Continua il trend positivo: le stime Anitec-Assinform prevedono una chiusura di 81,3 miliardi di euro, per un aumento complessivo del +3,4%.
«Il digitale continua a rappresentare una certezza», ha commentato Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT (Information & Communication Technology), a commento della pubblicazione del nuovo Rapporto “Il Digitale in Italia” sull’andamento nel nostro Paese, condotta in collaborazione con NetConsulting cube.
L’andamento del digitale in Italia
Nel primo semestre del 2024, il mercato digitale ha fatto registrare un valore di 39,2 miliardi di euro, con un incremento del +2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In particolare, ad avere la crescita percentuale più sostenuta sono stati i settori dei servizi ICT (+7,4%), spinti soprattutto dal mercato Cloud (+17,2%), i contenuti e pubblicità digitale (+4,9%) e i software e soluzioni ICT (+3,3%).
Le stime prevedono una chiusura d’anno su un valore di 81,3 miliardi di euro per una crescita complessiva del +3,4% e con i seguenti segmenti ad avere l’andamento migliore: servizi ICT (+8,2%), contenuti e pubblicità digitale (+5%), software e soluzioni ICT (+4,2%).
Tra le maggiori variazioni rispetto alle previsioni sull’anno dello scorso giugno 2024 si evidenziano: una previsione in ulteriore miglioramento dei Dispositivi e Sistemi (–0,2%) dovuta all’incremento nei comparti relativi ai PC e ai sistemi Enterprise, a una maggior crescita del segmento Software e Soluzioni ICT, a un ulteriore aumento dei Servizi ICT, a un miglioramento del mercato dei Servizi di Rete (+1,3%) e a una sostanziale conferma della crescita del settore dei Contenuti Digitali.
Nel 2024, il 63,2% del mercato digitale si è polarizzato sulla spesa sostenuta dai settori Business, privati e pubblici, mentre il restante 36,8% è riconducibile al settore Consumer, giunto a quota 29,9 miliardi di euro.
La crescita nel triennio 2025-2027
Nel prossimo triennio il mercato digitale italiano dovrebbe continuare ad aumentare, con una velocità in lieve crescita rispetto alla chiusura del 2024.
A fine 2025, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro, corrispondenti a una crescita del +3,8%, mentre tra il 2026 e il 2027 dovrebbe mettere a segno incrementi di poco maggiori, rispettivamente del +4,1% e +4,2%, per giungere alla fine del 2027 a 91,7 miliardi di euro.
«La crescita dei Digital Enabler – ha aggiunto Dal Checco – continua a essere rapidissima ed esponenziale. L’IA, in particolare, sarà sempre più pervasiva e trasformativa di ogni ambito produttivo: per questo sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questa tecnologia sarà determinante per restare competitivi e protagonisti dell’economia globale. Anche per questo richiamiamo l’attenzione sulle priorità dada affrontare con un’urgenza, a partire dal crescente fabbisogno di competenze digitali, di base e specialistiche. Le persone saranno protagoniste di un mondo che cambia e dobbiamo assicurarci che siano preparate e pronte. Secondariamente, dobbiamo assicurarci un quadro regolatorio nazionale ed europeo stabile, semplice e orientato a sostenere l’innovazione. Solo così il nostro settore potrà essere competitivo, continuare a investire e crescere di dimensione e valore per il bene di tutta l’economia nazionale».
L’analisi della cybersecurity
Dopo un primo capitolo sull’andamento del mercato, il Rapporto su “Il Digitale in Italia” contiene un secondo capitolo sulla cybersecurity. Anche nel 2024 l’andamento previsto per la spesa in cybersicurezza sarà in crescita (+11,9%), con un valore stimato di 2,001 miliardi di euro.
Tale risultato consolida il trend che ha caratterizzato gli ultimi anni, evidenziando l’importanza sempre maggiore della sicurezza informatica nelle strategie aziendali, sostenuta anche dalle crescenti minacce dovute al fatto che il nostro Paese è uno dei principali obiettivi degli attacchi.
La spesa per la cybersecurity è fortemente concentrata nei settori delle Banche e dell’Industria.
Infine, per quanto riguarda l’andamento del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e, nello specifico, le Missioni legate alla trasformazione digitale, la “Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” ha attivato il 91% degli interventi pianificati, mentre la “Missione 6 – Salute”, relativa alla digitalizzazione in alcune delle sue componenti, ha attivato il 95% degli interventi previsti. La Missione 1 si posiziona tra le più avanzate, avendo raggiunto il 50% dei M&T (Milestone & Target) previsti, superata solo dalla “Missione 5 – Inclusione e coesione”, con il 52% di M&T completati. La “Missione 6 – Salute”, invece, ha raggiunto il 42% degli obiettivi stabiliti.
Nel 2024, a fronte di un mercato digitale pari a circa 81,3 miliardi di euro, l’impatto del PNRR è stimato su un valore di 2,2 miliardi di euro.
«Si tratta di una delle poche certezze in un mondo sempre più conflittuale e caotico a livello geopolitico. Nei Paesi occidentali il quadro economico rimane complicato, con difficoltà legate all’inflazione, al costo dell’energia e a una transizione ecologica che, pur condivisibile nei suoi obiettivi, richiede un maggiore confronto sui mezzi per attuarla. I dati del nostro Rapporto mostrano che, nonostante queste difficoltà, nel primo semestre dell’anno il mercato digitale ha mantenuto la sua solidità e chiuderà il 2024 con risultati ancora migliori. I principali motori di questa crescita sono gli ambiti tecnologici più innovativi e dinamici come l’IA (Intelligenza Artificiale), il Cloud Computing e la Cybersecurity», conclude Dal Checco.
L’intero Rapporto “Il Digitale in Italia” di Anitec-Assinform è scaricabile a questo link.
a cura di Redazione
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere