La tecnologia di AM continua a farsi strada nelle attività produttive di aziende grandi e piccole. Quali sono le sfide da affrontare? Il punto di vista di Rich Garrity, Chief Industrial Business Officer di Stratasys.
La produzione AM (Additive Manufacturing) non è in concorrenza con i metodi più tradizionali, ma al contrario offre alle aziende un ulteriore strumento per sbloccare opportunità di miglioramento dell’efficienza, maggior sicurezza della supply chain e riduzione dell’impronta ecologica.
Sono solo alcuni degli aspetti che segnala Rich Garrity, Chief Industrial Business Officer di Stratasys, nell’intervista per sapere che cosa aspettarci in questo 2024, dal momento che la tecnologia di AM continua a farsi strada nelle attività produttive di aziende grandi e piccole.
Può darci qualche indicazione sulle tendenze attuali della tecnologia di produzione additiva che le maggiori aziende del settore devono conoscere?
Le maggiori aziende del settore manifatturiero devono riconoscere che la produzione AM non è in concorrenza con i metodi più tradizionali. Al contrario, offre alle aziende uno strumento ulteriore per sbloccare opportunità di miglioramento dell’efficienza, maggiore sicurezza della supply chain e riduzione dell’impronta ecologica. Negli ultimi tempi, l’integrazione dell’IA (Intelligenza Artificiale) e dell’automazione sta incrementando ulteriormente il vantaggio in termini di efficienza grazie alla maggior precisione e velocità dell’AM. I “grossi nomi” del settore dovrebbero anche essere consapevoli che questa tecnologia si andrà consolidando sempre di più. E questo consentirà una scalabilità più rapida e una gamma più ampia di materiali, accrescendo le opzioni a disposizione dei produttori. L’attenzione nei confronti dello sviluppo di nuovi materiali è destinata a perdurare e a questo si aggiungerà la spinta a espandere le capacità software attraverso l’integrazione dell’IA, migliorando ulteriormente le capacità offerte dall’AM.
Quali saranno le sfide principali che l’ecosistema AM dovrà affrontare nel prossimo anno? E come le supererete?
Per questo anno prevedo sfide finanziarie significative all’interno dell’ecosistema AM, soprattutto nel primo semestre. Come accennato in precedenza, è probabile che questo porti a un certo consolidamento. È probabile che alcune aziende non siano in grado di superare la tempesta, ma si tratta di un processo positivo per la stabilità a lungo termine del settore. Fortunatamente Stratasys si trova a operare da una posizione di forza: abbiamo un solido portafoglio hardware, software e materiali che ci consentono di integrarci facilmente nelle attività produttive.
Secondo lei, quali sono i settori che registreranno una maggiore crescita nel 2024?
Ci sono diversi settori destinati a crescere in modo significativo, tuttavia ritengo che saranno l’industria automobilistica e quella aerospaziale a registrare la crescita maggiore. La richiesta di veicoli leggeri ed efficienti è in aumento e l’AM è per sua natura capace di adattarsi a questa esigenza. Soprattutto nel fiorente mercato dei veicoli elettrici, efficienza e leggerezza sono requisiti essenziali per massimizzare la durata delle batterie. L’uso della stampa 3D in questo settore è già aumentato in modo significativo e credo sia lecito ritenere che questa tendenza persisterà anche in futuro.
Di recente, diverse compagnie aeree hanno annunciato di voler raggiungere la carbon neutrality, estendendo questo impegno al processo di produzione degli aerei. L’integrazione dell’AM nei loro processi produttivi le aiuterà a raggiungere questo traguardo. Dati i bassi volumi di produzione di nuovi aerei, le aziende manifatturiere avranno bisogno solo di un numero molto ridotto di componenti, facendo dell’additive manufacturing l’opzione di produzione più efficiente e sostenibile.
Probabilmente l’Industria 4.0 continuerà a trasformare il mondo della produzione. Cosa dovrebbero fare le aziende per assicurarsi di essere attrezzate al meglio per sfruttarne il potenziale?
L’Industria 4.0 continuerà a essere un fattore chiave nel definire un modello di produzione a prova di futuro. Con il reshoring e la decentralizzazione, che comporteranno un numero maggiore di stabilimenti distribuiti in tutto il mondo, lo spazio dei reparti di produzione sarà, e dovrà essere, molto ridotto. Lo stiamo già vedendo con alcune aziende del settore, che stanno creando centri AM appositi a supporto della prototipazione, ma anche per valutare l’integrazione della tecnologia additiva nei loro normali processi di produzione.
Come prevede che cambierà la tecnologia di stampa 3D nel corso di quest’anno?
Per essere a prova di futuro, le tecnologie di stampa 3D devono garantire un’integrazione sempre maggiore dell’automazione e dell’IA nei loro processi. Questo sta già avvenendo, ma è fondamentale per il settore mantenere questo slancio nei prossimi anni. Man mano che le tecnologie disponibili diventeranno più intelligenti, la produzione additiva aumenterà la sua capacità di fabbricare in serie parti per i più diversi settori industriali esistenti ed emergenti.
Di quali caratteristiche avranno bisogno le aziende di stampa 3D per avere successo nel 2024?
Per avere successo, le aziende di stampa 3D devono essere disposte ad accogliere il cambiamento e a mantenere le promesse dell’AM. La lavorazione e la prototipazione sono necessarie e continueranno a rappresentare una parte importante dell’offerta, tuttavia il focus dell’AM dovrà spostarsi leggermente per provare le sue capacità in termini di produzione di massa. Le aziende che hanno costruito un portafoglio di soluzioni end-to-end e che hanno recepito i feedback dei propri clienti nello sviluppo di tali soluzioni, saranno in prima linea in questa prossima fase.
Rich Garrity è Chief Industrial Business Unit Officer di Stratasys, dove ha la piena responsabilità della crescita delle attività industriali dell’azienda a livello mondiale nei mercati aerospaziale, automobilistico, difesa e produzione in generale.
a cura di Maria Bonaria Mereu
a cura di Redazione
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