Cosa sono e cosa fanno gli encoder? Enrico Orsi di Renishaw li presenta e spiega

Caratteristiche e benefici degli encoder Renishaw nella videointervista a Enrico Orsi, Business Manager della filiale italiana, durante l’ultima edizione di SPS Italia 2024.

Encoder per tutti i gusti al fine di garantire qualità di movimento, linearità, velocità e risoluzione. E’ questa l’offerta della gamma encoder di Renishaw che, durante SPS Italia 2024 a Parma, ha aperto le porte a The Next Factory per questa videointervista.

Che cos’è un encoder?

Un encoder è un sensore che rileva la posizione, grazie a un dispositivo elettronico che legge una riga molto accurata e converte la posizione in un segnale elettrico codificato. Gli encoder possono misurare spostamenti lineari, angolari e ad arco parziale, registrando la posizione incrementale o assoluta.

Il feedback di posizione prodotto dall’encoder consente alle macchine industriali di controllare lo spostamento degli assi e contribuisce a ridurre tempi e costi di produzione.

Cosa sono e cosa fanno gli encoder? Enrico Orsi di Renishaw li presenta e spiega
Esempio di encoder incapsulati

Gli encoder Renishaw hanno affiancato i tastatori per macchine di misura utilizzate in ambito controllo di qualità e controllo di processo.

Oggi, una quota significativa del business di Renishaw è legata alla famiglia dei sensori per la misura di posizione e movimento, particolarmente destinata ai costruttori di macchine industriali: sono disponibili encoder di svariate dimensioni, con specifiche diverse e con livelli di risoluzione fino a 1 nanometro.

L’evoluzione degli encoder Renishaw

«L’evoluzione dei nostri encoder – ha spiegato Enrico Orsi, business manager della filiale italiana, a Tecnologie Meccanichepuò essere sintetizzata nello sviluppo successivo di quattro tipologie di prodotto: siamo partiti con gli encoder ottici aperti, prima lineari e poi anche rotativi, successivamente abbiamo lanciato gli encoder laser lineari, poi ancora gli encoder magnetici lineari e rotativi e, più di recente, gli encoder ottici lineari incapsulati, pensati per ambienti difficili, come quello delle macchine utensili, dove la presenza di lubrorefrigeranti, trucioli e altri agenti contaminanti renderebbe difficile la gestione con gli encoder ottici aperti».

Encoder aperti e incapsulati

Questi ultimi sono la colonna portante dell’offerta di encoder e offrono il vantaggio della pulizia del segnale perché non ci sono parti meccaniche a contatto in moto relativo tra loro; si evitano così quelle distorsioni della misura causate da attriti e isteresi.

Per questa ragione, gli encoder ottici aperti vengono richiesti dove è necessario avere elevata accuratezza e velocità di misura; per esempio, in applicazioni di metrologia su macchine di misura, per sistemi di azzeramento utensili o, con encoder rotativi, per la misura con bracci antropomorfi o, ancora, nelle fasi di realizzazione di componentistica elettronica, degli schermi di grande dimensione o di pannelli Lcd.

Gli encoder ottici aperti speciali lavorano sottovuoto per applicazioni nell’ambito della strumentazione scientifica.

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a cura di Stefano Belviolandi