L’AI aiuta la smart camera a diventare intelligente. Ecco come evolve l’automazione

Lucio Lanterna, Responsabile Commerciale di wenglor sensoric italiana, incontrato a SPS Italia 2024 ha spiegato le novità in ambito smart camera, machine vision e sistemi di misura.

Le ultime smart camera equipaggiate con l’intelligenza artificiali operano, in ambito automazione, attraverso la selezione e il prelevo di materiali, quindi riconoscendoli. Tutto questo grazie alla ricezione di informazioni, attraverso la camera, e la successiva elaborazione grazie all’intelligenza artificiale che apprende e memorizza.

Lucio Lanterna, Responsabile Commerciale di wenglor sensoric italiana, incontrato a SPS Italia 2024 ha rilasciato questa videointervista a The Next Factory in cui ha sintetizzato cosa è stato presentato a Parma.

La Smart Camera B60 è il nuovo modello dotato di autofocus e illuminazione integrata, caratteristiche che garantiscono a chi sviluppa l’applicazione, ma anche all’end-user che la utilizza, maggiori semplicità di impiego e velocità di configurazione.

La smart camera riconosce i materiali con l'AI. Ecco come evolve l'automazione
Lucio Lanterna, Responsabile Commerciale di wenglor sensoric italiana

Grazie a un’efficace integrazione tra un hardware rinnovato e un software altamente performante, queste smart camera possono essere impiegate per realizzare soluzioni complete e scalabili per applicazioni di elaborazione immagini di qualsiasi genere, anche le più complesse.

All’interno del software all-in-one uniVision che wenglor ha sviluppato al fine di fornire un ambiente di sviluppo comodo e integrato, è possibile avvalersi delle librerie HALCON, che permettono di migliorare la parametrizzazione e semplificare il settaggio del dispositivo.

Sempre in ambito di visione artificiale, wenglor ha potenziato la gamma degli illuminatori TPL, aggiungendo a catalogo due nuovi prodotti. Le Bar Light miniserie LBT, configurabili in modalità continua o in stroboscopica, sono ideali per quelle applicazioni di elaborazione delle immagini ove sussistano spazi ristretti.

Le Dome Light multi-UV, invece, sono utilizzabili per l’illuminazione omogenea di superfici lucide o materiali fluorescenti e consentono di scegliere tra tre diverse lunghezze d’onda (UV365, UV395, UV405) e la luce bianca.

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a cura di Stefano Belviolandi