Le soluzioni Lapp per cablaggio IO-Link in un webinar per tutti. L’interfaccia di comunicazione universale IO-Link, per il collegamento tra sensori/attuatori e il sistema…
Le soluzioni Lapp per cablaggio IO-Link in un webinar per tutti.
L’interfaccia di comunicazione universale IO-Link, per il collegamento tra sensori/attuatori e il sistema di controllo, sta rivoluzionando l’automazione industriale, semplificando la raccolta e lo scambio di dati, di processo o di diagnostica, dal campo fino al cloud. In tal senso, l’integrazione di dispositivi IO-Link alla rete di automazione rende gli impianti più efficienti e flessibili. Al fine di approfondirne il potenziale nelle applicazioni industriali Lapp – azienda di vertice nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio – ha dedicato un webinar ai vantaggi del protocollo aperto IO-Link per le Industrie 4.0, soprattutto in termini di cablaggio.
«Il tradizionale collegamento di sensori e attuatori – commenta Simone Albrizio, Product Marketing Manager di LAPP – avviene tipicamente con cavi multiconduttore, spesso schermati, al fine di garantire determinate performace in caso, ad esempio, di segnali disturbati. Situazioni di questo genere possono causare fermi macchina e il conseguente intervento sul campo di un tecnico per la risoluzione dei problemi. L’avvento della comunicazione digitale IO-Link ha radicalmente cambiato questo scenario, in quanto non richiede cavi speciali o collegamenti complessi. Uno dei principali benefici, infatti, è che non occorre apportare modifiche all’infrastruttura di macchina: in altre parole, è possibile effettuare un upgrade delle prestazioni, utilizzando cavi e connettori preesistenti».
In dettaglio, la trasmissione di tipo digitale, oltre a fornire un segnale più pulito, garantisce immunità ai disturbi. Questo permette l’utilizzo di cavi non schermati, più piccoli e flessibili – con una sezione tipica da 0,34 mmq – ideali per una posa mobile, anche in catena portacavi. A oggi inoltre vi è la possibilità di impiegare cavi precablati con connettori M5, M8 oppure M12, maggiormente diffuso tra i costruttori di master o device. Il numero di pin richiesti, ovvero connettore femmina a 5 pin per il master e connettore maschio a 4 pin per il device, favorisce altresì una notevole riduzione degli ingombri.
In tal senso, tra le soluzioni Lapp, ideali per il collegamento tra i device sul campo e il master IO-Link, figura il cavo Unitronic Sensor LifYY, appositamente progettato per il cablaggio di sensori/attuatori. Il cavo, approvato UL AWM (UL recognized), si distingue per la sua flessibilità, a garanzia di un’elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche e per le sue dimensioni estremamente compatte. Infine, nella versione con guaina esterna in PUR, Unitronic Sensor LifYY è in grado di operare, in posa mobile, in un range di temperatura da –5 a +70 °C.
«In virtù dei numerosi vantaggi offerti (in termini di produttività, semplificazione dell’installazione, riduzione dei costi, accuratezza dei dati e diagnostica) – prosegue Albrizio – il numero di dispositivi installati con interfaccia IO-Link è in rapida crescita. Lapp contribuisce attivamente all’ulteriore sviluppo del protocollo, sia con un ampio pacchetto di soluzioni dedicate al cablaggio di sensori/attuatori per diverse applicazioni, sia in qualità di membro del consorzio Profibus Italia. Quest’ultimo ha creato un Centro di Competenza apposito che, oltre a garantire un supporto tecnico per la realizzazione di nuovi dispositivi, test e certificazioni, promuove iniziative formative».
Il webinar è disponibile a questo link.
a cura di Loris Cantarelli
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