Elmec 3D mette a disposizione le proprie competenze e l’esperienza in questo settore per affiancare aziende medicali, laboratori di ricerca e ospedali nello sviluppo di progetti specifici.
La stampa 3D ha rivoluzionato il modo di creare oggetti rispetto alle tecnologie tradizionali, a partire dall’approccio al progetto da sviluppare. Il Design For Additive Manufacturing permette infatti di progettare un componente a partire dall’utilizzo a cui è destinato e dai vincoli in gioco. Generato un file, la parte è stampata ponendo materiale strato su strato. Da qui la denominazione di “Manifattura Additiva” che si contrappone ai sistemi di produzione sottrattiva, dove si procede per asportazione di materiale, mediante tecniche come la tornitura o la fresatura, fino all’ottenimento della forma finale dell’oggetto desiderato.
Nata inizialmente per soddisfare esigenze di prototipazione rapida, oggi la Manifattura Additiva rende possibile la produzione di serie di elementi e componenti, diventando parte integrante dei processi produttivi dell’Industria 4.0. Non solo modelli e prototipi, dunque, bensì una vera e propria fabbricazione di prodotti di uso finale in numerosi settori: meccanico, automotive, oil & gas, aerospaziale, accessoristica fashion, sportivo, gioielli, bigiotteria e molti altri.
Ma se c’è un settore che, più degli altri, sta andando incontro a una vera e propria rivoluzione, quello è il medicale, nel senso più ampio del termine: dalla produzione di protesi agli impianti ortopedici e dentali, dai dispositivi medici ai modelli anatomici fino alla riproduzione di tessuti e ossa (il cosiddetto bioprinting). Grazie alla riduzione dei tempi produttivi, alla flessibilità di progettazione e alla possibilità di personalizzazione, la Manifattura Additiva è in grado di supportare e migliorare il lavoro dei medici e la salute dei pazienti nella direzione di quel concetto di medicina personalizzata che sta diventando sempre più d’attualità.
Elmec 3D, azienda fornitrice di macchinari e materiali per la stampa 3D industriale e di software, a cui si aggiunge un’attività di consulenza specifica per la progettazione o reingegnerizzazione di prodotti e un’attività di service provider, mette a disposizione le proprie competenze e la propria esperienza in questo settore per affiancare aziende medicali, laboratori di ricerca e ospedali nello sviluppo di progetti specifici.
Grazie a una collaborazione con il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano (fino al 2017 noto per quasi 80 anni come Ospedale Niguarda Ca’ Granda), Elmec 3D ha riprodotto fedelmente, con un materiale flessibile, una parte di cervello di un paziente così da permettere allo staff medico di simulare l’operazione chirurgica prima di entrare in sala operatoria. In questo modo, utilizzando organi riprodotti in scala reale è possibile diminuire la probabilità di errore.
Non di minore importanza è stato il progetto di una protesi per la mano di un handbiker professionista, Davide Milanesi, che, a causa degli intensi allenamenti e i lunghi percorsi di gara, era vittima di forti dolori e infiammazioni. Il team tecnico di Elmec 3D ha studiato approfonditamente il caso realizzando per lui una protesi personalizzata in sostituzione della manopola in carbonio in dotazione, troppo rigida e di difficile impugnatura.
L’emergenza determinata dal coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della malattia CoViD-19 negli ospedali, all’inizio della pandemia, ha visto l’azienda di Brunello (VA) contribuire attivamente con interventi tempestivi e mirati. In un momento in cui i dispositivi medici per la protezione dal virus sono venuti a mancare, Elmec 3D ha messo a disposizione il proprio team di ingegneri e i macchinari realizzando per l’Ospedale di Busto Arsizio (VA) delle mascherine, dove poter alloggiare i filtri CPAP, stampate in materiale flessibile, ben adattabili al volto, biocompatibili e resistenti agli agenti chimici, così da poter essere sottoposte ai cicli di sterilizzazione. Un processo produttivo che è avvenuto interamente in azienda in sole 24 ore: dalla progettazione, alla realizzazione del prodotto pronto all’uso, riducendo l’intervallo di tempo tra un miglioramento e l’altro della progettazione e consentendo di testare all’istante gli step di sviluppo così da evidenziare subito i problemi e intervenire con migliorie.
E come dimenticare l’intervento della professoressa Bianca Maria Colosimo all’Expo dell’Impossibile dello scorso 13 luglio? Il bioprinting è già la quotidianità in campo farmaceutico e cosmetico ed è utilizzato nella medicina rigenerativa, per l’ingegnerizzazione dei tessuti e nel food printing. La medicina ha abbracciato la tecnologia e permetterà la replica di organi antirigetto: cornea, pelle cuore, cartilagine e ossa.
La gamma di stampanti 3D industriali proposte da Elmec 3D spazia da quelle a polimeri con tecnologia MJF o DLP sino alle recenti stampanti a metallo per prototipia e piccole e medie produzioni, oltre ai macchinari per il post processing.
a cura di Redazione
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