RCYL nasce per il 50% dal riciclo delle reti da pesca grazie alla tedesca igus, specializzata in materie plastiche ad alte prestazioni.
Si apre un nuovo capitolo della mobilità sostenibile, grazie alla prima bicicletta realizzata totalmente in plastica riciclata concepita e prodotta dall’azienda specializzata tedesca igus.
Il progetto igus:bike è giunto a maturazione con l’avvio della produzione in serie di RCYL, derivata per il 50% dal riciclo delle reti da pesca.
Anche per tutti i componenti tecnici “in movimento”, l’azienda produttrice utilizza soltanto i propri componenti realizzati in materie plastiche ad alte prestazioni, antiruggine e completamente esenti da lubrificazione.
Frank Blase, CEO di igus GmbH, ha confessato «un sogno personale che si avvera. Il tutto è iniziato nel 2022, quando con igus:bike abbiamo presentato un concetto, un’idea. Oggi, dopo due anni di sviluppo e duro lavoro, siamo in grado di produrre in serie una city bike realizzata con rifiuti di plastica».
Il presente di RCYL
Con l’avviamento della produzione seriale presso lo stabilimento di Colonia, igus punta a immettere sul mercato internazionale 5000 biciclette già entro il 2025: ma è solo un inizio. L’obiettivo dichiarato è di implementare diverse linee di produzione direttamente presso i siti di discarica di tutto il mondo, rendendo circolare il ciclo di vita della plastica.
La RCYL sarà commercializzata al prezzo di circa 1200 euro (con possibili variazioni a seconda del Paese). Le prime bici verranno destinate all’evasione dei 1200 preordini già ricevuti al modulo di contatto sul sito ufficiale. Inoltre, con l’avvio della produzione in serie, il prototipo igus:bike ha ricevuto il nuovo nome RCYL, che in igus pronunciano “R(e)CYL(e)”, a richiamare esplicitamente il concetto di sostenibilità alla base. RCYL è realizzata per il 50% con vecchie reti da pesca e, ad oggi, è la prima bicicletta al mondo interamente prodotta con plastica riciclata.
Uno sguardo al futuro
Per il futuro già immediato, igus sta valutando la possibilità di creare una rete di concessionari o di aprire negozi propri nelle principali città, dove tutte le biciclette RCYL saranno vendute comprensive dell’opzione di assistenza. Il sito produttivo dedicato permetterà di produrre 5000 biciclette per giugno 2025 e 10.000 entro il 2026. Per raggiungere questo obiettivo, igus sta investendo nello sviluppo e nella costruzione dei propri sistemi di rotostampaggio, potendo contare su 60 anni di esperienza nella produzione di materie plastiche.
Ulteriori competenze derivano dalla start-up olandese MTRL, che integra il lavoro dei tecnici igus per realizzare una produzione in serie economicamente vantaggiosa di ruote e telai.
Il progetto prevede ulteriori sviluppi, a partire dalla distribuzione, che dall’Europa verrà estesa successivamente anche agli Stati Uniti. «Ciò sarà possibile creando impianti di produzione locali nei Paesi in cui si producono molti rifiuti, così da reimmetterli direttamente in un nuovo ciclo. Non vogliamo solo chiudere il ciclo della plastica, ma anche creare posti di lavoro e sostenere la mobilità in Africa e in Sud America», ha dichiarato Sven Terhardt, responsabile vendite e marketing di RCYL.
Un laboratorio d’innovazione
Inoltre, igus intende mettere a disposizione dell’intero comparto del ciclo le novità e le sperimentazioni legate alla produzione di RCYL.
«Non si tratta solo di una bicicletta – ha concluso Terhardt – ma per noi RCYL è una piattaforma. Tutti i componenti in plastica utilizzati, infatti, sono prodotti da igus che intende metterli a disposizione anche degli altri produttori. L’intera industria della bicicletta può lavorare con i nostri componenti, costruire filiere locali, scegliere soluzioni antiruggine, esenti da lubrificazione e ancora più sostenibili».
a cura di Redazione
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