Alla festa dei 60 anni nella sede di Cittadella (PD), positiva la semestrale 2024: ricavi e volumi in crescita.
Grande festa lo scorso sabato 14 settembre 2024, nel quartier generale di Sirmax Group a Cittadella (PD), all’evento celebrativo per i 60 anni dell’azienda specializzata nella produzione di granuli termoplastici destinati a diversi settori di applicazione: dall’auto agli elettrodomestici, dall’elettronica all’edilizia, all’arredamento.
L’impresa guidata dal presidente e amministratore delegato Massimo Pavin, ha festeggiato la tappa storica con un evento a cui hanno preso parte il presidente Luca Zaia della Regione Veneto, l’europarlamentare Elena Donazzan, il presidente Leopoldo Destro di Confindustria Veneto Est, assieme a Massimo Bitonci (sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy), Antonio De Poli (questore del Senato), l’assessore regionale Roberto Marcato allo Sviluppo economico e al sindaco Luca Pierobon di Cittadella.
Nella foto in alto, da sinistra: Filippo De Rossi (assessore Attività produttive al Comune di Cittadella), Diego Galli (assessore Sport al Comune di Cittadella), Massimo Pavin e Luca Pierobon.
60 anni di innovazione
La mattinata è stata l’occasione per ripercorrere le tappe principali della storia di Sirmax, cominciata nel 1964 a Isola Vicentina, quando nacque Sirte. Nel 1999 l’azienda fondata da Lorenzo Coppola fu acquisita da Maxplast, realtà che esisteva dal 1992 grazie all’intraprendenza di due giovanissimi fratelli, Massimo e Roberto Pavin, e ribattezzata Sirmax. In poco tempo la nuova realtà diventò un attore importante nel mercato globale, diversificando la produzione, affinando la ricerca tecnologica e sviluppando nuovi settori di business, come l’elettrodomestico, l’automotive e l’elettronica.
È l’internazionalizzazione ad aver caratterizzato gli anni che seguirono. Dopo l’avvio di un nuovo impianto a Tombolo (PD) per la produzione di una gamma diversificata di tecnopolimeri, negli anni Duemila cominciò il processo di globalizzazione: prima, nel 2006, con uno stabilimento greenfield a Kutno in Polonia, poi con l’apertura del plant di Jundiaí (a San Paolo in Brasile) nel 2014, in seguito con la costruzione di uno stabilimento negli Stati Uniti, ad Anderson nell’Indiana nel 2015. E ancora: in India nel 2017 venne firmata una joint venture con Autotech Polymers del gruppo Tipco, azienda storica specializzata nei settori dell’elettrodomestico e dell’automotive con stabilimenti a Valsad (vicino a Mumbai) e Palwal (a Delhi), alleanza che prese il nome di Autotech Sirmax e che ha permesso al gruppo di essere presente nell’area asiatica. Nel 2019 fu inaugurato il secondo stabilimento polacco a Kutno e nel 2022 avviato il secondo stabilimento USA ad Anderson.
Nel 2019 sono iniziati anche gli investimenti nell’economia circolare, con l’acquisizione della veneziana Microtec (produttrice di compound compostabile e biodegradabile) e della S.E.R. – Società Europea di Rigenerazione di Salsomaggiore Terme (PR), con un plant dedicato al riciclo dello scarto post-consumo.
L’impegno nella ricerca è proseguito con la creazione di Smart Mold, spin-off dell’Università di Padova partecipato al 50% da Sirmax che assiste i clienti nella progettazione di componenti supportandoli nello stampaggio ad iniezione, nella scelta dei materiali e nell’ottimizzazione dei processi.
Primi 6 mesi 2024 in crescita
Sirmax guarda al futuro forte di una semestrale 2024 dai numeri più che positivi: 215 milioni di euro di ricavi, contro i 200 del 2023, frutto anche di un aumento dei volumi di vendita del 10%, e 24 milioni di margine operativo lordo. I buoni risultati sono conseguenza degli investimenti degli ultimi 4anni: 180 milioni di euro tra crescita interna, con il raddoppio dei siti negli Usa e in Polonia, l’aumento del 10% della capacità produttiva in Europa e acquisizioni di aziende nelle plastiche da riciclo (con S.E.R., oggi Sirmax New Life) e bio (con Microtec, oggi Sirmax). La diversificazione si è rivelata vincente: oggi la plastica bio e soprattutto quella da post-consumo rappresentano il 90% dei volumi nei nuovi progetti e valgono il 10% dei ricavi attuali. Guardando i settori, se l’automotive vale il 20% del totale, un quinto di questo 20% è fatto di prodotti green.
Si è rivelata vincente anche la diversificazione geografica: se l’Europa resta ancora in stallo, in USA Sirmax ha registrato nel primo semestre 2024 una crescita del 20%, acquistando nuove quote di mercato. Il gruppo è cresciuto del 10% anche in Brasile e in India, in quest’ultimo Paese grazie alla spinta del programma interno dello stato asiatico che sta dando un forte impulso ai consumi e alla produzione interna.
Investimenti nell’internazionalizzazione
Il piano industriale 2025-27 prevede nuovi investimenti per circa 30 milioni di euro. Le prossime sfide a cui Sirmax sta lavorando, seguendo la strategia multi-country e multi-product, sempre nel solco della sostenibilità, riguardano l’internazionalizzazione, e sono il completamento del 14° stabilimento produttivo del Gruppo, quello di Hosur in India (che si aggiunge agli altri 2 indiani) entro il 2026 e la pianificazione di ulteriori investimenti nella proprietà USA ad Anderson.
a cura di Redazione
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