Macchine Connesse 2023 di Piacenza conclusa con una sfida: “sorpassare il futuro insieme”, per cogliere le crescenti opportunità.
Il convegno “Macchine Connesse – Insieme sorpassiamo il futuro”, in programma lo scorso giovedì 19 ottobre 2023 presso Piacenza Expo, si è concluso guardando già oltre, al domani.
L’evento, che ha favorito la condivisione di esperienze di valore derivanti dall’adozione, implementazione e vendita di servizi digitali da parte di aziende OEM ed END USER, ha infatti invitato tutti i partecipanti ad approcciarsi alle sfide future con un mindset rinnovato, aperto e, soprattutto, ancor più digitale.
L’appuntamento di Piacenza, giunto alla terza edizione, ha riunito in una giornata ricca di contenuti ed esperienze condivise, il mondo dei produttori e utilizzatori di macchine e impianti, numerosi delegati di aziende leader del comparto, e Thought Leader di riconosciuta autorevolezza nel proprio ambito, segnando una tappa ideale nel doppio percorso della transizione energetica e 4.0.
Data la bontà del progetto, anche UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), UCIMU – Sistemi per Produrre (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione), ASAP (Service Management Forum) e Confindustria Piacenza vi hanno aderito. In più, una rosa di aziende abilitatrici del cambiamento, come Miraitek, Retuner, Servitly, Siemens, Softeam e 40Factory, ha supportato la buona riuscita dell’iniziativa, rispettando la formula “Zero pubblicità, Zero messaggi commerciali”.
Digital Industries World, l’Associazione per l’industria digitalizzata che organizza e promuove Macchine Connesse, ogni giorno si confronta con l’utilizzo dei dati nell’industria digitale, interagendo con varie tematiche, tutte affrontate nel corso dell’evento. Nuove tecnologie e nuovi business model, approcci produttivi sostenibili, competenze e organizzazione 4.0 e, infine, gestione del data ownership sono gli ambiti su cui si sono confrontati gli ospiti del convegno.
La struttura della giornata
La mattinata si è aperta con l’intervento di Alessandro Aresu, noto analista e scrittore, che ha condiviso una prospettiva rivoluzionaria sulla tecnologia industriale e sull’equilibrio dei mercati globali tra business e innovazione. Sono seguiti due panel a cui hanno partecipato rappresentanti di aziende leader del comparto dei beni strumentali: il primo sugli scenari di competitività tecnologica, il secondo sui nuovi modelli di business per i costruttori di macchine e impianti, con focus su soluzioni digitali del mondo B2B, tra OEM ed end-users.
Nel pomeriggio i temi che hanno coinvolto altre imprese legate all’industria digitale sono stati la sostenibilità, decisamente il campo di maggior sviluppo e applicazione per ogni settore industriale di questi anni ‘20, le competenze e l’organizzazione 4.0 e il data ownership. Macchine Connesse ha accolto le lecture di altri prestigiosi keynote speaker.
Nel panel dedicato alla sostenibilità, Elisa Serafini, giornalista economica di Forbes Italia e Quotidiano Nazionale, ha guidato un percorso di approfondimento sulla responsabilità ambientale e sociale dell’industria, dimostrando come la sostenibilità sia sempre più un asset di sviluppo di business, oltre che un imperativo etico del nostro tempo.
Nella successiva tavola rotonda sulle competenze e sull’organizzazione 4.0, Filippo Poletti, giornalista LinkedIn Top Voice e una delle voci più autorevoli nel campo delle risorse umane e della comunicazione, ha inaugurato la sessione fornendo strumenti e strategie per costruire e gestire team efficaci nell’era digitale.
Un approfondimento molto utile per tutti coloro che intendono ottimizzare il proprio capitale umano. Giulia Giussani, Digital Innovation Manager all’interno di IDSA (International Data Spaces Association), in apertura del panel sul data ownership, ha illustrato l’importanza strategica dei Data Space per la condivisione sicura e controllata delle informazioni, evidenziando le opportunità che offrono all’industria. Si tratta di iniziative rivoluzionarie che dovrebbero essere attentamente considerate da qualsiasi attore industriale. Il convegno si è poi concluso con la performance del business mentalist Darus, un finale sorprendente che ha unito intrattenimento e riflessione, esplorando il potenziale e i limiti delle relazioni umane nel mondo degli affari e oltre.
