I sensori weCat 3D aumentano la sicurezza

I sensori di profilo wenglor weCat 2D/3D sono stati scelti da Veritech per un innovativo sistema che rileva i profili senza contatto di organi in movimento

I sensori di profilo wenglor weCat 2D/3D sono stati scelti da Veritech, azienda polacca specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate per applicazioni di test e misura, per realizzare un innovativo ed efficace sistema che rileva i profili senza contatto di organi in movimento sfruttando le avanzate caratteristiche di velocità e precisone offerte dai dispositivi wenglor.

L’applicazione si avvale di quattro sensori di profilo weCat3D MLWL ed è stata sviluppata per il monitoraggio della geometria delle ruote destinate all’esercizio tramviario. Il sistema è in grado di effettuare la misurazione di profilo e diametro durante il normale esercizio della vettura fino a velocità di 30 km/h. Grazie a una risoluzione che si spinge fino a 17,0 µm lungo l’asse X (ampiezza del campo visivo) e 2,0 µm lungo l’asse Z (distanza di lavoro), i sensori sono in grado di rilevare in modo estremamente preciso e a una frequenza molto elevata le coordinate 3D del profilo circolare delle ruote in movimento. Questi dati possono essere quindi trasformati in informazioni che, ad esempio, l’utente può visualizzare in tempo reale avvalendosi di software per l’analisi e la presentazione di dati, così come essere trasmessi ad altri sistemi per eventuali e successive post elaborazioni. I dati raccolti dai sensori di profilo wenglor weCat 3D MLWL si dimostrano una preziosa fonte di informazioni per effettuare attività di condition monitoring e, quindi, di manutenzione mirata. Ciò consente non solo di mantenere sempre in efficienza il materiale rotabile, ma anche di ridurre sensibilmente i costi aggiuntivi che normalmente sono correlati ai guasti che compaiono in modo imprevisto.

Oltre a maggiore sicurezza, disponibilità della vettura e minori costi di manutenzione, l’applicazione sviluppata da Veritech con i sensori di profilo wenglor weCat3D MLWL offre una serie di altri vantaggi. Riuscire a rilevare qualsiasi tipo di anomalia operativa riconducibile a difetti di rotazione, ad esempio a causa di assali disallineati o profili ruota deteriorati, consente di ridurre, se non in molti casi addirittura eliminare, gran parte degli stridii che inquinano acusticamente le nostre città e infastidiscono il nostro udito. Grazie alle prestazioni dei sensori di profilo wenglor weCat3D è quindi possibile per i costruttori delle vetture tramviarie da un lato e per i gestori del servizio di trasporto dall’altro godere di una serie di benefici operativi ed economici. E non solo. In ultima istanza anche l’utente finale che si avvale di una vettura equipaggiata di un tale sistema gode di maggiori livelli di comfort e sicurezza durante il tragitto.

La famiglia dei sensori wenglor weCat 2D/3D si compone di oltre 80 modelli che si servono della tecnologia laser per la misurazione, il controllo della posizione e l’ispezione superficiale di alta precisione indipendentemente dalla natura dell’oggetto e dello sfondo in termini di lucentezza, colore e consistenza. Disponibili in luce rossa e blu e 4 diverse classi di laser (1, 2M, 3R, 3B), la gamma si contraddistingue per il suo vasto campo di misurazione (da 29 a 1,350 mm). Grazie alla risoluzione spinta a livello micrometrico, un errore di linearità contenuto entro lo 0,2% e uno scan rate in grado di raggiungere fino a 6 kHz e, dunque, di acquisire da 3,6 a 12 milioni di punti al secondo, i sensori si caratterizzano per la loro grande precisione che rende possibile il loro impiego per applicazioni di misurazione e controllo della qualità in applicazioni critiche e hi-speed.

I sensori, sebbene utilizzabili congiuntamente ad applicativi di terze parti destinati ad acquisizione, analisi e presentazione dei dati, possono essere integrati con un software 3D insieme al quale costituiscono una soluzione all-in-one pronta all’uso. La gamma weCat 2D/3D nasce con caratteristiche di intelligenza operativa e apertura verso i principali standard di comunicazione – quali IO-Link, Profinet, Ethernet/IP ed EtherCAT – che la rendono pronta all’Industria 4.0, per essere integrata con il minimo sforzo operativo.

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a cura di Loris Cantarelli