World Economic Forum e McKinsey indicano l’azienda fra le tre più avanzate nell’adottare su larga scala modelli di business circolari.
Schneider Electric, riferimento nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha annunciato che il World Economic Forum di Davos in Svizzera e la società di consulenza manageriale McKinsey l’hanno indicata come una delle tre Circularity Lighthouse globali per l’“ambiente costruito”.
I dettagli
Questo nuovo riconoscimento va a chi ha avviato un’azione pioneristica nell’implementare soluzioni basate sui principi della circolarità che hanno dimostrato caratteristiche innovative, producono un impatto e un valore sostanziali e sono mature per l’applicazione su larga scala. Le aziende “faro” dell’innovazione circolare sono state selezionate da un panel indipendente di esperti del mondo aziendale, accademico e pubblico.
Il World Economic Forum definisce come “ambiente costruito” le infrastrutture residenziali e non residenziali commerciali. Nell’insieme, questo mondo è responsabile del 39% delle emissioni di CO2 correlate all’energia, del 33% del consumo di materiali e generazione di rifiuti, e del 25% del consumo di suolo.
Il network Circular Lighthouse del World Economic Forum offre alle aziende un modo di condividere le proprie azioni e imparare l’una dall’altra, per accelerare l’azione e la scala delle iniziative per un utilizzo più efficiente di tutte queste risorse.
Dietro il riconoscimento
Schneider Electric ha ottenuto questo riconoscimento per l’approccio circolare completo adottato in un’ampia parte delle sue soluzioni per l’energia e per l’automazione degli edifici. Lavorando secondo principi di progettazione sostenibile(eco-design), adottando politiche di trasformazione dei rifiuti in risorse presso i suoi siti aziendali e attraverso la sua rete mondiale di centri di rigenerazione, Schneider Electric ha permesso ai suoi clienti di evitare l’emissione di circa 513 milioni di t di CO2 dal 2018 a oggi.
Inoltre, il 27% dei materiali che l’azienda usa per costruire i suoi prodotti sono “green” e l’obiettivo è di arrivare al 50% entro il 2025. Il 22% delle famiglie di prodotto Schneider Electric hanno un’opzione di circolarità e oltre la metà dei siti produttivi di Schneider recupera oltre il 99% degli scarti.
«I modelli di business circolari – ha dichiarato il CEO Peter Herweck di Schneider Electric – hanno enormi vantaggi commerciali e di sostenibilità. Non vediamo l’ora di sfruttare le opportunità che questa nuova rete di Circularity Lighthouse offre per imparare, condividere e agire più rapidamente».
Un esempio di tutto ciò è il modo in cui Schneider Electric dà una seconda vita ai suoi interruttori MasterPact MTZ, rigenerati nell’impianto MasterTech in Francia, dopo essere stati ritirati dai clienti a fine vita, disassemblati, verificati, aggiornati e testati per poi essere rimessi sul mercato.
Il programma Impact Supply Chain
I modelli di business e la strutturazione della supply chain in ottica di circolarità sono parte integrante del programma Impact Supply Chain di Schneider Electric, che è l’evoluzione del percorso di trasformazione della supply chain già avviato dall’azienda e ha l’obiettivo di produrre un impatto positivo per i clienti e l’intero pianeta.
Il programma si basa su 4 pilastri principali:
> le persone: chi lavora per Schneider Electric ha la possibilità di innovare e produrre un impatto positivo per i clienti, ogni giorno;
> il pianeta: Schneider Electric sta creando una supply chain sostenibile, responsabile e net-zero ready;
> i clienti: l’affidabilità della supply chain di Schneider Electric offre ai clienti la migliore qualità disponibile sul mercato;
> le prestazioni: Schneider Electric ottiene le prestazioni desiderate con tecnologie evolute, processi intelligenti e unificati, ecosistemi regionali, design collaborativo.
a cura di Redazione
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