Il presidente Riccardo Cavanna: «Insieme più forti per una rappresentanza di settori ai vertici nel mondo».
Si è svolta lo scorso 28 gennaio 2025, presso l’NH Milan Congress Centre di Milanofiori, la prima Assemblea dei Soci di Federazione Confindustria Macchine.
I soci fondatori
Il nuovo soggetto di Confindustria nasce per l’iniziativa di 4 soci fondatori, ovvero i presidenti di 4 importanti associazioni confindustriali di produttori di beni strumentali: Paolo Lamberti, presidente di ACIMAC (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per la Ceramica), Enrico Aureli, presidente di ACIMALL (Associazione Costruttori Italiani Macchine per la Lavorazione del Legno), Massimo Margaglione, presidente di AMAPLAST (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Riccardo Cavanna, presidente di UCIMA (Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio).
In virtù dei soggetti proponenti, la dicitura completa della nuova associazione è Federazione Confindustria Macchine per Ceramica, Legno, Plastica e Gomma, Imballaggio e Confezionamento.
Un riferimento d’eccellenza
Ognuno dei settori federati rappresenta un’eccellenza del made in Italy, un riferimento nel mondo per i rispettivi settori clienti, con forti percentuali di export. Il fatturato cumulato totale della nuova federazione è di oltre 18 miliardi di euro (sulla base dei preconsuntivi 2024 pubblicati dalle 4 Associazioni), generati da circa 1300 aziende che occupano quasi 70.000 addetti.
Il discorso del presidente
L’Assemblea ha nominato alla presidenza per il biennio 2025-2027 Riccardo Cavanna, già presidente di Ucima dal 2022. «Oggi diamo il via al futuro», ha dichiarato Cavanna. «Un futuro per il quale abbiamo lavorato tanto nel corso degli ultimi anni».
La costituzione di Federazione Confindustria Macchine «rappresenta un approdo in un nuovo mondo. Qui potremo moltiplicare i nostri talenti e le nostre ambizioni, per rendere ognuno dei comparti che rappresentiamo più forti: servizi, comunicazione e promozione dei settori, attività di lobbying, sinergie per affrontare le grandi sfide del futuro della manifattura industriale, come la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale. In un mondo che cambia velocemente sentivamo la necessità di una rappresentanza politica più forte e specifica per i nostri 4 settori specializzati nella produzione e fornitura di beni strumentali».
Dopo i ringraziamenti ai colleghi presidenti delle altre associazioni che l’hanno indicato come unico candidato e gli imprenditori votanti in assemblea, il neopresidente ha voluto rivolgere un invito «alle Associazioni di beni strumentali che stanno osservando il nostro progetto, chi con diffidenza e scetticismo e chi con curiosità: costruiamo questo nuovo progetto insieme! Abbiamo come imprenditori, Presidenti e direttori non solo il piacere, ma anche il dovere di sognare in grande perché le nostre aziende hanno bisogno di sognare in grande insieme a noi».
Una tavola rotonda sul futuro
A suggello della prima Assemblea dei Soci della neonata organizzazione, si è svolta una tavola rotonda sul futuro della meccanica strumentale italiana, a cui sono intervenuti Maurizio Marchesini (vicepresidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali), Lara Ponti (vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG) e Marco Nocivelli (vicepresidente di Confindustria per le Politiche Industriali e per il Made in Italy).
a cura di Redazione
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