La quarta tappa dell’evento del Made in Italy Circolare e Sostenibile (MICS), intitolato “Il Made in Italy tra tecnologie all’avanguardia e nuovi concetti di fabbrica”, si è svolto oggi a Torino e ha rappresentato un momento di confronto e riflessione ad alto livello sul futuro dell’industria italiana, in chiave digitale, sostenibile e integrata.

Il Roadshow MICS approda a Torino con focus su innovazione e manifattura avanzata per rilanciare il Made in Italy.
La quarta tappa dell’evento del Made in Italy Circolare e Sostenibile, intitolato “Il Made in Italy tra tecnologie all’avanguardia e nuovi concetti di fabbrica”, ha rappresentato un momento di confronto e riflessione ad alto livello sul futuro dell’industria italiana, in chiave digitale, sostenibile e integrata.
Un incontro che ha unito istituzioni, università, centri di ricerca, imprese e stakeholder, tutti accomunati da una visione: trasformare la manifattura italiana in un modello innovativo, competitivo e resiliente attraverso intelligenza artificiale, manifattura additiva, sostenibilità ambientale e nuove competenze.
La fabbrica del futuro: tra AI, industria 4.0 e collaborazione pubblico-privato
Il primo panel, dal titolo “La fabbrica del futuro”, ha visto la partecipazione di esperti di rilievo come Antonio Calegari (AI4I), Silvana Candeloro (AIzoON), Marco Gay (Unione Industriali Torino e Zest) e Luca Settineri (AITeM). Nel suo intervento, Marco Gay ha sottolineato l’importanza della trasformazione digitale:
«Industria 4.0 non è solo tecnologia, ma un cambiamento profondo nei processi e nella cultura aziendale. Le nostre imprese devono essere supportate nel percorso di rinnovamento, per creare valore, migliorare la produttività e contribuire allo sviluppo del territorio».
I relatori hanno evidenziato la necessità di una sinergia strutturata tra mondo produttivo, ricerca scientifica e istituzioni, per rendere l’Italia non solo competitiva, ma anche pioniera di un nuovo paradigma industriale fondato sull’efficienza, la flessibilità e la sostenibilità.
Manifattura additiva e materiali avanzati: la sfida della smart manufacturing
Nel secondo panel, “Manifattura additiva e SMART”, si è entrati nel vivo delle tecnologie emergenti. Federica Bondioli, docente al Politecnico di Torino,. ha presentato alcuni dei progetti chiave in corso: «Studiamo materiali avanzati per applicazioni concrete, come freni a basso impatto ambientale e materiali 4D intelligenti. La manifattura additiva non è più sperimentazione: è una direttrice strategica per l’intera industria manifatturiera».
Il focus è stato posto sull’importanza di sviluppare materiali innovativi – polimerici, ceramici e metallici – più resistenti, leggeri e versatili, capaci di rispondere alle esigenze di sostenibilità e prestazione richieste dal mercato globale.
Tra gli altri protagonisti del panel: Dario Mantegazza (Avio Aero), Paolo Calefati (Prima Additive), Luca Iuliano (CIM 4.0) e Valeria Tirelli (AIDRO), che hanno condiviso esempi concreti di come la manifattura additiva stia rivoluzionando i cicli produttivi, riducendo sprechi, aumentando la customizzazione e migliorando le performance.
Sostenibilità come motore della competitività: l’Europa guarda al modello italiano
Il terzo panel, “Mondo, Europa, territori: le iniziative per la sostenibilità”, ha ampliato lo sguardo sul ruolo dell’Italia nel contesto europeo. Cristian Chiavetta (ENEA) ha parlato dell’evoluzione degli strumenti di sostenibilità applicati ai sistemi produttivi, mentre Salvatore De Vita, Consigliere Economico presso la Rappresentanza UE in Italia, ha ricordato: «Il Roadshow MICS è un esempio virtuoso di come ricerca, industria e istituzioni possano collaborare per un’azione comune. Questo approccio è coerente con le strategie UE e con il nuovo Compasso Strategico per la competitività europea».
A chiudere i lavori, Paolo Fino, Vicepresidente della Fondazione MICS, ha lanciato un messaggio chiaro e positivo:
«L’intelligenza artificiale è uno strumento, non un nemico. Se sapremo integrarla con la nostra creatività, con la capacità di pensiero non convenzionale che ci contraddistingue, il Made in Italy potrà evolversi ed essere sempre più competitivo. Ma servono alleanze forti, formazione, politiche pubbliche lungimiranti».
Fino ha anche ribadito la natura aperta e collaborativa di MICS, pronta ad accogliere nuovi partner, a condividere risultati e a contribuire alla creazione di una filiera manifatturiera intelligente, sostenibile e globale.
Il Roadshow MICS, dopo le tappe di Roma, Napoli, Bari e Torino, continuerà nei prossimi mesi a Bergamo e Palermo, con l’obiettivo di costruire un ponte ideale tra nord e sud, tra innovazione e tradizione, tra università e imprese, tra territorio e futuro.
Ogni tappa è un’occasione di confronto, ma anche di ispirazione e co-progettazione per ridisegnare l’industria italiana nel segno della circolarità, della transizione verde e del digitale. Perché la fabbrica del futuro non è solo un luogo fisico, ma un ecosistema evolutivo dove tecnologia, talento e sostenibilità si incontrano per dare nuova forma al Made in Italy.
a cura di Stefano Belviolandi
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