cristina Zillani (Guido Berlucchi & C) sui temi dell’identità, di tradizione e innovazione, sostenibilità, creatività, visione e differenza di genere.
L’evento si è concluso con un momento di sintesi e networking tra i rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, da cui è emerso il verbo principe dell’imprenditore del futuro che è senza dubbio “condividere”. Un approccio che deve riguardare l’attività a tutto tondo: motivazioni, obiettivi, sfide, ragioni, stimoli. In questa relazione diretta e fluida con la propria squadra, sembrano risiedere la forza e la risposta anche competitiva del metodo di lavoro scelto dall’imprenditore moderno, così da affrontare al meglio le sfide del futuro.
a cura di Redazione
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