Un mercato IT sempre più in crescita. L’andamento del digitale segna il passo

Analisi del mercato IT che vede l’aumento delle tecnologie digitali e l’implementazione nei processi. Anitec-Assinform con NetConsulting cube rilasciano un report.

Un mercato IT (Information Technology) di 79 miliardi di euro in valore nel 2023, con una stima di aumentare del +3,8% nel 2024, +4,8% nel 2025 e +5% nel 2026. Sono i numeri più clamorosi della pubblicazione annuale di Anitec-Assinform in collaborazione con NetConsulting cube sull’andamento del digitale.

La situazione del mercato oggi

Il rapido e continuo mutamento del contesto socio-politico ed economico, il progresso tecnologico, l’aumento della competitività e l’evoluzione delle richieste dei clienti impongono alle aziende innovazione e cambiamento.

Se negli anni Novanta del Novecento il BPR (Business Process Re-engineering) toccò il suo apice con una logica di miglioramento radicale dei processi, oggi la situazione è molto diversa: la sua naturale evoluzione nel BPM (Business Process Management) prevede un miglioramento del sistema aziendale incrementale, diventando così asset strategico per imprese di ogni comparto e dimensione.

La crescita dell’IT

In questo contesto l’Italia conferma la crescente tendenza che l’IT ha mantenuto in questi anni, raggiungendo circa 79 miliardi di euro in valore nel 2023.

Secondo la pubblicazione annuale Anitec-Assinform in collaborazione con NetConsulting cube sull’andamento del digitale, si stima infatti che questo mercato possa aumentare del +3,8% nel 2024, seguito dal +4,8% nel 2025 e poi dal +5% nel 2026. Un risultato determinato da un incremento significativo di diffusione delle tecnologie digitali all’interno delle aziende e di un interesse catalizzato dalla loro implementazione all’interno dei processi organizzativi. Non a caso, l’incremento maggiore è stato osservato nei servizi ICT, che hanno registrato un aumento del 9%, per un totale di 16,2 miliardi di euro: settori come soluzioni software e ICT hanno mostrato, nello specifico, una crescita del 5,8%.

Secondo il tradizionale Rapporto sulle imprese dell’Istat, nel 2023 il 60,7% delle PMI ha infatti adottato almeno 4 attività digitali sulle 12 utilizzate per comporre il Digital Intensity Index. Il cloud computing (61,4%) e la fatturazione elettronica, prevista in Italia da obblighi di legge per un’ampia platea di operatori economici (97,5%), si confermano indicatori di punta tra le imprese con almeno 10 addetti, soprattutto rispetto alle imprese UE.

Il 47,9% delle PMI (48,7% quelle europee), inoltre, utilizza almeno un software gestionale, ma soltanto il 13,6% condivide i dati elettronicamente con i fornitori o i clienti all’interno della catena di approvvigionamento.

I dati del BPM e il ruolo dell’IA (Intelligenza Artificiale)

Per quanto riguarda in particolar modo il BPM, recenti report come quello di Grand View Research prevedono che il suo mercato vivrà un’espansione con un tasso di crescita annuale composto o CAGR (Compounded Average Growth Rate) del 19,9% dal 2023 al 2030.

In particolare Cualeva, software house italiana specializzata in BPM, ha riscontrato che i settori più sensibili a queste tematiche sono quelli di manufacturing e industria, sanitario, assicurativo e bancario. Ciononostante, ogni settore potrebbe potenzialmente trarre beneficio dall’implementazione di tecnologie e sistemi di automazione dei processi aziendali con BPM.

La quantità di dati che può essere gestita dal software BPM DocsMarshal di Cualeva è molto elevata. Non a caso, i sistemi più moderni di BPM hanno visto l’integrazione dell’IA (Intelligenza Artificiale), data la sua capacità di accelerare l’analisi dei dati, permettendo di risparmiare diverse ore di tempo e di velocizzare i processi.

L’utilizzo dell’IA nel BPM permette infatti di ottenere una maggior automazione di attività a basso valore aggiunto, con analisi predittive che garantiscono un miglioramento dell’esperienza del cliente e l’introduzione di processi semplificati.

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a cura di Redazione