Interroll, pronta a costruire il futuro

Il futuro del manufacturing, impianti e macchinari, pensato e sviluppato per la sempre maggior efficienza produttiva e una qualità di prodotto sempre crescente, si affidano sia alla componentistica intelligente sia alla manutenzione predittiva.

Il futuro del manufacturing, impianti e macchinari, pensato e sviluppato per la sempre maggior efficienza produttiva e una qualità di prodotto sempre crescente, si affidano sia alla componentistica intelligente sia alla manutenzione predittiva.

Il prof.  Marco Macchi del Politecnico di Milano (nella foto in alto) e Claudio Carnino di Interroll Italia hanno affrontato in un seminario l’argomento del futuro della manutenzione. La DC Platform, il clou della presenza Interroll alla prossima SPS IPC Drives Italia alle Fiere di Parma il 29-30 maggio 2019 (pad.3, stand D074), è un importante passo verso il mondo dell’Industria 4.0.

La crescita del mercato di Industria 4.0 in Italia, tra soluzioni IT, componenti tecnologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati, ha toccato nel 2017 ca. 2,4 miliardi di euro, il 90% dei quali riguarda progetti Industrial IoT, Analytics e Cloud Manufacturing. Anche per la società di ricerche IDC, Industry 4.0 è già una realtà ed entro il 2022 il 40% dei processi operativi sarà in grado di “auto-apprendere” e “auto-ripararsi”. Il mondo del manufacturing si sviluppa dunque decisamente verso l’efficientamento continuo, uno tra i principali obiettivi del progresso del mondo industriale. Efficienza produttiva significa maggiore qualità del prodotto a minori costi. Il mutato contesto del mondo produttivo ha portato il tema dell’efficientamento in primo piano e ha modificato e moltiplicato le esigenze manutentive.

Nel tracciare un breve excursus storico sulla manutenzione predittiva, per motivare lo stato dell’arte e le tendenze prospettabili con il cambiamento paradigmatico della cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale, Macchi, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale a Milano, ha sottolineato che «la manutenzione è un’attività antica, intrecciata con l’evoluzione stessa della civiltà e delle logiche del costruire e del produrre a beneficio della vita e del benessere dell’uomo. Nel momento in cui un prodotto o un asset/bene durevole viene progettato, la manutenibilità dello stesso è un “investimento” a garanzia di un tempo di riparazione ridotto, grazie a diverse proprietà tra cui, di estremo interesse, l’abilità di diagnosticare le cause di problemi di qualità e affidabilità».

L’attività manutentiva riveste un’importanza sempre più crescente nell’ecosistema produttivo del terzo millennio, con una funzione ad alto potenziale per la generazione di valore dai dati prodotti dalle macchine e dagli impianti, divenendo così sempre di più una “pedina” importante per contribuire al business di un’azienda. La Quarta Rivoluzione Industriale basa la sua prerogativa sulla comunicazione e sulle informazioni gestite. Dai dati che un elemento produttivo o un insieme, impianto o macchinario, produce dipende l’efficienza di un processo, la qualità di un prodotto, la redditività di un’impresa. «L’EC5000, componente principe della nostra DC Platform – ha rivelato Carnino, direttore commerciale e country speaker a Interoll – sarà disponibile anche con interfaccia Bus basata sullo standard CANOpen. Ciò consente, per la prima volta, che moderni impianti di trasporto offrano grande e agevole accesso ai dati. Così, in connessione con il controller multiprotocollo di Interroll (ProfiNet, EtherNet/IP e EtherCat) sarà possibile visualizzare una moltitudine di informazioni e funzionalità tramite il PLC o una piattaforma web». Un esempio è l’indicazione di informazioni generali sullo stato operativo corrente o sul carico dei singoli azionamenti nel tempo. Simultaneamente, con i controller si visualizzeranno da ogni singolo azionamento una moltitudine di informazioni dettagliate, quali precise condizioni di guasto, coppia o temperatura.

Nel corso del seminario, Macchi ha spiegato che quando il prodotto o asset viene utilizzato, è quanto mai importante la capacità di valutarne l’affidabilità nelle attuali condizioni di ciclo di vita, per anticipare l’accadimento dei guasti attraverso una capacità prognostica, con l’obiettivo ultimo di mitigare i rischi di sistema. Questo è tanto più importante in un impianto industriale o un macchinario che gestisce la realizzazione di prodotti, di qualsiasi natura, che devono avere una costante ed elevata qualità sia intrinseca sia di utilizzo o funzionalità.

Ancora Carnino: «L’industria manifatturiera ha oggi l’impegno alla massima flessibilità, per cui deve adoperarsi nella riduzione tendente allo zero delle perdite per manutenzioni da guasto. Il monitoraggio delle condizioni, la capacità di raccogliere ed analizzare i dati che provengono dalle macchine o impianti permettono di ridurre al minimo i tempi di fermo delle strutture. Con la DC Platform, Interroll ha intrapreso la strada della componentistica intelligente con la quale è possibile realizzare sistemi ad alte prestazioni personalizzati, integrabili in modo coerente e trasparente nel mondo dei dati delle moderne applicazioni Industria 4.0, quali il monitoraggio nelle stazioni di controllo, la manutenzione predittiva o altre funzioni».

Secondo Macchi, nel ciclo di vita del prodotto/asset diventa importante essere capaci di predire anomalie e degradi di prestazione, in modo da limitare gli impatti sui diversi stakeholder interessati e, di più, per permettere di produrre, a partire dai dati monitorati, una molteplicità di benefici, non solamente con ricadute di breve termine. È questo il fondamentale compito della manutenzione predittiva che, oggi, sta evolvendo in maniera estremamente interessante attraverso l’utilizzo di tecniche diagnostiche e prognostiche, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e di automazione avanzata degli impianti. È questa anche la prospettiva di una manutenzione predittiva che si propone come un’attività operativa che è fondante di una miglior strategia di gestione del ciclo di vita dell’asset industriale.

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a cura di Loris Cantarelli