Prima Additive, alla Bi-MU 2020 di Milano si riparte con l’innovazione smart e sostenibile

Alla prima fiera italiana dopo il lockdown, Prima Industrie punta sull’innovazione smart e sostenibile per la stampa 3D dei metalli.

Alla prima fiera italiana dopo il lockdown, Prima Industrie punta sull’innovazione smart e sostenibile per la stampa 3D dei metalli.

Prima Additive, la divisione del gruppo Prima Industrie dedicata ai sistemi di produzione additiva dei metalli, presenta alla 32.Bi-MU 2020 (pad. 9 – stand C37A) le sue soluzioni con tecnologia PBF (Powder Bed Fusion): la nuova famiglia di macchine della serie Print 150, in anteprima mondiale, e la nota e consolidata Print Sharp 250.

Prima Additive espone con 3D New Technologies S.r.l., la start-up con cui Prima collabora per la realizzazione di macchine innovative per l’Additive Manufacturing completamente progettate e costruite in Italia. La collaborazione con 3D-NT è frutto della strategia Open Innovation del gruppo Prima Industrie e coniuga l’esperienza e la solidità di un Innovation Leader con l’imprenditorialità giovane e dinamica, caratterizzata da elevata flessibilità e velocità di risposta ai nuovi trend tecnologici.

Alla prima fiera italiana che apre le sue porte dopo i mesi di pausa forzata dovuti all’emergenza sanitaria, il gruppo Prima Industrie punta sull’innovazione smart e sostenibile per la stampa 3D dei metalli. Presentata in anteprima assoluta, la nuova serie 150 di Prima Additive è composta da tre modelli: Print Sharp 150, Print Genius 150 e Print Green 150, specializzati per applicazioni e livelli di produttività diversi, grazie anche all’utilizzo del laser da 250 o 200 W con specifiche configurazioni: Single laser, Dual laser e Green laser. La serie 150 è Industry 4.0 ready e permette l’integrazione di sensori di monitoraggio e la connessione attraverso diversi standard per funzioni IoT.

Le macchine della serie 150 sono caratterizzate da un volume di costruzione di diametro 150 mm e altezza 160 mm e permettono di variare la dimensione dello spot del fascio laser a seconda delle necessità, per avere sempre i parametri ottimizzati a seconda dell’applicazione. Il doppio sistema di pre-riscaldamento consente di riscaldare la superficie del letto di polvere sia dall’alto, sia dal basso attraverso la piastra riscaldata. Il pirometro coassiale ad alta velocità controlla la temperatura in tempo reale. La serie 150 dispone di 2 telecamere per il monitoraggio del processo e del letto di polvere. Il sistema è a parametri aperti adatti alla ricerca e sviluppo sul processo e sui materiali. Alla Bi-MU è esposto in particolare il modello Print Green, con laser verde per la lavorazione del rame puro.

Altra soluzione esposta nello stand Prima Additive è la Print Sharp 250, la sua macchina di medio volume per applicazioni Powder Bed Fusion. Per le sue caratteristiche, rappresenta la soluzione entry level ideale per chi vuole esplorare le potenzialità dell’additive grazie a un prodotto consolidato con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Progettata per rendere le operazioni più semplici ed efficienti, la Print Sharp 250 presenta un intelligente software di controllo e un’interfaccia semplice e intuitiva. Inoltre, la macchina è equipaggiata con una glovebox integrata e un plug-in per l’aspiratore: in questo modo l’operatore può lavorare sul sistema senza entrare in contatto con la polvere di metallo. La semplicità d’uso permette anche di aumentare il suo tasso di utilizzo e le sue performance. Con un volume di costruzione di 250 x 250 x 300 mm, la Print Sharp 250 assicura un’elevata qualità dei componenti in termini di superficie e di caratteristiche meccaniche. È anche possibile abbinare alla macchina soluzioni di post-processing in caso di applicazioni più specifiche con necessità di parametri più elevati.

“Add Something New”, slogan scelto da Prima Additive per la fiera milanese, è un invito a sfruttare le potenzialità delle soluzioni di produzione additiva. I sistemi presentati da Prima Additive permettono infatti di sperimentare tecnologie nuove, sostenibili e competitive con la sicurezza di un supporto che copre l’intero ciclo di vita del prodotto per massimizzare l’investimento e il valore aggiunto per il cliente.

 

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a cura di Loris Cantarelli