Il pioniere Henry Ford ha trasformato la vita di molte persone con la sua idea di rendere un’auto tanto pratica quanto accessibile e oggi…
Il pioniere Henry Ford ha trasformato la vita di molte persone con la sua idea di rendere un’auto tanto pratica quanto accessibile e oggi Ford Motor è una delle principali case automobilistiche del mondo. La sua fabbrica di Almussafes-Valencia in Spagna è uno degli stabilimenti più innovativi in Europa e al suo interno vengono prodotti una serie di modelli popolari come Kuga, Mondeo e S-Max.
Nello stabilimento Ford a Valencia, che si estende su una superficie di 300 mila mq, vengono prodotti giornalmente 2.000 veicoli. In questa enorme struttura l’azienda è riuscita ad ottimizzare la propria logistica interna grazie a tre robot mobili autonomi industriali di MiR (Mobile Industrial Robots).
Abbiamo incontrato alcuni responsabili dell’azienda che ci hanno raccontato l’implementazione e l’impatto dell’utilizzo dei robot mobili inseriti nella linea di assemblaggio dell’impianto
Pepe Pérez, Corporate Communications Manager di Ford Spagna, ha dichiarato: «Siamo molto fieri della nostra fabbrica che è tra le più innovative in Europa e di essere stati pionieri nell’adozione di robot mobili collaborativi per la distribuzione di materiali industriali, che ci ha permesso di essere più efficienti nella nostra intra-logistica».
La produzione nell’impianto Ford è altamente automatizzata grazie all’impiego di diversi robot industriali come elementi chiave. Per mantenere costante la produzione di Ford è essenziale rifornire le diverse stazioni robotizzate dell’impianto di stampaggio delle carrozzerie di componenti e attrezzature industriali e per la saldatura. Tuttavia, prima dell’implementazione dei robot MiR, questo processo veniva gestito manualmente e rappresentava un compito ripetitivo e dispendioso in termini di tempo per i dipendenti Ford, che non potevano aggiungervi alcun valore intellettuale. Pertanto, un anno e mezzo fa, Ford ha acquistato il primo robot autonomo collaborativo MiR100, che consegna i pezzi di ricambio all’impianto di produzione Ford . Il robot mobile evita ostacoli imprevisti, è in grado di modificare il proprio percorso o fermarsi quando necessario, lavorando in sicurezza al fianco del personale e insieme ad altri veicoli all’interno dello stabilimento.
Eduardo García Magraner, responsabile tecnico dell’area stampaggio delle carrozzerie, ha affermato: «Dei 3 robot MiR100 attualmente in uso, il primo che è arrivato nella nostra fabbrica è stato battezzato con il nome Survival, perché è sopravvissuto in un ambiente molto ostile. L’abbiamo programmato per imparare l’intera mappa dell’impianto e grazie anche ai sensori di cui è dotato, non ha bisogno di alcun aiuto esterno per circolare in sicurezza. Quando sono iniziate le prove, gli operatori osservavano curiosi il robot mentre passava, come in un film di fantascienza, ma ora, continuano il loro lavoro sapendo che il robot è sufficientemente intelligente da poter lavorare al loro fianco». Ford ha testato il robot per un periodo di tempo, e García Magraner ha confermato che «ha funzionato perfettamente ed è diventato un membro molto prezioso del team. Speriamo di poterlo inserire anche in altre strutture Ford». L’azienda ha introdotto nell’impianto di Valencia altri due robot mobili poco dopo il primo. La consegna dei componenti e della strumentazione alle diverse stazioni dell’impianto di stampaggio è di fondamentale importanza per dare continuità alla produzione dei diversi modelli Ford. I test condotti dall’azienda hanno dimostrato che un solo robot mobile fa risparmiare fino a 40 ore di lavoro a basso valore di un operatore al giorno, consentendo quindi ai lavoratori di dedicarsi ad attività più complesse. García Magraner spiega: «Una delle prime applicazioni che abbiamo sviluppato qui in FORD con il robot collaborativo autonomo MiR, è stata quella di trasportare le parti di ricambio dell’attrezzatura di montaggio dal magazzino alle linee di produzione. Ora possiamo dire che Survival è sopravvissuto a questo ambiente ostile, e che oggi continua a trasportare questi articoli dal magazzino alle linee di produzione».
Uno dei motivi principali che ha portato alla scelta del robot MiR è stata la loro flessibilità, resa possibile grazie al sistema di navigazione autonomo. Miguel Montaña, Analyst Maintenance Control, ha affermato: «Per noi era importante che i 3 robot MiR avessero un requisito fondamentale, ossia che per la navigazione del robot non fossero necessari elementi esterni, come segnali luminosi, magneti o guide a pavimento. Così, abbiamo semplicemente mappato l’area dell’impianto dove avrebbe dovuto operare e il robot ha iniziato a lavorare. In un ambiente complesso come il nostro, questo è molto importante».
Per i dipendenti Ford, un altro fattore importante è stato la facilità d’uso. Eduardo García Magraner ha commentato: «Il robot è ben configurato in modo che possa essere utilizzato da chiunque, anche senza avere familiarità con il mondo dei robot mobili collaborativi. Il sistema è molto facile da usare, dato che i 3 robot MiR hanno percorsi personalizzati in tutta l’ampiezza dell’area di fabbrica».
Per adattare i robot MiR alle esigenze dello stabilimento, Ford ha deciso di dotarli di un sistema di scaffalature automatiche con 17 scompartimenti per accogliere materiali di diverso peso e dimensioni. Per evitare errori, l’apertura e la chiusura di queste slot è automatizzata, il che significa che gli operatori in ogni area hanno accesso solo ai materiali loro assegnati. Helios Alvarez, responsabile dell’impianto, afferma: «L’installazione dei 3 robot MiR ci ha permesso di trasformare una distribuzione di pezzi di ricambio ripetitiva in un lavoro altamente qualificato». Questi robot MiR sono i primi robot mobili autonomi e collaborativi a essere utilizzati in un impianto di produzione Ford in Europa. A questo proposito, Alvarez aggiunge: «I risultati soddisfacenti che abbiamo ottenuto con l’installazione di questi tre robot nella distribuzione della componentistica ha permesso di aprire nuovi campi di applicazione per incorporare i robot all’interno dell’impianto, anche in altri ambiti della fabbrica. Siamo stati in grado di dimostrare che questi robot sono in grado di imparare da soli e di interagire perfettamente con i nostri dipendenti, con i carrelli elevatori o con qualsiasi altro elemento mobile in totale sicurezza».
a cura di Loris Cantarelli
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