Comau ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere e ha definito una serie di KPI per monitorare, implementare e migliorare politiche e pratiche aziendali per le pari opportunità di crescita e di realizzazione a tutti dipendenti.
In Comau si persegue l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro paritario e che tuteli le diversità.
E, a giudicare dalla certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere ottenuta dall’azienda, ci è riuscita.
Comau ha definito una serie di KPI per monitorare, implementare e migliorare politiche e pratiche aziendali per le pari opportunità di crescita e di realizzazione a tutti dipendenti, indipendentemente dal genere.
Come si persegue un ambiente di lavoro paritario?
Come ha deciso di intraprendere questo percorso? Comau ha deciso di inseguire attività che promuovano una rappresentanza di genere bilanciata, attività formative dedicate al tema delle pari opportunità, processi di selezione più inclusivi, iniziative che incentivino la parità retributiva, uguali possibilità di avanzamento di carriera e un supporto alla maternità e alla genitorialità.
Aderendo a questo percorso la società otterrà un punteggi premiali per accedere a fondi europei, nazionali e regionali e a gare pubbliche, rafforzando l’attrattività verso nuovi talenti portando vantaggi al lavoro di tutta l’organizzazione e dei suoi dipendenti.
Nasce in Comau la Commissione per la Parità di Genere
Per garantire la corretta applicazione del nuovo standard, Comau ha nominato al suo interno una Commissione per la Parità di Genere (“Comitato DEI”): un gruppo di lavoro presieduto dall’Amministratore Delegato di Comau, Pietro Gorlier, a cui si affiancano Simona Mariani, General Counsel, in qualità di Vicepresidente, e Valeria Angela Ricotta, Employee Experience Director di Comau, come Responsabile DEI.
Altri 3 membri della commissione sono Livio Milano CHRO, il responsabile Internal Audit & Corporate Sustainability Francesco Allegra e la CMO Stefania Ferrero, tutti membri dell’executive team.
Infine, il nuovo comitato ha approvato un regolamento interno, un budget di lavoro e un piano strategico per l’avvio delle attività attualmente in corso e di quelle che saranno realizzate nel 2025, in linea con il monitoraggio annuale richiesto della certificazione.
a cura di Stefano Belviolandi
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