Terminata la fase di test, AutomationWare è pronta a lanciare nuove soluzioni di robotica mobile interamente gestite su ROS. Il cliente potrà scegliere tra diversi AMR e combinarli con il cobot modulare AW-Tube per creare una soluzione altamente personalizzata in tempi brevi.
Terminata la fase di test, AutomationWare è pronta a lanciare nuove soluzioni di robotica mobile interamente gestite su ROS. Il cliente potrà scegliere tra diversi AMR e combinarli con il cobot modulare AW-Tube per creare una soluzione altamente personalizzata in tempi brevi.
AutomationWare ha fatto della modularità la caratteristica principale delle sue soluzioni di robotica, sia a livello hardware che software, senza dimenticare sicurezza, facilità di integrazione e di utilizzo, caratteristiche fondamentali per la robotica collaborativa attuale e futura. Combinando le sue soluzioni di robotica e meccatronica (giunti robotici, attuatori, assi, robot mobili, azionamenti e motori) l’azienda è in grado di garantire un progetto totalmente personalizzato e basato sulle reali esigenze produttive, da robot collaborativi costruiti calibrando area di lavoro e payload sui bisogni del cliente a sistemi robotici più complessi.
Il collegamento su bus EtherCAT assicura una bassissima latenza e una facile integrazione con l’automazione esistente.
Tutta la cella robotica potrà essere gestita da un unico motion planner, ROS (Robot Operating System). ROS offre strumenti per virtualizzare l’intera cella robotica e simulare preventivamente il comportamento del cobot nello spazio di lavoro, nonché motion planner avanzati per la pianificazione dei movimenti, la risoluzione di problemi cinematici e la collision avoidance. È una piattaforma aperta e flessibile in costante aggiornamento che consente di progettare e riprogettare sistemi robotici anche complessi in modo relativamente semplice e veloce, bypassando le criticità dei software proprietari e accelerando la loro integrazione nei layout di fabbrica esistenti.
Il primo cobot mobile italiano
AutomationWare offre una gamma di Robot Mobili Autonomi (AMR) in grado di soddisfare le crescenti richieste di ottimizzazione dell’intralogistica in diversi contesti industriali, dal food e pharma all’automotive. Combinati con i cobot della serie AW-Tube, modulari e altamente customizzabili nel rapporto tra payload e area di lavoro, offrono una soluzione per ottimizzare la produzione e gestire operazioni delicate per l’uomo.
Combinando gli AMR AW-MPO700 con l’AW-Tube 18, il team di giovani ingegneri AutomationWare (età media 27 anni) ha progettato il primo cobot mobile italiano, un sistema a 7 assi interamente gestito su ROS in grado di raggiungere velocità fino a 0,9 m/s e una precisione di posizionamento di 3mm. Il braccio con PLC di sicurezza integrato può raggiungere uno sbraccio di 1800mm e sollevare pesi intorno ai 20 -25 kg alla massima estensione.
Sensori LIDAR, sistemi di visione e intelligenza artificiale consentono all’AMR di percepire l’ambiente circostante e muoversi in esso, scegliendo il percorso migliore ed evitando dinamicamente persone e ostacoli per un funzionamento completamente autonomo e la massima sicurezza per persone e cose. Pinze Vacuum e ruote orientabili a 360° per movimenti e posizionamenti estremamente precisi. Il collegamento avviene tramite industrial Wi-Fi, attraverso 3 canali certificati TÜV.
Il software RoboVu consentirà una comunicazione in tempo reale tra il robot e la sua versione virtuale in ROS attraverso i bus di campo EtherCAT presenti in ogni giunto. Sarà sufficiente installare l’applicativo RoboVu su un qualsiasi PC, tablet o smartphone per monitorare l’attività del robot, impartirgli comandi o risolvere problemi, minimizzando ritardi e latenze, per una gestione immediata e intuitiva dell’intera cella robotica senza bisogno di un cabinet a bordo.
L’attività di ricerca e sviluppo porterà a breve a nuove soluzioni in grado di ottimizzare la produzione e l’intralogistica di aziende di ogni dimensione e settore in modo veloce, flessibile e user friendly, garantendo un rapido ritorno dell’investimento.
a cura di Loris Cantarelli
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