Il profiler PMD di ifm controlla da vicino la produzione della Ford Kuga nello stabilimento spagnolo (Valencia) della nota casa automobilistica.
Nello stabilimento Ford di Valencia, Spagna, il profiler PMD di ifm controlla da vicino la produzione della Ford Kuga.
La costruzione corretta di carrozzerie richiede in Ford procedure molto rigorose dove il profiler PMD di ifm si è rivelato un ottimo alleato. L’azienda, sinonimo di automazione dell’industria automobilistica, si affida ancor oggi a tecnologie innovative e soluzioni di automazione per controllare l’efficienza della propria produzione e la qualità dei propri veicoli. Nella produzione della Ford Kuga, nello stabilimento di Valencia, una specifica fase di lavorazione comporta la saldatura di una piccola lamiera di rinforzo, completamente piana, su un una scocca più grande. «In questa fase», come spiega Mario Eschweiler, Manufacturing Engineer Bodyside presso Ford Europe, «è importante poter rilevare in modo affidabile se la lamiera più piccola è posizionata correttamente o meno. Inoltre, bisogna anche assicurarsi che non siano state caricate inavvertitamente due o più lamiere di rinforzo. Nella fase successiva, il piano rotante viene ruotato e un robot salda entrambi i componenti e li rimuove».
Una sfida per i sistemi di visione tradizionali
Questa precisa sequenza di lavorazione pone diversi limiti all’utilizzo di sensori di distanza convenzionali che si rivelano di intralcio agli operatori o ai robot. Anche i sensori induttivi e meccanici non sono adatti a causa delle piccole dimensioni della lamiera di rinforzo e del suo posizionamento.
In aggiunta le diverse condizioni di luce, diurna e notturna, rendevano ardua l’impresa. Dai diversi test effettuati dall’azienda, tutti i sistemi testati generavano un tasso di errore minimo dell’1%. È qui che il profiler PMD di ifm si è rivelato la soluzione ideale per l’azienda.
Perché il profiler PMD di ifm è la soluzione ideale per Ford
I sistemi di visione ifm sono infatti una soluzione semplice per l’elaborazione industriale delle immagini, dal rilevamento preciso di distanze, livelli e posizione, a quello di superfici, codici e profili, fino al controllo completo in 3D di oggetti in movimento. Le soluzioni di ifm sono in grado di risolvere anche applicazioni complesse come nel caso di Ford. Qui il profiler PMD è infatti in grado di garantire in modo affidabile la qualità della produzione di carrozzerie, prestandosi in maniera ottimale per monitorare il corretto utilizzo, montaggio, orientamento e selezione, dei componenti.
Come funziona il profiler PMD?
Lo scanner lineare fotoelettrico proietta una linea laser sull’area di lavoro da ispezionare e determina il profilo altimetrico esistente per mezzo della luce riflessa. Se il profilo in altezza corrisponde al profilo predefinito, il profiler PMD rileva un montaggio corretto. Al contrario, il sensore emette un segnale di errore.
Con una precisione di misurazione di 500µm, PMD è in grado di rilevare anche le più piccole deviazioni e verificare il corretto allineamento del componente. È inoltre resistente alla luce esterna, senza necessitare costose schermature, indipendente dalla distanza e flessibile. Il profiler PMD è disponibile nei codici prodotto OPD100 e OPD101.
L’esperienza di Ford con il profiler PMD di ifm
Il profiler PMD è riuscito a convincere i partecipanti del progetto Ford durante le prove. Come afferma Eschweiler «Utilizzando il profiler PMD, siamo stati in grado di risolvere il compito con un dispositivo tecnicamente robusto, riducendo in modo efficace i tempi di inattività grazie al rilevamento delle anomalie. Oggi, il compito viene risolto in modo eccellente durante la normale attività. Già nel primo mese di funzionamento regolare, il tasso di errore è stato solo dello 0,2 per mille. È molto probabile che si sia trattato di veri e propri carichi errati in cui il profiler ha segnalato correttamente l’errore».
Altro fattore importante evidenziato dall’azienda è l’assistenza costante e personalizzata da parte di tutto il team ifm, un’attenzione quella verso i propri clienti che ha contribuito al successo della soluzione ifm.
a cura di Maria Bonaria Mereu
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