Raffaele Spallone, dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, conferma in questa videointervista in SPS Italia 2024, l’ampliamento dei certificatori in ambito 5.0 al fine di evitare colli di bottiglia quando il decreto attuativo al piano Transizione 5.0 sarà diramato.
La piattaforma del GSE è già disponibile e testata e va sotto il segno della semplificazione.
Si amplia la platea dei certificatori 5.0
Per quanto riguarda le certificazioni ex ante ed ex post, previste nella normativa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta lavorando per un allargamento del novero dei certificatori 5.0 al fine di evitare colli di bottiglia nel momento in cui il decreto attuativo al piano Transizione 5.0 sarà pienamente operativo e le imprese inizieranno a utilizzare la piattaforma in esame prevista dalla normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale ai primi di marzo 2024.
In questa videointervista a Raffaele Spallone, dirigente del Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), incontrato durante SPS 2024, ha anche spiegato che sul decreto attuativo «è partito il concerto con il MEF (Ministero dell’economia e delle finanze): abbiamo chiuso i lavori con aspetti che dovevano essere limati e ora c’è la formalità del passaggio, che ha interessato anche il MASE (Ministero dell’ambiente) e a breve sarà diramato».
Lo stanziamento di fondi al piano Transizione 5.0
Un lavoro ministeriale di concertazione che è stato svolto nell’ottica di semplificazione delle procedure per gli utenti. Si può dire che anche sul fronte delle risorse stanziate Spallone ha spiegato che dopo una iniziale proposta di 4 miliardi di euro «siamo arrivati a 6,3 miliardi grazie al fatto che la proposta è piaciuta in Commissione Europea e, grazie anche ai 6 miliardi di Transizione 4.0, validi per il biennio 2024-2025, si mettono a disposizione delle aziende circa 13 miliardi di euro per investimenti nel digitale e nel green».
Il leader di Confindustria dal ministro Adolfo Urso sul piano 5.0
Nel corso della riunione di qualche giorno fa tra il ministro MIMIT Adolfo Urso e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Urso ha approfondito gli aspetti relativi al Piano Transizione 5.0, e ha rivolto una particolare attenzione alla platea di aziende che potranno beneficiarne, che si è ampliata anche ai settori maggiormente energivori dopo un lavoro tecnico messo in campo dal MIMIT nelle ultime settimane.
Sono stati analizzati ulteriori temi di politica industriale su cui il governo è impegnato, come quello del nucleare, dell’automotive e dell’approvvigionamento di materie prime critiche necessarie alla transizione green e digitale. Urso ha inoltre anticipato che «sono in dirittura d’arrivo i decreti delegati del nuovo Codice degli incentivi, così da raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese, armonizzando le agevolazioni regionali e nazionali»..
Clicca qui per leggere l’anticipazione sul decreto attuativo
a cura di Stefano Belviolandi
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