Studio IBM, in 10 anni fiducia dimezzata dei dirigenti nei servizi IT di base

Per il 43% dei CxO tecnologici le preoccupazioni sulle infrastrutture aumentate a causa dell’intelligenza artificiale generativa.

Un nuovo studio dell’Institute for Business Value di IBM ha rilevato che, mentre i vertici IT stanno predisponendo le loro organizzazioni ad accelerare l’adozione dell’IA (Intelligenza Artificiale) generativa, sta diminuendo la fiducia dei dirigenti apicali nella capacità del loro team IT di fornire servizi di base.

I risultati principali

Lo studio globale “2024 Technology Leaders Study: 6 blind spots tech leaders must reveal”, ha coinvolto 2500 dirigenti tecnologici di vertice in 34 Paesi Italia inclusa, rivelando che meno della metà (47%) ritiene la propria organizzazione IT efficace nei servizi di base, rispetto al 69% degli intervistati nel 2013. Oggi, solo il 36% dei CEO e il 50% dei CFO intervistati ritiene che l’IT sia efficace nei servizi di base, un calo rispettivo del –64% e –60% dal 2013.

Allo stesso tempo, il 43% dei CxO tecnologici intervistati ha affermato che negli ultimi 6 mesi le preoccupazioni relative alla propria infrastruttura tecnologica sono aumentate come effetto dell’avvento dell’IA generativa e che ora si stanno concentrando nell’ottimizzazione dell’infrastruttura per permettere la scalabilità della GenAI. Inoltre, gli intervistati  dichiarano di spendere attualmente il 29% in più per il cloud ibrido rispetto all’IA, ma prevedono che metà del loro budget sarà destinato al cloud ibrido e IA nei prossimi 2 anni.

Poiché i CxO tecnologici danno priorità agli investimenti in infrastrutture GenAI ready, per due terzi dei CEO intervistati una forte collaborazione tra i CxO del settore tecnologico e i CFO è fondamentale per il successo. Nonostante ciò, solo il 39% dei CxO tecnologici dichiara di collaborare con i colleghi che si occupano di finanza per incorporare strutture tecnologiche nei business case, e soltanto il 35% dei CFO riferisce di essere stato coinvolto in anticipo nella pianificazione IT per definire le aspettative strategiche. Lo studio ha evidenziato che le organizzazioni che considerano gli investimenti tecnologici insieme a risultati aziendali misurabili registrano una crescita dei ricavi superiore del 12%.

Sull’IA un divario tra intenzioni e azioni

  • Per la maggior parte (80%) dei CEO intervistati, la trasparenza nell’uso di tecnologie di nuova generazione, come l’IA generativa, è fondamentale per rafforzarne la fiducia.
  • Tuttavia, la maggior parte dei CxO tecnologici riconosce che le loro organizzazioni non sono in grado di offrire un’IA responsabile su scala: solo la metà (50%) degli intervistati afferma di essere in grado di fornire capacità di IA responsabile per quanto riguarda la spiegabilità, e ancora meno affermano di essere in grado di fornire questa capacità per la privacy (46%), la trasparenza (45%) e l’equità (37%).
  • Il 41% dei CxO tecnologici ha segnalato un aumento delle preoccupazioni relative a normative e conformità quali ostacoli all’adozione dell’IA generativa negli ultimi 6 mesi.
  • Tuttavia, la maggior parte (70%) vede i cambiamenti normativi come un’opportunità, rispetto al 50% dei CEO.

Ripensare la talent strategy

  • Il 63% dei CxO tecnologici intervistati concorda sul fatto che la loro competitività dipenderà dalla capacità di attrarre, sviluppare e trattenere i migliori talenti.
  • Tuttavia, il 58% dichiara di avere difficoltà a ricoprire i ruoli tecnologici chiave e solo il 27% degli intervistati identifica il talento come una priorità assoluta. Nei prossimi 3 anni, i dirigenti tecnologici prevedono un aumento della mancanza di competenze in aree chiave come cloud (+36%), IA (+29%), sicurezza (+25%) e privacy (+39%); il 40% segnala un aumento delle preoccupazioni negli ultimi 6 mesi; oltre la metà (54%) attribuisce alle pressioni finanziarie l’ostacolo maggiore alla loro possibilità di investire nei talenti tecnologici.
  • Molti CxO tecnologici intervistati (69%) affermano di rivolgersi ai partner commerciali come fonte per acquisire competenze specializzate.

Alcuni dati italiani

  • Attualmente, solo il 38% dei CEO e il 51% dei CFO intervistati ritiene che l’IT sia efficace nei servizi di base, rispetto al rispettivo 64% e 60% del 2013.
  • Sulla collaborazione tra CxO e CFO, solo il 38% dei CxO tecnologici afferma di collaborare con i colleghi della finanza per incorporare le metriche tecnologiche nei business case, mentre il 35% dei CFO dichiara di essere stato coinvolto in anticipo nella pianificazione IT per definire le aspettative strategiche, in linea con i dati mondiali.
  • Allo stesso tempo, i vertici della C-Suite si stanno concentrando sempre di più sulle richieste di IA generativa e sulle sfide che questa tecnologia comporta per l’infrastruttura tecnologica. Il 43% dei CxO tecnologici ha affermato che le preoccupazioni per l’infrastruttura sono aumentate negli ultimi 6 mesi a causa dell’IA e che stanno attualmente cercando di ottimizzarla per supportare la scalabilità della GenAI.
  • Il report evidenzia che il 58% dei CxO tecnologici ha difficoltà a ricoprire ruoli tecnologici chiave e solo il 27% li considera una priorità assoluta, mentre nel prossimo triennio è prevista una mancanza di competenze in aree chiave come il cloud (+36%), IA (+29%), sicurezza (+25%) e privacy (+39%).

Questi risultati sottolineano più che mai la necessità per le organizzazioni italiane d’investire in modo strategico per adeguarsi all’evoluzione dell’IA generativa e garantire un’infrastruttura tecnologica solida per la fornitura di servizi di base efficaci.

È possibile consultare lo studio completo a questo link.

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a cura di Redazione