Wittenstein: ecco come far funzionare il piano Transizione 5.0

Simone Bassani, Chief Operating Officer di Wittenstein Italia, spiega l’approccio aziendale al piano Transizione 5.0. Quali le criticità di fronte al piano? Questione di tempistiche…Entriamo nel cuore di una grande azienda per capire, dalla viva voce dei protagonisti, qual è il polso della situazione.

Il piano Transizione 5.0, oltre a essere complicato, nonostante le numerose FAQ ministeriali che non hanno reso vita facile alle aziende, è arrivato troppo tardi, lo conferma anche Simone Bassani, Chief Operating Officer di Wittenstein Italia, in questa videointervista.

Una criticità interpretativa e tecnica che, con l’introduzione di processi nuovi per il mercato, non agevola l’analisi ex ante ed ex post prevista nella normativa. Il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha recentemente chiarito anche come considerare lo scenario controfattuale, ma il piano 5.0 rimane impegnativo pe le PMI, mentre va meglio per le grandi imprese.

Wittenstein sviluppa un approccio consulenziale nel proporre le soluzioni, in particolare il tipo di soluzioni mirato a migliorare l’efficienza, ridurre il consumo di risorse scarse e consigliare la soluzione più performante: un esempio sono i riduttori a basso consumo.

L’uso del digital twin fa capire a priori, soprattutto per i costruttori di macchine, come e dove intervenire sulla macchina a seconda degli assorbimenti energetici o delle caratteristiche della materia prima utilizzata.

Inoltre l’AI è utile per analizzare i pattern di funzionamento e gli schemi di assorbimento in modo da monitorare e prevenire eventuali anomalie, risultando un prezioso strumento di manutenzione predittiva.

Buona visione e ascolto

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a cura di Stefano Belviolandi