Le soluzioni robotiche “chiavi in mano” dell’azienda per la manifattura confermano il modello collaborativo.
Risultato di prestigio per Universal Robots, che ha da poco tagliato il traguardo dei 90.000 cobot installati nel mondo, confermando la forza del proprio modello collaborativo.
Il contesto della robotica
Il mondo della macchina utensile ha registrato un primo semestre 2024 da record, con dati di export che, secondo le stime Ucimu – Sistemi per Produrre, segnano +8,1% rispetto al 2023, per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco, davanti alla Germania, alla Francia e alla Cina.
In questo contesto di crescita del segmento, Universal Robots inserisce la propria proposta tecnologica, che facendo perno sulla robotica collaborativa, apre nuove strade applicative per i costruttori di macchine che avranno nel cobot un addendum importante per sviluppare macchine originali, performanti e flessibili.
Celle robotiche con cobot integrato
Il costruttore danese, riferimento globale e pioniere del settore dei cobot, presenta una serie di celle robotiche che mostrano il vantaggio di integrare un cobot all’interno di una macchina utensile.
- il partner RPC presenta in collaborazione una cella per la piegatura della lamiera, in cui il cobot manipola il foglio e lo inserisce in macchina con la corretta inclinazione;
- voestalpine Böhler Welding Italia ha sviluppato invece una cella per la saldatura MiG con il cobot che movimenta la torcia di saldatura;
- Apera allestisce alle fiere una demo per il machine tending, che include una marcatura laser sviluppata da Lasit e un prelievo da cassone guidato da algoritmi di intelligenza artificiale con il cobot UR5e;
- AIM Robotics mostra un’applicazione di dispensing in cui il cobot movimenta l’ugello di erogazione garantendo un controllo preciso e ripetibile dell’applicazione.
Formazione continua
Non va inoltre dimenticata l’offerta della Universal Robots Academy, l’istituto di formazione certificato dall’azienda che ha contribuito a educare all’uso della robotica collaborativa oltre 260.000 utenti da più di 130 Paesi in 15 lingue diverse.
«Nella collaborazione con i costruttori di macchine – ha spiegato Enrico Rigotti, country manager Italy di Universal Robots – vediamo un driver di sviluppo estremamente promettente. La robotica collaborativa si è infatti rivelata un validissimo alleato per questa tipologia di costruttori. Da un lato immette flessibilità e agilità nel processo della macchina. Dall’altro permette di rendere queste macchine polifunzionali. Una cella di saldatura con un cobot può, con un rapido riattrezzaggio automatico dell’end effector al polso del robot, eseguire task come finiture superficiali, lucidature, controllo dimensionale. I cobot aprono intere fette di mercato per questi produttori e in BI-MU mostreremo quanto sono efficaci».
La manifattura del futuro avrà ancora più bisogno di robotica collaborativa, ma già oggi la sua presenza è un aiuto prezioso ormai divenuto indispensabile.
a cura di Redazione
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