Imprese in crescita, tra aprile e giugno 2024 quasi 30 mila attività in più (+0,5%)

Unioncamere segnala Nord-Ovest e Centro tra le aree più dinamiche, con in espansione attività professionali, servizi alle imprese e turismo.

Le sfide economiche e gli scossoni internazionali continuano, ma nel secondo trimestre 2024 la voglia di “fare impresa” in Italia riprende un po’ di vigore.

L’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere (nella foto in alto, il presidente Andrea Prete) e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio (disponibile a questo link) segnala infatti tra aprile e giugno 2024 il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese, con un incremento di 29.489 attività che è superiore a quello dello stesso periodo del 2023.

Uno degli elementi chiave di questa crescita è stato l’aumento delle iscrizioni, che hanno toccato quota 81.456, registrando una ripresa di +2179 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023. Sul fronte opposto le cessazioni hanno raggiunto le 51.967 unità, segnando un incremento rispetto alla media storica e il quinto aumento consecutivo in 5 anni.

Il bilancio dei territori

In termini assoluti il Sud Italia si conferma un importante motore di crescita, con un saldo positivo di 9084 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,44%, in linea con quello registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, ma inferiore a quello medio nazionale (+0,5%). Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno mostrato prestazioni positive, sia nei valori assoluti (+8671 e +6348 imprese) che nei tassi di crescita rispettivamente dello 0,56% e dello 0,51%.

La Lombardia si distingue come la regione più dinamica, con un saldo positivo di 6483 imprese, seguita dal Lazio, che ha visto un incremento di +3851 nuove imprese. Al contrario ma in termini di tassi di crescita, altre regioni, come la Sardegna (+0,02%), l’Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) hanno mostrato aumenti decisamente più contenuti rispetto alla media nazionale.

Il bilancio dei settori

A livello settoriale, i dati mostrano una stabilità nelle attività tradizionali come agricoltura, commercio e manifattura. Il settore del commercio, con 1.389.886 imprese, ha visto un incremento di +2620 unità nel secondo trimestre del 2024, con una crescita percentuale del +0,19%, identica a quella dell’anno precedente.

Un notevole dinamismo caratterizza invece i servizi di alloggio e ristorazione, che hanno registrato una crescita di +4889 unità, pari a un aumento del +1,08%. Il dato, superiore allo 0,97% del secondo trimestre del 2023, conferma la ripresa vivace del settore turistico, sostenuta dal rilancio post-pandemia e dall’aumento dei flussi turistici.

Anche le attività professionali, scientifiche e tecniche continuano a crescere in modo robusto, con un incremento del +1,62% e 4029 nuove unità nell’ultimo trimestre. Il settore riflette una crescente domanda di servizi professionali e tecnici, probabilmente alimentata da un’economia sempre più basata sulla conoscenza e l’innovazione.

Tra i settori con la crescita percentuale più significativa si sono distinte le attività finanziarie e assicurative (+1,14%) insieme alle artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,13%), indicando un aumento della domanda per servizi finanziari e un crescente interesse per le attività ricreative e di intrattenimento.

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a cura di Redazione