Gli speaker delle 5 sessioni erano poi tutti delegati di aziende che condividono la vision del progetto: Biesse Group, Bonfiglioli, Brembo, Breton, Cefriel, Cosberg, Fosber, F3 Fumagalli, Masco Group Automation, Masmec, MFL Group, Norican Group, Omet, Omnia Technologies, Schnell, SCM Group e Tenova.
Ampia richiesta di partecipazione
Anche quest’anno, le richieste ricevute da parte di professionisti, realtà imprenditoriali e appassionati del settore hanno ampiamente superato il numero di posti disponibili (330) all’interno dell’Auditorium adibito all’evento, a dimostrazione del forte interesse riscontrato nel tema “digitale per l’industria”, oggi più che mai driver di cambiamento ed elemento essenziale nel futuro per la competitività sul mercato.
«L’edizione di quest’anno di Macchine Connesse – ha dichiarato Andrea Gozzi, segretario generale di Digital Industries World – ha rappresentato una straordinaria opportunità per accelerare la trasformazione digitale che già sta modellando l’industria italiana. Nonostante le sfide, i passi fatti finora ci mostrano che siamo sulla strada giusta. Siamo qui oggi con un unico obiettivo: lavorare insieme per eliminare gli ostacoli al cambiamento e attivare il pieno potenziale del nostro settore. Con l’impegno collettivo e la visione condivisa, sono convinto che possiamo “sorpassare il futuro” e consolidare la nostra leadership industriale».
Per le associazioni di categoria, il presidente UCIMA Riccardo Cavanna ha aggiunto «UCIMA patrocina con grande piacere questo evento, che mette a sistema esperienze, casi studio e competenze. La fotografia che ne emerge è ogni volta quella di una manifattura italiana forte, competitiva e sempre in grado di assorbire le innovazioni provenienti dal mondo digitale, dell’IoT e dell’intelligenza artificiale. Sono asset tecnologici che fanno parte della filiera del packaging e del made in Italy e che, come associazione, ogni giorno promuoviamo nel mondo. Macchine Connesse resta anche un’ottima occasione per le aziende partecipanti per fare network e approfondire nuove strategie per integrare le innovazioni digitali nei propri processi industriali».
La presidente UCIMU Barbara Colombo ha affermato: “UCIMU – Sistemi per Produrre, che aderisce a Digital Industries World attraverso la Fondazione UCIMU, ha inteso concedere il patrocinio anche a questa edizione di Macchine Connesse convinta che queste iniziative siano indispensabili per favorire la diffusione e il consolidamento dell’utilizzo delle tecnologie 4.0 non solo nel settore delle macchine utensili e dei sistemi di produzione. L’appuntamento con Macchine Connesse è, infatti, un’interessante opportunità di confronto tra tutti gli attori del sistema per fare il punto sui prossimi passi che dovranno caratterizzare la transizione digitale dell’industria manifatturiera del Paese».
«Oggi abbiamo esplorato nuovi percorsi nel mondo industriale – ha dichiarato Alessandra Benedetti, Customer Care Director di SCM Group e membro del Comitato Tecnico Scientifico di Macchine Connesse 2023 – spinti dalla consapevolezza che la trasformazione digitale richiede prospettive fresche e innovative. Abbiamo imparato che lo scambio di idee, le esperienze e le conoscenze sono la chiave per progredire rapidamente e restare competitivi. La collaborazione e la fiducia per un progetto comune si costruiscono grazie alle persone, non ai brand aziendali. È fondamentale creare una rete di conoscenze solide e affidabili. E il contesto di Macchine Connesse si è dimostrato il luogo ideale per sviluppare questa rete, un ambiente protetto da interessi individuali e ampio nella sua multidisciplinarietà. Il lavoro sulle competenze è stato di grande importanza, poiché il capitale umano è la risorsa principale che noi manager dobbiamo traghettare verso la digitalizzazione».
a cura di Redazione
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