In libreria e presto e-book, “Learning Agility 4.0. Ecosistemi e trasformazione culturale” è il libro edito da Pearson nato da una ricerca condotta da Comau con l’Università Cattolica di Milano, che presenta le nuove competenze necessarie per lavorare in un contesto organizzativo sempre più “agile” favorito dalla Quarta rivoluzione industriale, frutto dell’unione tra capacità digitali a soft skill tipiche dell’uomo (creatività, capacità di collaborazione e di innovazione). Lo studio individua anche i fattori educativi utili per sviluppare progetti didattici capaci di far fronte a rinnovate esigenze professionali, focalizzandosi sull’importanza di coltivare nuovi e strategici “ecosistemi formativi”.
In libreria e presto e-book, “Learning Agility 4.0. Ecosistemi e trasformazione culturale” è il libro edito da Pearson nato da una ricerca condotta da Comau con l’Università Cattolica di Milano, che presenta le nuove competenze necessarie per lavorare in un contesto organizzativo sempre più “agile” favorito dalla Quarta rivoluzione industriale, frutto dell’unione tra capacità digitali a soft skill tipiche dell’uomo (creatività, capacità di collaborazione e di innovazione). Lo studio individua anche i fattori educativi utili per sviluppare progetti didattici capaci di far fronte a rinnovate esigenze professionali, focalizzandosi sull’importanza di coltivare nuovi e strategici “ecosistemi formativi”.
Le trasformazioni favorite dalla Quarta rivoluzione industriale e dalla digitalizzazione d’impresa stanno cambiando il mondo del lavoro e della formazione. Tecnologie innovative, nuovi processi produttivi e standard sempre più sfidanti richiedono ai lavoratori competenze differenti dal passato, definendo nuovi modelli organizzativi all’interno delle aziende.
Parte da questa riflessione la ricerca svolta, da settembre 2019 a settembre 2020, da Ezio Fregnan, direttore dell’Academy e dell’Education Business di Comau, nel contesto del PhD Executive condotto presso l’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, con la supervisione di Giuseppe Scaratti, docente a contratto presso lo stesso ateneo e attualmente ordinario all’Università degli Studi di Bergamo. I risultati dello studio sono stati pubblicati nel volume “Learning Agility 4.0. Ecosistemi e trasformazione culturale”, curato da Comau in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano ed edito da Pearson, disponibile in italiano soltanto in versione cartacea e presto in inglese soltanto in versione digitale. Gli autori sono Donatella Pinto (Consultancy & Education Business Leader di Comau) con gli stessi Scaratti e Fregnan.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di descrivere le trasformazioni che stanno caratterizzando la “cultura del lavoro” nella società odierna, i fattori che orienteranno in futuro la ricerca di nuove professionalità e lo sviluppo di innovativi progetti formativi. La ricerca fa leva su informazioni raccolte attraverso il ricco network professionale di Comau e le variegate attività didattiche della sua Academy, un target ampio e trasversale per età, livello di istruzione e tipologia di impiego.
Secondo lo studio, sono 7 le competenze ritenute fondamentali per diventare lavoratori e cittadini del futuro capaci di fronteggiare i molteplici cambiamenti della nostra società. Ognuna di esse si focalizza sulla centralità del ruolo dell’uomo e delle sue capacità, all’interno di un contesto sempre più influenzato dall’utilizzo di nuove tecnologie. Si promuove la creatività, il pensiero agile, il saper lavorare in gruppo, con passione e a contatto con l’innovazione tecnologica, mettendo in atto conoscenze interdisciplinari dove hard e soft skills diventano tutt’uno.
Lo studio individua anche 13 leve di apprendimento da utilizzare per progettare l’offerta formativa del futuro. Tra queste, sottolineiamo l’importanza di imparare mettendo in pratica quanto acquisito in aula, l’apprendimento all’interno di un contesto esperienziale e ludico, permettendo alle persone di uscire dalla propria “comfort zone”. Largo quindi a progetti educativi innovativi, tra cui e.DO Experience di Comau, che utilizzano tecnologie abilitanti – come il robot educativo e.DO – per condividere un nuovo e più efficace modo di imparare e di insegnare. La ricerca, infine, pone l’attenzione sulla necessità di creare strategici“ecosistemi di apprendimento”,all’interno dei qualitutti gli stakeholder coinvolti nell’organizzazione di percorsi di formazione possono cooperare per condividere conoscenza e promuovere nuove e più efficaci opportunità educative.
Pinto ha rilevato: «Comau, grazie al suo impegno nell’innovazione tecnologica e alle attività di formazione e consulenza che coltiva attraverso la sua Academy, ha potuto cogliere precocemente l’emergere di competenze innovative in ambito professionale. Per questo, in collaborazione con l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, ha sentito la necessità di studiare in modo più approfondito le trasformazioni che stanno caratterizzando il mondo del lavoro e che andranno a plasmare il sistema produttivo e la società del futuro».
Fregnan ha aggiunto: «Da sempre Comau ha l’ambizione di promuovere e condividere con tutti gli stakeholder che partecipano alla realizzazione di progetti didattici – giovani, università, istituzioni e aziende – una cultura del lavoro che sappia rispondere ai continui cambiamenti della società contemporanea. Creando nuove e più sfidanti opportunità formative. Questa ricerca e questo libro vogliono esserne la dimostrazione».
Scaratti ha concluso: «Una delle sfide che l’università deve affrontare è quella di prefigurare nuovi perimetri formativi, anche avviando partnership con altri attori impegnati nello sviluppo di progetti didattici. Tra queste, la collaborazione con Comau, azienda in prima linea nel panorama della Quarta rivoluzione industriale, è un’occasione privilegiata per far dialogare mondo imprenditoriale e accademico, con l’obiettivo di aiutare i giovani a diventare i professionisti del futuro».
a cura di Loris Cantarelli
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