Proseguono gli investimenti Data4 in Italia. Subito dopo l’inaugurazione di un data center a misura di IA, prende forma il progetto per ampliare il campus alle porte di Milano.
L’era dei data center prosegue e si evolve senza sosta ed entrambe sono buone notizie.
Da una parte, per la possibilità di assecondare l’evoluzione tecnologica e di conseguenza la qualità della vita; dall’altra, come dimostra Data4, con una maggiore attenzione ad argomenti in origine non sempre tenuti in dovuta considerazione, a partire dall’integrazione con il territorio e la sostenibilità.
Per riuscirci, servono naturalmente anche investimenti importanti. «L’Italia è un punto di passaggio strategico per le comunicazioni attraverso il Mediterraneo – sottolinea Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia -. È uno dei maggiori esempi dell’importanza di collaborare tra Francia, Italia e il resto dell’Europa. Non a caso, il mio Paese è il principale investitore nel vostro».
La presenza di un funzionario pubblico di alto livello esprime al meglio la portata del progetto e la volontà di muoversi guardando oltre i confini amministrativi. Dove a volte non arriva un’organizzazione Paese non sempre impeccabile, in questo caso interviene una posizione strategica accompagnata dalla combinazione esemplare di collaborazione tra pubblico, privato e disponibilità del territorio.
«Il clima di instabilità politica porta le aziende europee a dover affrontare nuove sfide – aggiunge l’Ambasciatore -. Sfide da affrontare insieme, in una visione integrata e unitaria».
A Data4 va riconosciuto prima di tutto il merito di aver creduto nell’Italia per investire in misura sempre più importante in nuovi data center, di aver da subito cercato un dialogo con istituzioni e territorio e di essersi sempre mostrata pronta a sostenere iniziative locali.
Il modello per i data center in Italia
Il risultato più evidente è il recupero dell’area ex Italtel tra Settimo Milanese e Cornaredo, rinnovando le infrastrutture e con un contributo importante all’occupazione.
«Proprio quest’anno diventiamo maggiorenni, arrivando al traguardo dei trentacinque data center aperti in nove nazioni – afferma Oliver Micheli, president di Data4 -. Nonostante possiamo già considerarci il principale gestore in Europa, intendiamo continuare a investire, anche in Italia».
In particolare, si parla di un ulteriore stanziamento di due miliardi di euro fino al 2030, per completare l’area attuale e aggiungere quella vicina nel Comune di Vittuone.
La posizione strategica di questa zona alle porte di Milano offre le dovute garanzie sia per quanto riguarda le grandi dorsali di telecomunicazione sia per le forniture di energia.
Il tassello su misura per l’Intelligenza artificiale
L’occasione per le celebrazioni non è fine a sé stessa. Data4 ha infatti inaugurato il nuovo blocco DC09, oltre a presentare il masterplan del nuovo campus Mil02, il cui sviluppo, da oltre 500 milioni di euro, partirà a inizio 2025.
Qualcosa di più di una semplice crescita di capacità. Il nuovo edificio è infatti progettato per assecondare le esigenze di calcolo più recenti. «Parliamo di un data center concepito espressamente per le applicazioni di intelligenza artificiale – spiega Jerom Totel, group strategy & innovation director di Data4 -. Un nuovo volume di calcolo da aggiungere all’outsourcing, al cloud e allo streaming. L’adozione dell’Intelligenza Artificiale però è molto più veloce e servono di conseguenza nuovi investimenti in strutture dedicate».
La risposta non significa solo nuovi spazi e nuova connettività, ma anche nuovi server e soprattutto nuove GPU. Pronti ad assecondare le esigenze del machine learning e la crescita nella domanda di archiviazione stimata a 500 ZB entro il 2030.
«Per la stessa data, almeno il 30% della capacità di un data center dovrà essere al servizio dell’Intelligenza Artificiale – precisa Totel -. In Italia in particolare triplicherà grazie all’attesa accelerazione nella trasformazione digitale e ai progetti di nuovi cavi di telecomunicazioni attraverso il Mediterraneo».
Con un’estensione complessiva di 22 ettari per lo storico sito MIL01 di Cornaredo e di 7,7 ettari per il nuovo campus MIL02 a Vittuone, il Gruppo francese è quindi pronto a investire nell’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e nella costruzione di nuove infrastrutture progettate secondo i principi AI-ready, adottando soluzioni ottimizzate di interconnessione, calcolo e ampliamento della capacità di stoccaggio e archiviazione dati. Inoltre, 4 milioni di euro saranno allocati per la riqualifica del patrimonio culturale locale.
Data center: la sfida per la sostenibilità
«Oggi concludiamo la prima fase del progetto Milano 1, con nove data center attivi – afferma Davide Suppia, country director di Data4 -. Entro il 2026 intendiamo completare il progetto del campus, compresa l’area di Vittuone, realizzando un’unica infrastruttura».
Come ci tiene a ribadire l’azienda, un intervento in sintonia con il territorio, compresa la presa in carico delle strade interessate. Per arrivare a diciotto edifici operativi su una superficie di 28 ettari, con una potenza attuale di 67 MW, da aumentare fino al traguardo di 300 MW. Di cui 10 MW a disposizione del nuovo lotto di 400 mq dedicato ai servizi di IA.
«Proprio perché sappiamo di essere un’attività energivora, siamo sempre più attenti anche alla sostenibilità – conclude Suppia – Attualmente il 100% delle fonti utilizzate sono certificate green, e stiamo studiando un piano per affidarci il più possibile direttamente all’eolico e al fotovoltaico».
di Giovanni Ticozzi
a cura di Stefano Belviolandi
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