Con la linea di stampanti 3D Mjf Jet Fusion 300/500 basate sull’innovativa tecnologia Multi Jet Fusion, HP è in grado di aiutare i propri clienti a migliorare le attività di business in questa fase di grande rinnovamento della manifattura.
Con la linea di stampanti 3D Mjf Jet Fusion 300/500 basate sull’innovativa tecnologia Multi Jet Fusion, HP è in grado di aiutare i propri clienti a migliorare le attività di business in questa fase di grande rinnovamento della manifattura.
di Edoardo Oldrati
Marchio presente anche in Italia con una filiale diretta, HP ha lanciato sul mercato italiano la nuova famiglia di stampanti 3D MJF Jet Fusion 300/500, introducendo un prodotto in grado di realizzare prototipi funzionali a colori, o in bianco o in nero, in una frazione del tempo rispetto alle altre soluzioni. Le soluzioni della serie 300/500 consentono ad aziende di design e team di sviluppo prodotti, università e istituti di ricerca di accedere a tutti i benefici della rivoluzionaria tecnologia Multi Jet Fusion. Ricordiamo che Multi Jet Fusion è una tecnologia basata su polveri, che però non impiega i laser. Il letto di polvere viene riscaldato all’inizio in modo uniforme. Viene poi depositato un agente di fusione nei punti in cui è necessario fondere selettivamente le particelle; un agente di rifinitura viene depositato intorno ai contorni per migliorare la risoluzione delle parti. Mentre le lampade passano al di sopra della superficie del letto di polvere, il materiale depositato cattura il calore e contribuisce a distribuirlo in modo uniforme. Impiegando come materiale il PA 12 a grana fine, con il quale è possibile realizzare strati ultrasottili da 80 micron, Multi Jet Fusion di HP realizza parti con una densità elevata e una bassa porosità rispetto alle parti in PA 12 prodotte con la sinterizzazione laser. Da notare anche come la superficie sia eccezionalmente liscia già al momento dell’uscita dalla stampante, caratteristica che si traduce nella necessità di finitura minima in post produzione e, quindi, anche tempi di realizzazione ridotti. Da sottolineare anche come HP preveda un flusso di lavoro “dalla progettazione alla stampa” realizzato in collaborazione con Autodesk, per offrire capacità di progettazione generativa in tutto il portfolio HP Multi Jet Fusion, oltre a nuove ri sorse online per accelerare il percorso verso la produzione di massa per i clienti e i rivenditori. La famiglia di stampanti 3D si affianca alle ormai collaudate soluzioni Multi Jet Fusion 4200, 4210 e alla sorella maggiore 5200. Si tratta di due macchinari di livello industriale, che assicurano un costo per pezzo tra i più bassi del settore e consentono agli utenti di passare dalla prototipazione alla produzione sulla stessa piattaforma. Lanciati nel 2017, sono ormai consolidati leader di settore nel campo della stampa 3D industriale. L’esclusiva capacità di HP di controllare le proprietà delle parti a livello di singolo voxel consente la produzione di parti a tenuta stagna, dalla elevatissima isotropia e dai dettagli estremamente precisi.
Al servizio della competitività
Con queste soluzioni, HP sta accelerando il passaggio alla produzione 3D di massa consentendo una gamma straordinaria di applicazioni che aiutano i clienti a migliorare le attività di business in questa fase di grande rinnovamento della manifattura. Molti settori come quello dell’automotive, che sta attraversando una fase di grande trasformazione, stanno cercando nuove tecnologie e in questa sfida possono trovare un partner strategico per migliorare la propria competitività in HP. La tecnologia di stampa 3D rappresenta ormai un tassello fondamentale per la trasformazione di ogni modello di business che guardi alla digitalizzazione dei processi. Per questo motivo HP è sempre stata in prima linea per supportare il Made in Italy, come dimostrano le diverse eccellenze italiane che si sono dotate di tecnologia Multi Jet Fusion. Tra le altre possiamo citare Biesse Group, una realtà tutta italiana leader globale nella produzione di macchinari per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali tecnologici. Anche Biotec, azienda italiana che produce apparecchiature medicali e per trattamenti estetici, sta beneficiando dei notevoli vantaggi dati dall’implementazione delle soluzioni HP Multi Jet Fusion, riuscendo a ridurre i tempi di produzione da una settimana a 24-48 ore e diminuendo i costi del 66% senza alcun compromesso in termini di qualità. HP oggi permette quindi di realizzare inediti componenti in totale libertà e consente alle imprese di ripensare completamente il design, il modo in cui progettano, producono e offrono nuove soluzioni nell’era digitale.
Alla scoperta dell’AM con HP
HP Italy sta partecipando alle iniziative legate al Piano Impresa 4.0 grazie a un accordo di collaborazione con Confindustria volto a promuovere la trasformazione in senso digitale delle aziende manifatturiere italiane. Con l’obiettivo di divulgare la conoscenza dell’AM (Additive Manufacturing) all’interno del sistema produttivo italiano, il programma coinvolge attivamente la rete di Digital Innovation Hub per stimolare la domanda d’innovazione delle imprese favorendone l’accesso all’ecosistema digitale. Il costruttore di stampanti per l’AM si è impegnato a realizzare ben 40 incontri l’anno dedicati alle imprese che saranno focalizzati su due temi: “Soluzioni tecnologiche di AM”, in modo da comprenderne le potenzialità e i limiti, e “Design for AM” per approfondire le modalità di progettazione CAD 3D di parti destinate alla produzione additiva. Gli incontri e i seminari si tengono in varie città italiane attraverso la rete dei Digital Innovation HUB. Per ulteriori informazioni e il programma dettagliato consigliamo di scrivere a [email protected].
a cura di Loris Cantarelli
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere